L’adozione di un cane da un rifugio è un atto di amore e responsabilità che cambia la vita, sia la tua sia quella di un amico a quattro zampe bisognoso. Molte persone scelgono questa strada per dare una seconda possibilità a un animale, ma è fondamentale affrontare il percorso con consapevolezza. Purtroppo, mentre il randagismo è in crescita, le adozioni sono in calo. Un cane che ha vissuto in un rifugio ha bisogno di affetto, ma soprattutto di tempo e pazienza per abituarsi alla nuova vita. Affrontare la fase dell’adozione seguendo delle indicazioni precise è la base per instaurare un rapporto di amore e fiducia.
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Cosa considerare prima dell’adozione
Prima di adottare un cane è fondamentale un processo di informazione e consapevolezza. Non si tratta di una scelta da prendere alla leggera. Ecco i punti chiave su cui riflettere.
- Conoscere il suo passato: è importante informarsi sulla storia del cane: da dove viene, se ha subito traumi, quali sono gli aspetti noti del suo carattere. Queste informazioni, fornite dai volontari del rifugio, sono vitali per educarlo correttamente. È consigliabile recarsi più volte nella struttura per iniziare a conoscerlo e creare un primo legame.
- L’età del cane: adottare un cane da un rifugio spesso significa accogliere un animale adulto o anziano, con abitudini ed esigenze già definite. Conoscere la sua età permette di prepararsi a gestire la sua salute, la sua energia e il suo carattere, garantendogli le giuste attenzioni.
- Il tuo stile di vita: valuta onestamente il tempo, lo spazio e le risorse economiche che puoi dedicare al nuovo arrivato. Un cane è un impegno a lungo termine che richiede passeggiate quotidiane, cure veterinarie e tanta dedizione.
Il processo di adozione: aspetti pratici e legali
L’adozione di un cane è un atto formale che prevede obblighi e responsabilità precise. I rifugi seri effettuano dei controlli per assicurarsi che i loro protetti vadano in famiglie adatte. Solitamente il processo include un colloquio conoscitivo e dei controlli pre-affido, durante i quali un volontario verifica l’idoneità dell’ambiente domestico. Con l’adozione si firma un modulo che definisce il passaggio di proprietà dell’animale. Questo significa assumerne la piena responsabilità legale, civile e penale. Il cane viene affidato già munito di microchip, sterilizzato (o con obbligo di sterilizzazione), vaccinato e sverminato. Il passaggio di proprietà viene registrato presso l’Anagrafe degli Animali d’Affezione, come previsto dalla normativa gestita dal Ministero della Salute.
| Fase del processo | Azioni chiave da compiere |
|---|---|
| Prima dell’adozione | Visite multiple al rifugio, dialogo con i volontari, valutazione del proprio stile di vita. |
| Durante l’adozione | Colloquio conoscitivo, controllo pre-affido, firma del modulo di adozione e presentazione dei documenti. |
| L’arrivo a casa | Preparare un ambiente sicuro, stabilire una routine, concedere al cane i suoi spazi e tempi (decompressione). |
| Dopo l’adozione | Prima visita dal veterinario di fiducia, disponibilità ai controlli post-affido, eventuale supporto di un educatore. |
L’arrivo a casa e il periodo di adattamento
Il viaggio dal rifugio alla nuova casa deve essere organizzato per evitare stress al cane. I cani sono molto sensibili ai cambiamenti. Una volta a casa, è fondamentale concedergli un periodo di decompressione. Potrebbe essere spaventato, disorientato o eccessivamente timido. Lasciagli esplorare il nuovo ambiente con i suoi tempi, senza forzarlo. Prepara una cuccia comoda in un angolo tranquillo dove possa sentirsi al sicuro e stabilisci fin da subito una routine per i pasti e le passeggiate. La pazienza nei primi giorni è la chiave per costruire la fiducia.
Il post-adozione: costruire una relazione duratura
Il supporto del rifugio non termina con la firma dei documenti. Molte strutture, tramite una rete di volontari, offrono assistenza anche dopo l’adozione ed effettuano controlli post-affido per assicurarsi che l’inserimento proceda bene. Se il cane mostra difficoltà comportamentali legate al suo passato, non esitare a contattare un educatore cinofilo qualificato. Decidere di adottare un cane che ha vissuto in condizioni difficili richiede coraggio, ma garantisce una gioia immensa. Gli animali hanno bisogno di cure e amore. L’adozione è un gesto concreto contro lo sfruttamento e l’abbandono che salva migliaia di vite. Ricorda che l’abbandono, oltre a essere un comportamento disumano, è un reato punito dall’articolo 727 del Codice Penale e, come tale, va sempre combattuto e denunciato.
Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 01/10/2025

