In biologia l’estinzione è la scomparsa definitiva di una specie dalla Terra o, in altre parole, la morte dell’ultimo esemplare di un gruppo di organismi. Spesso sentiamo parlare di animali a rischio di estinzione, un pericolo che può essere determinato da cause naturali ma anche umane (ad esempio, distruzione dell’habitat di una specie o inquinamento). In questo articolo presenteremo però 5 animali che sono fortunatamente riusciti a sopravvivere e non sono più considerati estinti nel 2025. Scopriamo quali sono.

1. Cahow
Il petrello delle Bermuda è un uccello comunemente conosciuto come “cahow”, nome che deriva dal suono dei suoi versi. Le ragioni della sua scomparsa vengono fatte risalire al XVII secolo, in particolare al colonialismo. Nel 1500, i marinai spagnoli usavano le Bermuda come tappa intermedia per arrivare in America, e in quell’epoca gli esemplari di cahow erano abbondanti. Tuttavia, con la colonizzazione delle Bermuda da parte degli Inglesi, la situazione è cambiata: i colonizzatori li uccidevano per cibarsene e ciò ha fatto sì che la specie si estinguesse intorno ai primi anni del 1600. Questi uccelli sono stati poi riscoperti nel 1951, in particolare da David Wingate, il quale ha dedicato la sua vita a salvarli. Da quella data, diversi habitat sono stati ricostruiti e ad oggi il petrello delle Bermuda non è più considerato estinto.

2. Opossum pigmeo di montagna
Il Burramys parvus, o opossum pigmeo di montagna, è un mammifero appartenente alla famiglia dei Burramidi ed è noto per la sua capacità di vivere in zone alpine. Inizialmente si pensava che questo tipo di opossum fosse scomparso migliaia di anni fa, ma un esemplare è stato ritrovato nel 1966 dal Dr. Kenneth Shortman presso una stazione sciistica sul monte Hotham, nello stato australiano di Victoria. Nonostante sia uno dei mammiferi più rari al mondo, è riuscito a sopravvivere all’estinzione.

3. Takahē dell’Isola del Sud
Il takahē è un uccello terrestre nativo della Nuova Zelanda e appartiene alla famiglia dei Ralli. A causa dell’attività dei cacciatori e della presenza di predatori, venne ritenuto estinto a partire dal 1898. Tuttavia, un esemplare è stato ritrovato nel 1948 presso le Murchison Mountains, nell’isola del Sud (una delle isole della Nuova Zelanda). Attualmente, l’animale fa parte di un programma di conservazione ed è protetto dal Fiordland National Park, il più grande parco nazionale neozelandese.

4. Celacanto
I celacanti sono pesci ossei e appartengono al genere Latimeria. Essi possono arrivare a vivere anche 100 anni e vivono in acque profonde, in particolare quelle delle Isole Comore (situate nell’Oceano Indiano occidentale tra il Madagascar e la costa orientale dell’Africa). Si pensava che i celacanti si fossero estinti 70 milioni di anni fa, ma nel 1938 un celacanto è stato riscoperto presso il Canale di Mozambico: nonostante ne siano rimasti pochi esemplari, questa specie è ad Oggi considerata ancora viva. Inoltre, gli amanti dei videogiochi potranno avere l’occasione di catturarne uno uno giocando ad Animal Crossing.

5. Civetta di Blewitt
La civetta di foresta è un rapace notturno tipico dell’India e appartenente alla famiglia degli Strigidi (di cui fanno parte civette e gufi comuni). Data la sua sparizione a partire dal 1884, per lungo tempo si è parlato della sua estinzione. Nel 1997 l’animale è stato però individuato dall’ornitologa statunitense Pamela Rasmussen ed è attualmente presente in diverse zone dell’India, in particolare Maharashtra e Madhya. La sopravvivenza della civetta di foresta è minacciata da attività illegali concernenti il taglio e il trasporto del legname, oltre che dagli incendi forestali, ma sin dal 1997 vengono effettuati interventi per prevenire l’ulteriore perdita di foreste.
Questa lista di 5 animali non più estinti ci ricorda che alcune specie continuano a riaffermarsi e a combattere contro la sparizione.
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