In vista dell’inizio della stagione di Serie A2 di pallavolo siamo andati a intervistare una giocatrice della SMI Roma Volley. Chiara Biesso – centrale 23enne, classe 2002, nata a Noale in provincia di Venezia – è arrivata a Roma in estate e si è raccontata a noi e a voi lettori di Eroica Fenice tra obiettivi e aneddoti. Qui sotto l’intervista integrale.
Gli inizi con la pallavolo
Chiara hai iniziato a giocare a pallavolo tanti anni fa: è stato il tuo primo sport o ne hai provati altri prima?
In realtà da piccolina la pallavolo non mi piaceva, dunque, ho provato prima altri sport. Inizialmente facevo danza classica, anche se con la mia altezza non ero troppo portata, poi per una serie di circostanze il centro dove mi allenavo ha chiuso e così sono andata a fare nuoto. Dopo alcuni anni in piscina, mio zio mi ha detto di provare a fare pallavolo e seguendo il suo consiglio ho provato – all’epoca avevo 13 anni – e così è iniziata la mia avventura in questo sport.
Quando hai capito che potevi arrivare ad alti livelli giocando a pallavolo?
La pallavolo per me era uno sport, giocavo vicino casa mia al contrario di tante mie compagne che avevano già esperienze “fuori casa” e non credevo che sarebbe diventato per me qualcosa di così importante. Poi quando ho finito le giovanili che facevo vicino casa – erano gli anni del Covid – sono stata contattata da quello che poi è diventato il mio agente e da lì in avanti ho capito che potevo arrivare in alto, ma non era qualcosa a cui inizialmente pensavo. Devo dire poi che ho fatto tanta gavetta, che è una cosa che mi ha aiutata molto, fare la B1 e vincerla ad esempio è stato uno step importante che mi ha fatto capire di essere entrata nel “mondo dei grandi” dello sport.

Vieni da due ottime stagioni in A2 con Melendugno: ti senti pronta per giocare in una piazza come Roma?
Le due stagioni che ho disputato in A2 con Melendugno sono state due grandi stagioni, di crescita. Giocare adesso per la società della SMI Roma Volley, nella Capitale, è davvero un privilegio visti anche gli elevati obiettivi che abbiamo ed è sicuramente un grandissimo motivo d’orgoglio per me dire che gioco a Roma.
Caratteristiche tecniche e la forza del gruppo
Siete un gruppo sostanzialmente tutto nuovo eppure da fuori date l’idea di essere molto affiatate, confermi questa bella impressione che si ha?
Sì, confermo appieno questa impressione. Ci troviamo bene insieme, sia a lavorare in palestra, che in campo ma anche fuori dal contesto di allenamento e partita. Siamo un gruppo già molto affiatato, siamo riuscite ad amalgamarci bene in un tempo relativamente breve – cosa non scontata – e ciò sarà sicuramente un valore aggiunto nel corso della stagione.
C’è qualche ragazza più esperta nel gruppo da cui vuoi andare a apprendere qualcosa?
Sicuramente posso imparare molto da Consoli e Guidi che sono entrambe centrali come me. Provo, infatti, a “rubare” molto da Ludovica che è una ragazza super esperta ma anche da Claudia. In generale comunque posso dire che da ogni mia compagna cerco di imparare il più possibile.

Che caratteristiche tecniche hai come giocatrice?
Come giocatrice diciamo che sono dotata di una grande elevazione, sono brava in fase d’attacco e di muro. Cerco sempre di aiutare il più possibile la squadra essendo il mio anche un ruolo di sacrificio. Il nostro è un ruolo (quello del centrale) che spesso è poco appariscente during i match ma che è fondamentale.
Obiettivi e un consiglio ai più giovani
Obiettivo stagionale? E invece a livello personale che obiettivi hai?
Sicuramente l’obiettivo stagionale è cercare di fare il meglio possibile con la squadra, perché abbiamo un gruppo veramente forte e c’è la possibilità di fare bene e di arrivare in massima serie. Per quanto riguarda invece gli obiettivi personali, sicuramente voglio riuscire il prima possibile a laurearmi in giurisprudenza – sono al quarto anno – mentre a livello sportivo spero di giocare il più possibile a questo livello e poi in futuro, magari anche sfruttando il mio percorso di studi, vorrei aiutare quanta più gente possibile nel mondo dello sport.
Un consiglio ai tanti giovanissimi che – spinti anche dai traguardi delle nostre rappresentative azzurre – vogliono fare pallavolo ad alti livelli?
Ai giovanissimi che vogliono entrare in questo mondo consiglio il più possibile di credere in se stessi, di non dare ascolto alle tante critiche che ci sono perché spesso ascoltare queste voci può essere deleterio, ma semplicemente di lavorare tantissimo perché è solo attraverso il duro lavoro che si possono raggiungere dei grandi traguardi.
Grazie mille Chiara per averci dato la possibilità di intervistarti, capire qualcosa di più di te e cogliamo l’occasione – noi della redazione di Eroica Fenice – per augurarti un grande in bocca al lupo per la stagione e per ogni tuo obiettivo sportivo e professionale.
Fonte immagine in evidenza: Vittoria Olivieri