Sinner vince Wimbledon: primo italiano nella storia a trionfare sull’erba
Il 13 luglio scorso, battendo Carlos Alcaraz sull’erba del Centre Court, Jannik Sinner ha scritto una nuova, indelebile pagina della storia del tennis, diventando il primo italiano a conquistare Wimbledon. Dimostrando una risolutezza straordinaria e facendo sfoggio dei suoi colpi migliori, il numero 1 al mondo è tornato a vincere e lo ha fatto in grande stile. Ha interrotto un ciclo di sconfitte contro la sua nemesi proprio nel tempio del tennis, in una finale che resterà a lungo nella memoria degli appassionati.
Il percorso verso Wimbledon: dal caso doping alla rivincita su Alcaraz
La vittoria di Sinner a Wimbledon arriva al termine di un periodo tutt’altro che facile. Il percorso è iniziato con l’esplosione del caso doping, che lo ha visto risultare positivo al clostebol a causa di una colpevole negligenza del suo team, e la conseguente squalifica. Questa è stata frutto di un accordo tra il tennista e la WADA (agenzia mondiale antidoping) per evitare un lungo processo e chiudere un capitolo doloroso. Superato questo ostacolo, Sinner ha dovuto fare i conti con un Alcaraz in stato di grazia, che gli ha inflitto pesanti sconfitte negli ultimi mesi, minando le sue certezze prima di questa incredibile rinascita.
La squalifica e le sconfitte al Roland Garros
Arrivato in finale sia agli Internazionali di Tennis a Roma che al Roland Garros, Sinner era stato bloccato entrambe le volte dallo spagnolo. A Roma, Alcaraz si era imposto in poco meno di due ore, mentre a Parigi aveva dovuto orchestrare una spettacolare remuntada, con l’altoatesino che aveva ceduto dopo oltre cinque ore di gioco e tre match point annullati. Un colpo durissimo per il campione italiano, che ha dovuto ricostruire la sua fiducia non solo fisicamente, ma soprattutto psicologicamente, per arrivare a Wimbledon al massimo della forma.
La finale di Wimbledon: Sinner batte Alcaraz in quattro set
Nonostante un primo set altalenante, in cui un Alcaraz aggressivo è riuscito a metterlo all’angolo e a strappargli il servizio, Sinner non si è lasciato intimidire. Con una forza mentale straordinaria, l’altoatesino ha ben presto ritrovato il focus e la determinazione. Progressivamente, ha alzato il livello del suo gioco, riuscendo a ribaltare il risultato iniziale e ad affermarsi con un punteggio finale di 4-6, 6-3, 6-2, 6-4. Con questo risultato, Sinner ha fissato un nuovo, storico record: è il primo tennista italiano a trionfare a Wimbledon.
Cronaca di una vittoria storica nel tempio del tennis
La svolta del match è arrivata nel secondo set. Sinner ha iniziato a servire con maggiore precisione, limitando gli errori non forzati e trovando profondità con il suo rovescio lungolinea, un colpo che ha messo in crisi la difesa dello spagnolo. Dal terzo set in poi, il dominio di Sinner è stato evidente: ha gestito con maturità i momenti di pressione e ha capitalizzato ogni minima incertezza dell’avversario. Alla fine del match, l’altoatesino ha allargato le braccia in un gesto liberatorio, un misto di gioia e sollievo per una vittoria dal sapore dolcissimo, arrivata dopo scottanti delusioni che si sono rivelate un’occasione fondamentale di analisi e miglioramento.
Un trionfo per la storia del tennis italiano e per il futuro di Sinner
Questa vittoria non è solo un traguardo personale, ma un momento epocale per tutto lo sport italiano. Se Matteo Berrettini nel 2021 aveva riacceso la speranza arrivando in finale, Sinner ha completato l’opera, portando a casa un titolo del Grande Slam che mancava all’Italia su questa superficie. Questo successo non solo consolida la sua posizione al vertice del ranking ATP, ma gli restituisce soprattutto la piena fiducia per continuare a puntare sempre più in alto, senza esitazioni. Il suo nome è ora inciso nell’albo d’oro del torneo più prestigioso al mondo, a testimonianza di una forza e una solidità mentale indispensabili per restare in vetta e per arricchire una collezione di trofei destinata a crescere ulteriormente.
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