Sport e politica: i 3 esempi più famosi

sport e politica

Lo sport è sicuramente una delle attività umane che riesce ad unire di più; le attività sportive sono un collante della società e talvolta sono state in grado di aprire dialoghi che precedentemente sembravano impossibili. La politica nello sport molto spesso si è dimostrata uno strumento: uno dei primi esempi è sicuramente la tregua olimpica che veniva solennemente rispettata dalle città-stato greche durante i Giochi Olimpici classici. A partire dal 1800, con l’avvento della globalizzazione e con la restaurazione delle Olimpiadi, sport e politica si sono intrecciati numerose volte: durante gli ultimi due secoli, lo sport è stato in grado di dividere popoli, di creare ponti tra realtà politiche e culturali molto lontane e talvolta di costruire o ricostruire un’identità di stato unitaria. La diplomazia nello sport svolge un ruolo fondamentale nella vita dei governi i quali, sempre più consapevoli del suo potere, lo hanno strumentalizzato sempre di più, a volte per veicolare le proprie ideologie.

Ecco 3 esempi storici di incontri di sport e politica che hanno cambiato (in meglio) le relazioni internazionali

1. L’incontro tra le nazionali di Ping Pong  di Usa e Cina

Il binomio sport e politica può essere utile anche per riallacciare rapporti incrinati dalla diversità. Al termine dei mondiali di tennis da tavolo del 1971 disputatosi a Nagoya, in Giappone, il Comitato americano no profit per le relazioni tra Stati Uniti e Cina propose l’idea di un incontro tra le nazionali di ping pong  cinese e americana; potendo conciliare sport e diplomazia, entrambi i governi accettarono l’incontro. La riunione delle due delegazioni sportive fu seguita dalla visita in Cina del segretario di Stato USA Henry Kissinger nel 1971 e del presidente Richard Nixon nel 1972. Per la prima volta dopo il colpo di stato comunista del 1949 delle delegazioni politiche americane visitarono la Cina. I due incontri diplomatici comportarono l’inizio di una collaborazione economica e politica, di cui entrambe le potenze beneficiarono molto.

2. L’unione dei team di Hockey di Nord e Sud Corea

La diplomazia nello sport può unire ciò che è diviso da tutto il resto. I Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang del 2018 costituiscono una delle rarissime volte in cui gli atleti Nord e Sud Coreani hanno gareggiato sotto un’unica bandiera; 22 atleti della nazionale Nord-Coreana hanno partecipato ai Giochi, 12 dei quali sono stati accorpati con la Nazionale Sud-Coreana sotto una bandiera unificata. I comitati olimpici internazionali, e le delegazioni Nord e Sud coreane, nonostante il clima di tensione, si impegnarono ad abbattere le barriere della che impedivano la realizzazione di questo progetto e di unire sport e politica per un giusto fine. L’unione delle squadre delle due Coree ha avuto un fortissimo impatto positivo sull’opinione pubblica internazionale ed ha aperto a nuovi scenari di riappacificazione tra le due realtà politiche; l’incontro di Losanna, in cui si è decretata la partecipazione comune delle 2 delegazioni sportive fu seguito da una serie di incontri prettamente politici. Durante l’incontro del 27 aprile 2018 i due governi hanno firmato la Dichiarazione di Pace, Prosperità ed Unificazione di Panmunjeom. Questo può essere ricordato come uno dei momenti in cui sport e politica hanno lavorato in sinergia per una concreta realizzazione della pace.

3. Il cricket come mezzo diplomatico tra India e Pakistan

Il connubio sport e politica può essere anche utilizzato per ricostruire rapporti dilaniati dalla guerra. La semifinale della Coppa del Mondo di cricket del 2011 ha visto giocare India contro Pakistan per la prima volta dopo l’attentato di Mumbai del 2008.  La guerra tra India e Pakistan fu combattuta per decenni e molto spesso si sono riaccese tensioni e violenze. In questo contesto molto teso, sport e politica si sono incontrati molte volte in questo tesissimo contesto, soprattutto durante le competizioni di cricket; dopo gli incontri informali tra le due nazioni del 1987 e del 2006,  il dialogo tra India e Pakistan infatti è stato ripreso durante i primi mesi del 2011, quando il primo ministro indiano Singh invitò il premier pakistano Gilani ad assistere la semifinale, disputatasi a Mohali il 30 marzo 2011 e vinta dalla nazionale indiana. L’accettazione dell’invito e l’incontro tra Singh e Gilani, che fu seguito da un altro incontro informale prettamente politico, hanno segnato l’inizio della distensione del clima rigido che si respirava dopo l’attentato di Mumbai. 

Fonte immagine di copertina: Wikipedia

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