L’eredità delle suffragette appartiene a figure piene di coraggio che hanno permesso a noi, donne d’oggigiorno, di poter votare, di avere una voce e soprattutto di avere un esempio su come farla valere. Le suffragette sono state donne forti e intraprendenti che hanno spianato la strada per una rivoluzione tutta al femminile. Donne che, seppur impaurite, non si sono lasciate incatenare dai dogmi di una società maschilista e ci hanno spinto a combattere per ottenere i nostri diritti.
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Chi erano le suffragette e cosa volevano
Il termine “suffragette”, che richiama la parola suffragio, indica le donne che dalla fine del 1800 in Inghilterra hanno partecipato attivamente alla lotta per la rivendicazione del diritto di voto. Queste attiviste non volevano solo il suffragio, ma miravano a raggiungere una parità politica, economica e giuridica rispetto alla controparte maschile. La loro lotta divenne un punto di svolta documentato da istituzioni come il Parlamento del Regno Unito.
Nel 1903 l’attivista Emmeline Pankhurst fondò l’associazione Women’s Social and Political Union (WSPU), il cui motto era “deeds not words” (“fatti, non parole”). L’obiettivo era promuovere una mobilitazione attiva per il suffragio femminile. Solo nel 1928 il Regno Unito approvò l’estensione del diritto di voto a tutte le donne. Sull’onda di questa vittoria, altri paesi seguirono: in Francia e in Italia le donne ottennero il voto rispettivamente nel 1945 e nel 1946.
Metodi di lotta: dalle proteste all’azione diretta
Le suffragette capirono presto che le mere richieste formali non erano sufficienti. Per questo, adottarono azioni dimostrative sempre più radicali per dimostrare che erano pronte alla guerra su ogni fronte. Molte furono incarcerate, dove subirono trattamenti brutali come l’alimentazione forzata.
Metodo di protesta | Descrizione e obiettivo |
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Disobbedienza civile | Incatenarsi ai cancelli, interrompere comizi politici e organizzare marce non autorizzate per creare disturbo e ottenere visibilità. |
Atti di sabotaggio | Incendiare cassette postali, rompere vetrine e tagliare i fili del telegrafo per danneggiare le proprietà e segnalare la serietà della loro protesta. |
Scioperi della fame | Una volta arrestate, rifiutavano il cibo per protestare contro la loro detenzione e per essere riconosciute come prigioniere politiche, non come criminali comuni. |
L’eredità oggi: una battaglia che continua
Grazie a queste attiviste, oggi siamo arrivate alla quarta ondata di femminismo. L’eredità delle suffragette è presente in ogni aspetto della vita di una donna nelle società occidentali, dove ricoprono ruoli importanti in ambiti sempre più disparati. Senza il loro coraggio, la società contemporanea sarebbe ancora un sistema iniquo, che esilia il ruolo femminile a quello di madre e donna di casa.
Nonostante i traguardi raggiunti, questa eredità non è sufficiente. La lotta continua per obiettivi ancora distanti: la parità di genere, l’equità salariale e l’abbattimento delle discriminazioni. In molti paesi del mondo, le donne sacrificano ancora le proprie vite per poter studiare, mostrare il proprio volto o semplicemente esistere senza essere le ombre di padri o mariti. Le lotte continueranno, con la spinta e il coraggio di chi ci ha preceduto, per avvicinarci a un mondo più equo.
Fonte dell’immagine: freepik
Articolo aggiornato il: 11/09/2025