L’arte del burlesque: storia, stile e celebri esponenti

L'arte del burlesque: storia, stile e celebri esponenti

L’arte del burlesque: storia, caratteristiche ed esponenti

Vestiti svolazzanti, balli e canti provocatori e grande spettacolo. Questo è ciò che viene in mente pensando all’arte del burlesque, ma in realtà qual è la sua storia? Chi sono le più celebri esponenti? Iniziamo con il chiarire che l’arte del burlesque è una tipologia di spettacolo satirico, diffuso dall’Inghilterra agli Stati Uniti d’America.

L’arte del burlesque: le origini e l’evoluzione

La nascita del burlesque in Inghilterra: satira e stravaganza

L’arte del burlesque nasce nella seconda metà dell’Ottocento nell’Inghilterra Vittoriana come caricatura delle opere serie e drammatiche, prendendo in giro, anche satiricamente i loro soggetti. Il termine burlesque deriverebbe dalla parola italiana burla, con cui si intende lo scherzo, il gioco. La prima volta che appare il termine burlesco è nel titolo di un’opera di Francesco Berni, Opere burlesche. Successivamente il termine dal punto di vista letterario si diffuse in Italia e Francia nel XVII secolo e in seguito in Inghilterra, dove si riferiva a un’imitazione grottesca del dignitoso o del patetico. L’arte del burlesque vittoriano, noto anche come parodia o stravaganza era molto popolare nei teatri londinesi. Nei primi burlesque, seguendo l’esempio della ballad opera, le parole delle canzoni erano scritte su musica popolare. Successivamente nell’arte del burlesque si decise di mescolare la musica dell’opera, dell’operetta, del music-hall e della revue, e alcuni degli spettacoli più ambiziosi avevano musica originale composta per loro. Questo stile inglese di burlesque fu introdotto con successo a New York negli anni ’40 del XIX secolo.

Differenze tra burlesque inglese e americano: minstrel show e striptease

L’arte del burlesque nata in Inghilterra venne poi, pian piano, conosciuta anche in America e inizialmente lo stile utilizzato era lo stesso. Gli spettacoli burleschi di New York incorporarono presto elementi e la struttura dei popolari minstrel show. Si componevano di tre parti: in primo luogo, canzoni e sketch comici di bassa lega; in secondo luogo numeri maschili, come acrobati, maghi e cantanti solisti; in terzo luogo, numeri di coro e talvolta un burlesque in stile inglese sulla politica o su una commedia attuale. L’intrattenimento era solitamente concluso da una ballerina esotica o da un incontro di wrestling o di boxe. Il passaggio dal burlesque di vecchio stampo allo striptease fu graduale. All’inizio, le soubrettes mettevano in mostra le loro figure cantando e ballando, in seguito le spogliarelliste soppiantarono gradualmente le soubrettes che cantavano e ballavano.

L’arte del burlesque: le esponenti più celebri

Alcune tra le stelle del burlesque inglese sono Tempest Storm, Dixie Evans e Bettie Page, quest’ultima simbolo del fetish e del bizarre. Tra le più celebri artiste che hanno reso nuovamente l’arte del burlesque popolare c’è l’artista Dita Von Teese. Anche cantanti famose si sono ispirate allo stile del burlesque nella loro carriera, come Madonna, Christina Aguilera e Gwen Stefani.

Il futuro dell’arte del burlesque: tra tradizione e innovazione

Oggi l’arte del burlesque continua a evolversi, mescolando le sue radici storiche con nuove influenze e stili, arrivando ad abbracciare una vasta gamma di identità e forme espressive. Gli spettacoli moderni spesso incorporano elementi di danza contemporanea, teatro e arti visive, creando performance ricche di significato e sempre coinvolgenti. Molti artisti, inoltre, utilizzano il burlesque come mezzo per esprimere le proprie identità di genere e sessualità, sfidando le convenzioni sociali e promuovendo l’inclusività e la libertà di espressione.

Fonte foto: Wikipedia

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A proposito di Turco Rosa

Studentessa di lingue e culture comparate presso l'Orientale di Napoli, con una grande passione verso la lingua e la cultura giapponese. Maratoneta di serie tv e film di ogni genere, amante dell'arte cinematografica in ogni sua parte. Con esperienza quinquennale nell'ambito della vendita e assistenza telefonica. Il suo sogno nel cassetto è di diventare un traduttrice e giornalista letteraria.

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