Pane fresco e come conservarlo: 3 ricette per riutilizzarlo

Pane fresco e come conservarlo: la guida definitiva.

Almeno una o un paio di volte a settimana tutti ci concediamo la coccola del pane fresco, che sia in un forno o nel reparto panetteria del supermercato, è impossibile resistere all’odore del pane fresco e ne compriamo sempre una pagnotta o più tipologie. Ma come conservarlo al meglio? Esistono dei trucchetti per evitare che si indurisca prima del tempo? E se non ci riuscissimo, siamo costretti a gettarlo via o possiamo reinventarlo? Di seguito le risposte a tutto ciò.

Come conservare il pane fresco

Per capire come conservare al meglio il pane fresco acquistato in base al consumo che se ne intende fare, è ottimale valutare preventivamente le caratteristiche della propria casa in termini di temperatura e umidità dell’ambiente.
Tendenzialmente, il pane va conservato ben chiuso a prescindere poiché, per un processo naturale, a contatto con l’aria esterna per troppe ore, tende a far evaporare l’acqua che si trova al suo interno che migra dalla mollica alla crosta. Tenere il pane sul tavolo potrebbe funzionare solo se si intende consumarlo nel giro di poche ore e se i riscaldamenti in casa non seccano troppo l’ambiente. Viceversa, qualora il livello di umidità dell’ambiente fosse troppo alto e non si è dotati di deumidificatore, il pane potrebbe rischiare di diventare molliccio. Per ovviare a entrambe le problematiche sarebbe meglio optare per un involucro di carta direttamente a contatto con il pane, quelli che forniscono generalmente i panifici al momento dell’acquisto. La carta, infatti, assorbe l’umidità e lo mantiene croccante. Dopo di che, può essere chiuso in un sacchetto di plastica che ne limita l’esposizione all’aria esterna e quindi l’evaporazione dell’acqua contenuta al suo interno. Se ben conservato, il pane mantiene la sua freschezza fino a 2 o 3 giorni, quantomeno in termini di morbidezza interna e croccantezza esterna.

Se si preferisce conservare più a lungo il pane fresco poiché già si sa che non si avrà molto tempo per più spese settimanali allora si può optare per il freezer. Le uniche accortezze da avere sono di chiudere bene il pane per evitare che assorba odori esterni, non tenerlo in freezer per più di 2 o 3 mesi e tagliarlo a fette prima di congelarlo se già si sa di non avere troppe ore a disposizione per scongelare il pezzo intero a temperatura ambiente (modalità consigliata).

E cosa succede quando, nonostante tutte le accortezze possibili, il pane si indurisce e ci ritroviamo con più della metà della pagnotta completamente rafferma?

Mai buttarlo! Ci sono infatti più opzioni da valutare per evitare un enorme spreco. Innanzitutto, rigenerarne la freschezza e l’umidità è un gioco da ragazzi. Basta bagnare il pezzo di pane con acqua lungo la crosta evitando di bagnare la mollica per meno di 3 secondi. Dopo di che, riporlo in forno a 200 gradi e attendere dai 10 ai 15 minuti, dipende dalla quantità di pane e da quanto è stato bagnato. Se avete dosato bene la proporzione di acqua, avrete un pane come appena sfornato, che avrà recuperato correttamente il livello di umidità e avrà una croccantezza e un profumo completamente rinnovati. Se già si sa che non si riuscirebbe a consumare il pane fresco, non temete, abbiamo pronte per voi 3 ricette in cui utilizzare il pane raffermo.

3 ricette per utilizzare il pane raffermo e dargli nuova vita

1) Pangrattato

Più che una ricetta, si tratta di una tip geniale. Il pangrattato fatto in casa, infatti, può rivelarsi migliore di quello acquistato per consistenza e sapore. Basterà tagliare grossolanamente il pane raffermo e inserirlo in un mixer potente a velocità elevata: in pochi secondi avrete del pratico pangrattato da utilizzare subito che conferirà alle ricette il sentore del pane fresco. Per garantirne la conservazione prolungata, magari in un barattolo di vetro, potete anche farlo tostare un po’ in forno (senza bruciarlo) o conservarlo in congelatore, altrimenti il processo di invecchiamento continuerà anche da tritato.

2) Polpette di pane

Le polpette di pane sono un’ottima alternativa tutta vegetariana alle classiche polpette. Il pane come ingrediente principale ha il merito di assorbire ogni singola spezia o erba aromatica utilizzata, motivo per cui ci si può sbizzarrire come più si vuole nella preparazione delle stesse. Per una dose di circa 600 gr di pane raffermo, basterà tagliarlo a pezzi e bagnarlo con un po’ di latte qualche minuto, il tempo di renderlo maneggiabile, aggiungere quindi 4 uova, 4 cucchiai di pangrattato, dai 4 cucchiai in su di formaggio grattuggiato per dare sapore, aglio se piace e condire a piacere con tutte le erbe aromatiche e spezie che si preferiscono. Le polpette ottenute possono essere cotte sia con una passata di pomodoro che rosolate in padella con olio, magari accompagnate da un contorno di verdure.

3) Panzanella

Come non menzionare uno dei piatti tipici della tradizione italiana? La panzanella è un piatto estivo tipico toscano che molte famiglie preparano appena c’è del pane raffermo da consumare, essendo esso uno degli ingredienti principali. Molto spesso si tende anche a tostare il pane fresco per raggiungere la tipica consistenza. La chiave è tagliare a pezzetti il pane che, se troppo raffermo, può essere preventivamente bagnato con acqua e aceto di vino bianco (che ne conferisce il sapore caratteristico) altrimenti direttamente mescolato con pomodori ramati, cipolle, cetrioli, olive, basilico conditi con olio, sale, e aceto, in modo che ne assorba direttamente i liquidi del condimento. Una vera goduria.

Fonte immagine: Pexels

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