Primo novembre. È sera: le stelle della danza internazionale illuminano Bologna e il palcoscenico del Teatro Duse, in occasione del Galà finale del Bologna Ballet Competition 2025. Il festival, ideato e diretto da Aja Jung e condotto dalla giornalista Ilaria Sambucci, è giunto ormai alla sua terza edizione, confermandosi come una delle più importanti rassegne di ballo internazionali, a cui partecipano ogni anno coreografi e ballerini di fama mondiale.
Una giuria internazionale per i talenti del futuro
Anche la terza edizione ha visto protagoniste personalità di spicco del mondo della danza, tra artisti già affermati e piccole grandi star del futuro, che si sono esibiti sul palco del Duse sotto gli occhi attenti della giuria internazionale, composta da: Elisabetta Ceron, Eric Gauthier, Jacopo Godani, Attila Kozma, Philippe Kratz, Paolo Mangiola, Enrico Morelli, Konstantinos Rigos, Eriberto Verardi ed Elek Tibor Zsolt.
Una tre giorni di danze in cui, ballerini, coreografi e giudici hanno avuto la possibilità di dialogare, in un clima aperto al confronto artistico e alla crescita personale di ognuno, specialmente dei più giovani, le vere star del Bologna Ballet Competition 2025. A loro infatti è stato interamente dedicato l’attesissimo Galà finale del festival: «Stars of today and tomorrow».
La serata del gala: un mosaico di stili e nazioni
La scaletta della serata scandisce il ritmo incalzante delle esibizioni, che si succedono a cascata fra volteggi, passi e piroette. Coreografie che vanno dal classico al moderno, dal balletto singolo a quello in coppia o in gruppo: tutte create ed eseguite dai coreografi e ballerini vincitori del contest. Gli applausi sono brevi intermezzi tra l’entrata e l’uscita di scena dei ballerini, grandi e piccoli, di danza classica e moderna, provenienti da tutto il mondo: Italia, Grecia, Norvegia, Russia, Serbia, Cipro, Bulgaria, Argentina, Polonia, Ungheria, Turchia, Georgia, Germania e Romania.
La pluralità: è questa la cifra che ha da sempre caratterizzato il Bologna Ballet Competition, indirizzandolo verso un’armonia corale che incarna alla perfezione lo spirito della danza.
Le stelle di oggi e il talento di domani
Tanto spazio alle piccole star: per loro storie ed ironia, coreografie e musiche ispirate alla narrativa classica e fiabesca, costumi di scena che raccontano dei personaggi più famosi. Sono loro le vere stelle del festival e della danza di domani: leggiadre e delicate, e tuttavia capaci di brillare sul palco dall’inizio alla fine, grazie alla loro leggerezza e semplicità.
Temi impegnati e coreografie più profonde invece per i più grandi, dal balletto classico in coppia all’esibizione di gruppo, sulle note di musiche incisive e d’impatto, interpretate sempre con eleganza e forza. È proprio grazie alla grande consapevolezza artistica che hanno dimostrato di avere, che i ragazzi si sono candidati a diventare le stelle di oggi, nonché i vincitori del festival 2025.
Gli ospiti: il Balletto dell’Opera Nazionale Greca e il Nuovo Balletto di Toscana

Infine, tocca al Balletto dell’Opera Nazionale Greca e al Nuovo Balletto di Toscana conquistare gli occhi del pubblico in platea, con Golden Age e Dusk, due estratti di coreografie di maestri di fama internazionale come Kostantinos Rigos e Philippe Kratz. Veniamo rapiti dai movimenti dei corpi che si attraggono e si respingono, armonici nella coreografia di Rigos, sottoposti, invece, ad un fragile equilibrio pronto a spezzarsi alle prime note incrinate, in Dusk. I corpi sono concepiti e trattati come estensione fisica della musica: oscillano forti e delicati al suono delle melodie, si perdono nello spazio delle note, si fermano quando il silenzio prevale.
È tutta l’essenza della danza, quella che emerge dalla passione e dal giovane talento dei vincitori e dei partecipanti al contest. Quella che il Bologna Ballet Competition, ormai da tre anni, si impegna a sostenere con ogni mezzo, per il bene della danza stessa e soprattutto dei giovani, le stelle di oggi e di domani.
Si ringrazia l’ufficio stampa e in particolare Ilaria Sambucci
Foto di Paola Luciani

