Medea di Euripide al Teatro Mercadante | Recensione

Medea

Il 9 novembre, presso il Teatro Mercadante di Napoli, una elegantissima Laura Morante ha dato corpo e voce a uno dei personaggi più drammatici e affascinanti della letteratura greca: Medea. Un monologo, adattamento del testo euripideo, per la regia di Daniele Costantini, AidaStudio Produzioni

Corinto. Una donna vestita di nero, Medea, ammantata d’oro, è sola sulla scena. Una donna innamorata, che ha tradito per amore, ora è tradita: Giasone, l’uomo per cui ha abbandonato il padre, ucciso il fratello, vuole sposare Glauce, figlia di Creonte, re di Corinto. 

Corinto. Una donna vestita di nero, Medea, ammantata d’oro, è sola sulla scena. Una madre, ma prima ancora una donna innamorata e tradita. Follia e lucidità abitano la sua mente, il suo cuore, la invadono tutta. Ha un solo giorno, un ultimo giorno per ordire una vendetta, rendere giustizia a un amore barbaro che non comprende, che non ci sta a piegarsi alle logiche del potere. 

La vediamo lucidamente pianificare il suo futuro, mentre tesse alleanze con Egeo, che le darà asilo, una volta divenuta esule, e, altrettanto lucidamente meditare una vendetta per le promesse infrante e i sentimenti traditi: sarà il veleno l’arma con cui punirà l’uomo di cui si è fidato, privandolo dell’amore dei suoi figli, privandosi dell’amore dei suoi figli.

Corinto. Una donna vestita di nero, Medea, ammantata d’oro, accompagnata da un violino e un pianoforte. Sono le sapienti mani di Davide Alogna e Giuseppe Gullotta a tradurre in musica il turbamento interiore di una donna che sta per compiere uno dei delitti più atroci che si possano immaginare: l’uccisione dei suoi figli. Un accompagnamento che enfatizza gli innumerevoli stati d’animo di Medea e crea pathos negli spettatori. 

“Capisco quali dolori dovrò sostenere, ma più forte dei miei propositi è la passione”.

Laura Morante, per sessanta minuti circa, riporta in vita uno dei personaggi più controversi della tragedia greca, del teatro di Euripide, un teatri borghese in cui poco spazio hanno gli dei. Un personaggio, quello di Medea, che porta su di sé il peso della responsabilità, tutta umana, di un’indicibile colpa, ma anche vittima di un amore totalizzante e di decisioni che proprio non riesce a subire. Una donna forte, risoluta, ma  anche estremamente fragile e sola, lei, straniera, in terra greca, che si dimena tra propositi omicidi e pentimenti. 

MEDEA
di Euripide
adattamento del testo a cura di Laura Morante
regia Daniele Costantini
con Laura Morante, voce recitante
Davide Alogna, violino
Giuseppe Gullotta, pianoforte
ideazione e coordinamento artistico Elena Marazzita

produzione AidaStudio Produzioni

PROGRAMMA
Prokofiev Sonata op.80 n.1

Chopin Mazurca op.17 n.4
Franck Sonata in La maggiore
Debussy Sonata L140F
Fano Romanza da Pagine D’album Op 2C
Chopin Valzer op.34 n.2

Fonte immagine in evidenza: Teatro di Napoli

A proposito di Rossella Capuano

Amante della lettura, scrittura e di tutto ciò che ha a che fare con le parole, è laureata in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico. Insegna materie letterarie. Nel tempo libero si diletta assecondando le sue passioni: fotografia, musica, cinema, teatro, viaggio. Con la valigia sempre pronta, si definisce “un occhio attento” con cui osserva criticamente la realtà che la circonda.

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