Fantasmi è la rappresentazione che ha dato il via alla rassegna di Vesuvio Teatro: Racconti per ricominciare. Con la regia di Luciano Melchionna e i testi di Sara Bilotti, la magia del teatro si è animata il 24 maggio e andrà avanti fino al 9 giugno.
Fantasmi di Luciano Melchionna
Fantasmi, presentato in prima assoluta, è un’esplorazione inedita tra emozioni e sentimenti, dove i personaggi, fantasmi e anime sospese, si aggirano tra il pubblico e in scena, portando con sé la loro vita interrotta, piena di frammenti, desideri e rimorsi.
Uno spettacolo intenso e ricco di significati, come esprime Melchionna: «Difficile è portare il noir ad un pubblico poco avvezzo anche ai cambi di scena e alla destrutturalizzazione della canonicità teatrale; ho voluto dare un senso di connessione con l’anima e con il profondo in ognuno di noi». Una vera e propria indagine delle zone d’ombra dell’animo umano, quindi, resa ancora più evocativa dalla location, il frutteto della Facoltà di Agraria appartenente alla Reggia di Portici.
Geniale, come sempre, la prospettiva di Melchionna che, nel suo modo visionario, scava nella dimensione ultraterrena, non solo in chiave noir ma anche come metafora dell’incompiutezza, di ciò che di più profondo appartiene all’essere umano. Per lui, i suoi fantasmi, da cui il titolo dello spettacolo, sono proprio i protagonisti di queste storie, dunque, senza peso specifico e senza possibilità di riscatto e di visibilità, vivi o morti non importa, comunque fantasmi in questo mondo, inutili e abbandonati. Ed è una riflessione che nasce da una precisa lettura del presente, poiché, come afferma lo stesso regista: Siamo calati ormai in un mondo sempre più distante dalla realtà, un mondo per lo più fake che sorseggiamo dalla mattina alla sera… attraverso i social che ci raccontano quello che vogliamo sentire per distrarci… Privi di coscienza e con lo strumento empatia, perlopiù spento, avanziamo indisturbati perché invisibili mentre proliferano… propositi di riscatto (dis)umano e (a)sociale.
Queste figure, quindi, parlano, raccontano, si confessano e urlano, interrogandosi e interrogando lo spettatore in un’atmosfera immersiva. L’invito che ne scaturisce, e che lui stesso esplicita, è quello di tornare a riconoscerci e a guardarci negli occhi, tornare a percepirci e a valorizzarci reciprocamente per le meraviglie che siamo, tornare a spaventarci solo per ciò che non dipende da noi.
La regia è ricca di pathos e accompagnata da una location sapientemente studiata; gli spazi all’aperto e le luci naturali diventano così parte integrante della narrazione. Ottimo il cast, composto da Raffaele Ausiello, Carla Ferraro, Raffaele Milite, Alessio Sica.
Dice l’autrice Sara Bilotti: Il senso del noir, ben lontano dalla spettacolarizzazione della violenza, è quello di provare a dare un’interpretazione della realtà contemporanea. Diversamente dagli storici che possono interpretare solo il passato, gli artisti ci danno la possibilità di svelare, senza il filtro – politico, di potere – spesso applicato alla cronaca, alcuni aspetti di verità immersi totalmente nel presente. Il noir può diventare uno strumento di coscienza, di quanto ci accade intorno, una sorta di contro-informazione sincera su come nel presente interiorizziamo il bene e il male.
La rassegna di Vesuvio Teatro
La rassegna, Racconti per ricominciare di Vesuvio Teatro, nata nel 2020, è arrivata alla 5a edizione e coniuga drammaturgia contemporanea e luoghi d’arte del patrimonio vesuviano. L’iniziativa ha come punto di riferimento il teatro diffuso e lo stravolgimento della messinscena tradizionale. Con l’arrivo della stagione estiva anche Vesuvio Teatro porta in scena parole ed emozioni suggestive, nell’area intorno alla metropoli napoletana, piena di bellezze e posti unici.
Racconti per ricominciare proseguirà fino a metà giugno, tra ville, giardini e musei e si conferma non solo come evento culturale, ma anche come rinascita collettiva, in cui il teatro torna ad essere un incontro per la comunità.
Le date rimaste per vedere Fantasmi: 1, 3 giugno alle ore 18.45, presso l’aula bosco della Reggia di Portici, con ingresso da via Università 133; (parcheggio interno disponibile accedendo da Piazza San Ciro, sulla sinistra dopo l’Orto Botanico).
Fonte immagini: Facebook e archivio personale