Riccardo Pisani al TRAM: Gaetano, favola anarchica

Riccardo Pisani

Dal 13 al 16 Gennaio al TRAM, dopo i toni onirici di A puteca de’ suonne perdute, arriva in scena Nello Provenzano con Gaetano, Favola Anarchica, testo e regia di Riccardo Pisani.

La favola anarchica narrata da Riccardo Pisani è quella di Gaetano Bresci, anarchico regicida che il 29 Luglio del 1900 colpì mortalmente il re d’Italia Umberto I. Il racconto della sua vita, dagli albori al fuoco rivoluzionario, diventa una favola, appunto, grazie al parallelismo con A toccare il naso del re di Gianni Rodari. Sul palco, infatti, vediamo lo stesso Gaetano (Nello Provenzano) raccontare della dura infanzia in azienda tessile, e mentre i suoi coetanei giocano a toccarsi il naso, Gaetano gioca ad integrarsi con gli altri operai assistendo agli incontri del gruppo di anarchici, stanchi delle condizioni in cui erano costretti a vivere.

Il palco è spoglio, su di esso solo uno sgabello, un banco da lavoro, un paio di ali già pronto lasciate sul fondo e un manichino. Intanto che lavora alle sue ali, Gaetano si racconta, accompagnato da un manichino con cui interagisce, ma che non fa che sottolineare l’originalità e la vivacità del pensiero dell’anarchico.

Vuole toccare i nasi, Gaetano, vuole sentire la carne sotto le sue mani per dimostrare che i “potenti” sono fatti della sua stessa materia, della stessa carne: siamo tutti uguali, tutti fili dello stesso tessuto. Così, con la speranza e la consapevolezza di dover annullare le distinzioni di classe, lo spettatore assiste alla crescita di Gaetano Bresci e del suo pensiero, intervallato dal ripetersi di una musica originale di Lenny Pacelli, che scandisce il tempo evidenziando il parallelismo che si viene a creare tra tempo reale e tempo onirico: la storia di Gaetano non finisce nel 1900, è ancora attualissima.

In scena non c’è un regicida, c’è un bambino, un uomo a cui è stata tolta l’infanzia, una persona comune che vive nel sogno di poter fare la rivoluzione, non per se stesso, ma per gli altri. Circondato da manichini, sa che il suo compito è quello di vestirsi delle ali di Icaro e volare fino al sole, consapevole delle possibili conseguenze e per questo sempre più convinto a portare a termine la sua impresa. Con sorprendente precisione storica vengono riportati tutti i fatti, tutte le motivazioni che hanno portato il Bresci a compiere il suo gesto: uccidere non Umberto I, ma uccidere il re, uccidere un principio. Non è un caso che vengano scelte maschere dalle fattezze di un maiale per rappresentare tutti i politici che si sono rivolti al Bresci, che durante il suo interrogatorio sottolineò che questa era l’immagine che all’estero avevano degli Italiani e che non provò mai a negare il fatto compiuto.

«C’è chi sceglie di passare alla storia e chi sceglie di rimanere polvere», la scelta di Gaetano è chiara e volando con le sue ali, ne lascia un paio ai posteri: faremo la storia o resteremo polvere?

Photo credit: Luca Scarpati

Teatro TRAM

Altri articoli da non perdere
Turi Marionetta, di Savì Manna | Recensione
Turi Marionetta, di Savì Manna |Recensione

L’edizione 2022 del Campania Teatro Festival continua con lo spettacolo della sezione osservatorio Turi Marionetta, un testo scritto, diretto e Scopri di più

Brutti Sporchi Cattivi Napoli – Stoccolma | Seconds Out | Recensione
Brutti Sporchi Cattivi de gruppo teatrale Seconds Out

Dal 6 all'8 maggio, il gruppo teatrale Seconds Out va in scena al Teatro Stabile Galleria Toledo in Brutti Sporchi Scopri di più

Fauno, di Nicola Vicidomini alla Galleria Toledo
Fauno, di Nicola Vicidomini alla Galleria Toledo

Il ritorno del “Comico morente” nel Fauno Dopo il successo di Scapezzo, Nicola Vicidomini ritorna a Napoli alla Galleria Toledo Scopri di più

L’uomo dal fiore in bocca – fiori di palco | Recensione
L'uomo dal fiore in bocca - fiori di palco | Recensione

Al Teatro San Ferdinando di Napoli benedetto Casillo va in scena con L’uomo dal fiore in bocca - fiori di Scopri di più

Il sogno di una cosa, debutto di Elio Germano al CTF
Sogno di una cosa

Al Campania Teatro Festival debutta lo spettacolo di Elio Germano Il sogno di una cosa, liberamente inspirato al capolavoro di Pasolini Scopri di più

Teatro immersivo: il pubblico diventa protagonista
Teatro immersivo: il pubblico diventa protagonista

Il teatro immersivo è una nuova forma teatrale che sfrutta la realtà virtuale e la realtà aumentata abbattendo le barriere Scopri di più

A proposito di Chiara Leone

Zoomer classe '98, studentessa della scuola della vita, ma anche del corso magistrale in Lingue e Letterature Europee e Americane all'Orientale. Amante dell'America intera, interprete e traduttrice per vocazione. La curiosità come pane quotidiano insieme a serie tv, cibo, teatro, libri, musica, viaggi e sogni ad occhi aperti. Sempre pronta ad esprimermi e condividere, soprattutto se in lingue diverse.

Vedi tutti gli articoli di Chiara Leone

Commenta