Bathroom, di Valeria Impagliazzo | Il femminile singolare al Tram

Valeria Impagliazzo

Recensione di Bathroom, di e con Valeria Impagliazzo

Un bagno, uno specchio e la solitudine di donna.
Il sottofondo di parole si intreccia con il gomitolo di pensieri interrotti da un piccolo quanto indecifrabile rumore.
Comincia così, “Bathroom”, nuovo spettacolo del Teatro Tram che, dopo “Una storia per Euridice”,  riavvolge il filone del femminile con una storia delicata ed ironica sulle vicissitudini del post abbandono, dello status di single. A fare da sfondo, confronto e sottotesto, le canzoni dell’immortale Raffaella Carrà.

Tra Raffaella e Valeria Impagliazzo, il racconto del femminile singolare

Sarà che voglio l’amore, sarà che soli si muore (Caliente, Caliente)

Bathroom di e con Valeria Impagliazzo sì presenta subito come uno spettacolo non banale e dalla scrittura interessante. Convince, in primis, la scelta del bagno come non luogo, come antro d’attesa per tutte le questioni più urgenti dell’esistenza. In quei pochi metri, tra un lavandino, una mensola disordinata ed uno specchio, molto spesso la vita si interrompe. E ha quindi senso che l’azione del pensiero, tra una pausa e l’altra, tra una paura e l’altra, si faccia poi accelerazione. La nostra protagonista, dal nome volutamente sconosciuto, lo sa bene, e il suo divagare segue un ritmo incostante, un flusso di coscienza in cui i testi della cantante bolognese ogni tanto si intrufolano. La scelta della musica della Raffa nazionale è perfetta nell’economia di una sceneggiatura che rivendica  l’autodeterminazione dell’essere donna, fuori da ogni stereotipo e convenzione societaria. La sua biografia musicale e artistica, infatti, è un inno a vivere l’amore e tutte le sue conseguenze, con furore, orgoglio, lontani dalla paura del giudizio altrui. Queste le consapevolezze comuni anche alla ragazza, ma la pratica? Quante lacrime e quante scorie accompagnano la fine di un rapporto? Ci si può davvero alzare?
Sono domande a cui Bathroom non vuole rispondere se non con un finale provocazione molto ben congeniato, una climax ascendente con una Valeria Impagliazzo sugli scudi. 

Tram, il prossimo appuntamento

Prossimo appuntamento di questa splendida stagione sarà “Io sono plurale”, spettacolo diretto da Maria Claudia Pesapane, finalista al Premio “Regista con la A” che la sala di via Port’Alba ha lanciato per riconoscere maggiore spazio alle donne impegnate in regia. Gli attori Daria D’Amore, Chiara Di Bernardo e Mariano Di Palo daranno vita a una storia di delusione e riscatto, quando l’amore finisce e lascia amarezza e rimpianti.

 

Altri articoli da non perdere
Fedra al Pompeii Theatrum Mundi | Recensione
Fedra al Pompeii Theatrum Mundi | Recensione

Dal 11 al 13 luglio, va in scena al Teatro Grande di Pompei, l'ultimo spettacolo della rassegna Pompeii Theatrum Mundi Scopri di più

Hokuspokus di Hajo Schüler, al Teatro Bellini | Recensione
Hokuspokus di Hajo Schüler, al Teatro Bellini | Recensione

Ritorna la Familie Flöz al Teatro Bellini di Napoli con Hokuspokus di Hajo Schüler, dal 23 al 28 aprile 2024 Scopri di più

Turi Marionetta, di Savì Manna | Recensione
Turi Marionetta, di Savì Manna |Recensione

L’edizione 2022 del Campania Teatro Festival continua con lo spettacolo della sezione osservatorio Turi Marionetta, un testo scritto, diretto e Scopri di più

Call for women, di Ippolita di Majo | Recensione
Call for women, di Ippolita di Majo | Recensione

Call for women per l’8 marzo per un mondo più equo La sera dell’8 marzo, in occasione della festa delle Scopri di più

Finanziamenti allo spettacolo dal vivo e dissenso
Finanziamenti allo spettacolo dal vivo e dissenso

Finanziamenti allo spettacolo dal vivo, cosa sta succedendo e perché si parla di 'disastro culturale'? L'Italia si fregia da sempre Scopri di più

Gli allievi della Bellini Teatro Factory incontrano Checov

Riparte il teatro Piccolo Bellini con la capienza al 70% Gli allievi della Bellini Teatro Factory aprono la stagione 2021/2022 Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Marcello Affuso

Direttore di Eroica Fenice | Docente di italiano e latino | Autore di "A un passo da te" (Linee infinite), "Tramonti di cartone" (GM Press), "Cortocircuito", "Cavallucci e cotton fioc" e "Ribut" (Guida editore)

Vedi tutti gli articoli di Marcello Affuso

Commenta