Enneagramma: la mappa della personalità

Enneagramma: la mappa della personalità

L’Enneagramma è, in breve, una mappa della personalità. Come tutto ciò che ha a che fare con la personalità e i tratti distintivi di ogni persona, anche l’enneagramma è uno strumento di cambiamento e crescita personale, nonché di ricerca nell’approfondire il comportamento di chi ci circonda.
Così come accade per l’oroscopo o altri test della personalità, come l’MBTI, l’enneagramma può sembrare limitante a primo impatto. Ciò in realtà avviene solo se si utilizza questo strumento per dare una definizione fissa e irreversibile della nostra persona e personalità. In particolar modo, l’enneagramma è uno strumento che ci permette di andar ad analizzare i comportamenti umani, che vengono in questo caso suddivisi in nove tipi di personalità, conducendo il singolo verso il proprio miglioramento. Inoltre, ogni essere umano presenta ognuno di questi nove tratti, in maniera più o meno evidente. Tuttavia, uno di questi nove tipi, o meglio enneatipi, fa da base per ciascuno di noi.
Nel prendere atto di questi tratti e approfondirne le caratteristiche, è possibile andare a migliorare ogni tipo di relazione, la comunicazione, l’educazione e la gestione delle proprie emozioni.

Origini e sviluppo dell’enneagramma

L’Enneagramma, da principio, è il termine che viene utilizzato per descrivere un simbolo geometrico, utilizzato oggi in ambito psicologico ed esoterico. Il simbolo rappresenta una circonferenza divisa in nove parti uguali.
I primi accenni dell’Enneagramma risalgono intorno al 1913, presso la scuola di Georges Ivanovič Gurdjieff, un filosofo armeno. Egli riteneva che il simbolo rappresentasse la fusione della legge del sette con la legge del tre, che fanno riferimento a forze nella successione dell’evento nel mondo fisico.
L’intendo di Gurdjieff era quello di rendere consapevole l’uomo del suo stato di coscienza superiore e attivare quest’ultima. Inoltre, egli si soffermava in particolar modo sui tre centri dell’intelligenza: razionalità, emozione ed istinto. Questi centri diventano poi le categorie in cui vengono suddivisi i nove enneatipi.
Il termine enneatipo viene coniato da Claudio Naranjo negli anni Settanta, il quale rielabora in termini moderni ciò che il suo maestro, Oscar Ichazo, aveva già interpretato nel 1950: sta a lui, infatti, l’utilizzo dell’enneagono per descrivere i nove tipi di tratti distintivi dell’essere umano.

I tre centri di intelligenza

Gli esseri umani sono caratterizzati da tre centri di intelligenza: razionalità o testa, emozione o cuore e istinto o viscere. Seppur ognuno di noi li presenta tutti, ve ne può essere uno primario che ci porta a relazionarci e a far esperienza della vita in modo diverso.
In ogni centro confluiscono tre tipi di personalità appartenenti all’enneagramma, i quali condividono tra loro le caratteristiche principali di questo centro.

Centro della testa/razionalità

Ne fanno parte gli ennatipi 5, 6 e 7. Si tratta della sede del pensiero, dello studio e della riflessione dell’enneagramma. L’intuizione in questo caso si basa sulla mente. Grazie a questo centro è possibile ottenere concentrazione, curiosità, precisione, saggezza, oggettività. Ma allo stesso modo si rischia a tendere verso una paralisi mentale, dubbi, insicurezze, proiezione e troppa pianificazione.

Centro del cuore/emozione

Ne fanno parte gli enneatipi 2, 3 e 4. I sentimenti sono sovrani in questo centro e l’intuizione si rifà completamente alle emozioni. L’intelligenza emotiva è ciò che regola i loro rapporti con gli altri, di cui molto spesso cercano il riconoscimento. Questo centro dell’enneagramma offre amore, delicatezza, compassione, accettazione di sé e degli altri; ma allo stesso tempo l’ipersensibilità, la manipolazione emotiva, la reattività emotiva e l’ostentazione sono difficoltà a cui si può andare incontro.

Centro delle viscere/istinto

Ne fanno parte gli enneatipi 8, 9 e 1. Questo centro dell’enneagramma si focalizza sull’intelligenza istintiva e l’impulsività, soprattutto agli stimoli esterni. L’azione scaturisce dalla memoria del corpo nella maggior parte dei casi e ciò che si ottiene è forza, energia, dinamismo, interezza e pienezza. Al tempo stesso, le difficoltà che possono presentarsi possono essere aggressività, resistenza alla realtà, confini rigidi e difensivi e la propria repressione.

L’Enneagramma è quindi uno strumento che ci permette di ampliare la nostra conoscenza in merito alla nostra vera identità e di chi ci circonda.
L’identità è un concetto estremamente complesso da poter racchiudere in prototipi già prestabiliti, ma sta a noi riconoscerne i limiti e ampliare le conoscenze apprese in base all’esperienza che ci si presenta davanti ogni giorno nel nostro percorso di vita.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

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A proposito di Silvestri Alessia

Alessia Silvestri (2001) studia Coreano e Giapponese presso l'Università di Napoli L'Orientale.

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