Sono passati quasi ottant’anni dal 6 agosto 1945, quando la bomba atomica statunitense “Little Boy” detonò sulla città di Hiroshima, accelerando la fine della Seconda Guerra Mondiale e segnando un punto di non ritorno nella storia dell’umanità. A tre giorni di distanza, un secondo ordigno colpì Nagasaki. La domanda che molti si pongono è: quali sono gli effetti di quell’evento a Hiroshima oggi? È un luogo sicuro in cui vivere?
La ricostruzione della città iniziò con sorprendente rapidità. Già nel 1949 il governo giapponese approvò un piano di riedificazione che ha trasformato le ceneri in un moderno e importante centro industriale. Oggi Hiroshima è una metropoli vibrante e serena, una città considerata sicura e pienamente abitabile, i cui livelli di radiazione di fondo non si discostano da quelli medi globali.
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Gli effetti immediati dell’esplosione
L’esplosione della bomba atomica ebbe conseguenze catastrofiche. L’onda d’urto e il calore incenerirono circa il 70% degli edifici della città. Si stima che morirono sul colpo circa 80.000 persone per effetto diretto dell’esplosione, delle temperature estreme e degli incendi che ne scaturirono. A queste si aggiunsero circa altre 60.000 vittime nei mesi successivi, decedute a causa delle gravi ustioni e dell’esposizione acuta alle radiazioni.
Perché Hiroshima oggi è una città abitabile?
La ragione principale per cui Hiroshima oggi è sicura risiede nella natura stessa dell’esplosione. L’ordigno, contenente circa 64 kg di uranio, fu progettato per detonare in aria (airburst), a circa 600 metri di altitudine, e non al contatto con il suolo. Questa strategia massimizzò la potenza distruttiva dell’onda d’urto e termica, ma limitò la contaminazione radioattiva a lungo termine del terreno. La maggior parte del materiale radioattivo fu dispersa nell’atmosfera dalla stessa palla di fuoco, riducendo drasticamente il cosiddetto fallout. Si calcola che il livello di radioattività al suolo si ridusse dell’80% nelle prime 24 ore. Gli studi scientifici odierni, come quelli condotti dalla municipalità di Hiroshima e riportati sul sito ufficiale della città, confermano che i livelli di radiazione residua sono completamente normali e non rappresentano un pericolo per la salute.
Fattore distintivo | Hiroshima vs Chernobyl |
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Natura dell’evento | Esplosione aerea (airburst) a Hiroshima; fusione del nocciolo ed esplosione al suolo a Chernobyl. |
Materiale radioattivo | A Hiroshima la quantità di materiale era limitata; a Chernobyl tonnellate di combustibile nucleare hanno contaminato il suolo. |
Contaminazione del suolo | Limitata a Hiroshima; intensa e persistente a Chernobyl, rendendo l’area inabitabile. |
Gli effetti a lungo termine sulla salute dei sopravvissuti
Se la città è sicura, la tragedia ha lasciato un’eredità indelebile sulla salute dei sopravvissuti, noti in Giappone come hibakusha. Per decenni, istituzioni come la Radiation Effects Research Foundation (RERF) hanno condotto studi scientifici per monitorare le loro condizioni di salute. Le ricerche hanno dimostrato un aumento significativo del rischio di sviluppare patologie come leucemie e tumori solidi tra la popolazione esposta, un rischio che si è esteso, sebbene in misura minore, anche ai figli dei sopravvissuti. Il bilancio totale delle vittime, includendo i decessi avvenuti negli anni successivi per malattie correlate, ha superato le 200.000 persone.
Il ricordo delle vittime e il simbolo di pace
Per non dimenticare, a Hiroshima oggi si può visitare il Parco del memoriale della pace. Al suo interno sorgono il Museo memoriale della pace, che documenta la devastazione del bombardamento, e la Cupola della bomba atomica (Genbaku Dome), uno dei pochi edifici rimasti in piedi vicino all’epicentro, oggi Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Ogni 6 agosto, in questi luoghi, si tengono solenni cerimonie per commemorare le vittime, con la partecipazione di cittadini e cariche istituzionali. Hiroshima si è trasformata così nel simbolo mondiale della richiesta di pace internazionale e dell’obiettivo, promosso dal governo giapponese, di una totale abolizione delle armi nucleari.
Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 21/09/2025