Santa Rita da Cascia, al secolo Margherita Lotti (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457), è una delle sante più amate e invocate della cristianità. Religiosa italiana del monastero agostiniano di Santa Maria Maddalena, fu beatificata da papa Urbano VIII nel 1626 e proclamata santa da papa Leone XIII nel 1900. È universalmente nota come la santa dei casi impossibili. Scopriamo la sua storia.
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I simboli di Santa Rita e il loro significato
La vita di Santa Rita è ricca di simboli potenti, legati a episodi miracolosi che ne definiscono il messaggio spirituale.
Simbolo | Significato spirituale |
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La stigmate sulla fronte | Rappresenta la sua partecipazione compassionevole alla Passione di Cristo, dopo aver chiesto di condividerne i dolori. |
La rosa | Simbolo della grazia divina capace di fiorire anche nelle difficoltà più dure, come la rosa fiorita in pieno inverno per esaudire il suo ultimo desiderio. |
La vite secca | Rappresenta l’obbedienza e l’umiltà. La vite secca che Rita annaffiò per ordine della badessa e che divenne rigogliosa simboleggia che nulla è impossibile a Dio. |
Biografia: da moglie e madre a monaca agostiniana
La vita di Santa Rita da Cascia è unica: prima di diventare monaca, è stata sposa e madre. Sposata con un uomo dal carattere difficile, sopportò per anni maltrattamenti con pazienza e preghiera, dando alla luce due figli. Dopo l’assassinio del marito e la successiva morte dei figli, si sentì libera di seguire la sua vocazione. All’età di 36 anni, si rivolse alle Suore Agostiniane del monastero di S. Maria Maddalena di Cascia, ma fu respinta tre volte, probabilmente perché le suore temevano di essere coinvolte nella faida familiare. Solo dopo una pubblica riappacificazione tra le famiglie, Rita venne accettata nel monastero. La tradizione narra che il suo ingresso avvenne miracolosamente nell’anno 1407: mentre pregava sullo Scoglio di Roccaporena, ebbe una visione dei suoi tre santi protettori, Sant’Agostino, San Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino, che la trasportarono all’interno del monastero.
La vita monastica, la stigmate e i miracoli
La vita di Santa Rita in monastero durò quarant’anni, dedicati a preghiera, penitenza e carità. La sua umiltà fu messa alla prova dalla Madre Badessa, che le ordinò di annaffiare un pezzo di legno secco. Rita obbedì e Dio premiò la sua fede facendo crescere una vite rigogliosa, ancora oggi visibile. Nell’anno 1432, dopo aver chiesto al Signore di condividere le sue sofferenze, ricevette una stigmate sulla fronte, come una spina della corona di Cristo, che portò per il resto della sua vita. Provata da una grave malattia che la costrinse a letto per lunghi periodi, si avvicinò alla fine. In pieno inverno, chiese a una parente di portarle due rose e due fichi dal suo vecchio orto. Nonostante il gelo, la parente trovò inspiegabilmente quanto richiesto. Per questo, la rosa è il simbolo per eccellenza di Santa Rita. Pochi mesi dopo, nella notte tra il 21 e il 22 maggio 1447, Santa Rita salì al cielo.
Perché è la santa degli impossibili?
I fedeli celebrano Santa Rita il 22 maggio. Ma perché è considerata la protettrice degli impossibili? La sua stessa vita è una testimonianza che la fede può superare ogni ostacolo. Ottenne l’ingresso in monastero contro ogni logica, vide fiorire una vite secca e una rosa in pieno inverno. Per questi e altri innumerevoli eventi miracolosi attribuiti alla sua intercessione dopo la morte, la devozione popolare le ha conferito il titolo di avvocata delle cause che sembrano senza speranza. È anche considerata la patrona delle mogli infelici, in virtù della sua difficile esperienza matrimoniale, e protettrice degli studenti.
Altre informazioni e curiosità su Santa Rita da Cascia
Quando si festeggia Santa Rita?
La festa liturgica di Santa Rita da Cascia si celebra ogni anno il 22 maggio, giorno della sua morte. In questa data, in moltissime chiese si celebra la tradizionale benedizione delle rose.
Perché Santa Rita è la protettrice delle mogli?
Santa Rita è considerata protettrice delle mogli, in particolare di quelle che vivono matrimoni difficili, a causa della sua esperienza personale. Per anni sopportò con fede e pazienza un marito descritto come violento e irascibile, pregando costantemente per la sua conversione, che alla fine ottenne prima della sua tragica morte.
Fonte immagine: Wikimedia Commons.
Articolo aggiornato il: 03/09/2025