I 3 santi più famosi e le loro storie di vita

I santi più famosi e le loro storie di vita

Nel corso della storia della Chiesa, molte persone sono state elevate a santi grazie alla vita e alle opere che hanno condotto. Tra i più famosi, di cui si parla in questo articolo, ci sono San Francesco d’Assisi, San Pio da Pietrelcina e Sant’Antonio da Padova. Il loro impatto sulla religione e sulla cultura religiosa a livello mondiale è stato enorme e a loro sono stati dedicati monumenti e luoghi di culto

Ecco la vita dei tre santi più famosi sopra citati, i più celebri della storia della Chiesa

 

San Francesco d’Assisi

San Francesco d’Assisi è il santo più importante per l’Italia poiché, assieme a Santa Caterina da Siena, sono i santi patrono d’Italia dal 1939. San Francesco è nato Giovanni di Pietro di Bernardone, in una famiglia abbastanza benestante che aveva raggiunto la ricchezza grazie alla vendita di stoffe. Il primo avvicinamento di San Francesco a Dio avvenne durante la sua prigionia a causa della guerra tra i guelfi di Perugia e i ghibellini di Assisi. Poi, Francesco decise di partecipare alla quarta crociata ma si ammalò a Spoleto, dove passò una notte nella chiesa di San Sabino, durante la quale cominciò a cambiare qualcosa in lui. Infatti, una volta tornato ad Assisi pregava spesso, e si avvicinava a mendicanti che qualche tempo prima avrebbe evitato anche alla sola vista. L’episodio più importante fu quello durante il quale, mentre pregava presso la chiesa di San Damiano, sentì la voce di Dio che gli diceva di dover “aggiustare la sua casa” poiché era ormai ridotta in bruttissime condizioni. Così, accadde l’episodio che tutti conoscono, ovvero quando San Francesco decide di spogliarsi di tutte le sue ricchezze e venderle, così da poter avere il denaro necessario per aggiustare la chiesa di San Damiano. Il padre di Francesco non era però d’accordo con questa sua scelta di vita, tant’è che lo denunciò ai consoli col fine di farlo arrestare, ma Francesco fu aiutato dal vescovo e fu accolto così nella Chiesa.

Quando ebbe raccolto attorno a sé dodici compagni, insieme si presentarono al cospetto di papa Innocenzo III, con la volontà di dare vita alla Regola francescana, un ordine di frati minori, che nacque proprio in quell’anno, 1209. Così, non solo loro ma molte altre persone cominciarono a seguire la Regola francescana e a vivere secondo i suoi valori e, addirittura, molte donne cominciarono ad essere attirate da ciò, come Santa Chiara, che è diventata poi collaboratrice di San Francesco. A San Francesco si deve anche la nascita del presepe, poiché nel 1223 decise di rappresentare la natività con una rappresentazione vivente, e la scrittura del Cantico delle Creature, il testo più antico di tutta la letteratura italiana del quale si conosca l’autore, attraverso il quale San Francesco loda Dio e tutte le sue creature. Pochi anni prima di morire, mentre stava pregando, San Francesco ebbe una visione, alla fine della quale gli comparirono le stigmate alle mani, segno di condivisione del dolore che Gesù aveva provato sulla croce. Morì nel 1226 a causa di varie malattie che ormai lo avevano reso sempre più debole, ma già solo dopo due anni Papa Gregorio IX decise di nominarlo Santo. Inoltre, è anche il nome che Papa Francesco ha scelto nel 2013 durante il Conclave, diventando il primo papa con il nome di questo che tra i santi più famosi, è il più importante. 

 

Sant’Antonio da Padova

Anche se in Italia viene chiamato come Sant’Antonio da Padova, in realtà Antonio di Padova è nato a Lisbona con il nome di Fernando Martins de Bulhões, in una famiglia benestante. All’età di quindici anni decise di prendere parte ai Canonici regolari presso un monastero di Lisbona, per poi passare a Coimbra, dove molto probabilmente fu ordinato sacerdote e cominciò a predicare. Fernando ebbe il primo contatto con il francescanesimo quando proprio al monastero di Coimbra incontrò i cinque protomartiri francescani, che qualche tempo dopo furono uccisi in Marocco. Dopo questo evento, Fernando decise prima di cambiare il suo nome in Antonio, e poi di partire a sua volta per il Marocco, ma quando vi arrivò si ammalò e cercando di tornare in Portogallo, arrivò invece in Sicilia. Qui, venne a conoscenza di un collegio organizzato da San Francesco, per il quale aveva invitato tutti i frati, e così si diresse verso Assisi, dove incontrò direttamente Francesco d’Assisi. Antonio di Padova si impegnò profondamente nella predicazione, soprattutto quella contro gli eretici, che in quel periodo erano molto frequenti. Dopo aver predicato contro gli eretici in Francia, una volta tornato in Italia, Antonio scelse proprio Padova e il suo convento come luogo nel quale risiedere quando non era in viaggio per la predicazione, e proprio a Padova terminò un’opera teologica intitolata I Sermoni, grazie alla quale sarà anche proclamato dottore della Chiesa. Nel 1228 nacquero vari dissidi interni all’ordine francescano, e papa Gregorio IX decise di chiamare a Roma proprio Antonio di Padova, che insieme a lui predicò durante la Settimana santa. La predicazione molto più che attiva di Antonio di Padova lo portò ad affaticarsi molto velocemente, e poco prima di morire si ebbe la visione di Antonio con il braccio il Bambino Gesù, che consiste nell’immagine più celebre che si ha del santo, che decise di voler morire a Padova, e la morte lo colse il 13 giugno del 1231. Dopo solo un anno dalla morte, papa Gregorio IX lo canonizzò, e nel 1946 papa Pio XII lo ha inserito tra i Santi Dottori della Chiesa cattolica

 

San Pio da Pietrelcina

Pio da Pietrelcina è uno dei santi più venerati d’Italia, ed è stato oggetto di una fortissima venerazione avvenuta quando era addirittura ancora in vita. Nato Francesco Forgione, figlio di una madre molto devota, a soli 15 anni vestì i panni di probazione, si faceva chiamare Fra’ Pio e cominciò a studiare teologia, fino a che nel 1910 fu ordinato sacerdote. Nel 1918 Pio si recò a San Giovanni Rotondo, presso il convento di Sant’Anna, e a partire da quel momento questo divenne il luogo preferito di San Pio, ma anche di tutti i suoi devoti, e a partire da quel momento cominciarono numerosi pellegrinaggi presso questa meta. Nello stesso anno gli comparirono le stigmate per la prima volta, e anche l’anno successivo, quando divennero “definitive” e non scomparvero mai più. C’è stato un grande dibattito sulle sue stigmate, tant’è che fu visitato da diversi medici e dal Sant’Uffizio per eseguire un esame delle sue ferite. La conclusione fu che il medico del Sant’Uffizio affermò che queste ferite non erano vere, nel senso che erano state provocate con prodotti chimici e patologici, e per questo motivo nel 1923 San Pio venne condannato dal Sant’Uffizio.

Le restrizioni caddero solo dieci anni dopo, nel 1923, revocate da papa Pio XI, e addirittura la “fama” di Padre Pio sembrò crescere sempre di più, alla pari degli altri santi già citati, attirando a San Giovanni Rotondo anche personalità molto importanti, come la maggioranza dei sovrani d’Europa del tempo. Negli anni ’50, Padre Pio diede vita ad un ospedale, col nome di Casa Sollievo della Sofferenza, sito a San Giovanni Rotondo. Morì il 23 settembre del 1968 e i suoi funerali videro la partecipazione di migliaia di persone provenienti da tutta l’Italia. Padre Pio è stato prima beatificato, nel 1999, grazie alla miracolosa guarigione di una donna salernitana che aveva il dotto toracico rotto e provava tantissimo dolore, che durante il suo ricovero all’ospedale pregò proprio Padre Pio, e così fu rilasciata senza dover essere più operata, poiché completamente guarita. La santificazione, invece, è avvenuta nel 2002 e, come la beatificazione, è avvenuta da parte di papa Giovanni Paolo II. Anche nel caso della santificazione, ci fu un miracolo: un bambino di sette anni ebbe una meningite batterica fulminante ma, grazie alle preghiere della famiglia rivolte a Padre Pio, il bambino si risvegliò dal coma e affermò di aver visto un frate con la barba bianca che gli aveva detto che sarebbe guarito e che lo avrebbe portato a Roma insieme a lui. 

 

Fonte immagine per l’articolo sul santi famosi e le loro vite: Wikipedia 

 

A proposito di Lucrezia Stefania Scoppetta

Ciao! Sono Lucrezia, ho 21 anni. Frequento l’università “L’Orientale” di Napoli, dove studio lingua e letteratura inglese, giapponese, e portoghese.

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