Cosa vedere a Giethoorn (Olanda), la Venezia dei Paesi Bassi

Cosa vedere a Giethoorn

Piccola guida su cosa vedere a Giethoorn, splendida località olandese.

Siete stanchi del traffico cittadino e delle strade affollate di macchine? In Olanda c’è il posto giusto per voi!

Giethoorn è la cittadina olandese conosciuta anche con il nome di Venezia dei Paesi Bassi”, e la caratteristica di questa incantevole località è quella di avere strade solo di acqua. L’hanno soprannominata anche “Venezia del Nord” e “Venezia Verde”. Quest’ultima, forse, è l’etichetta più adatta, perché Giethoorn, villaggio olandese nella provincia dell’Overijssel, è un tappeto erboso ricamato di canali, attraverso i quali ci si sposta su piccole imbarcazioni. Non ci sono macchine e non c’è asfalto, al massimo qualche percorso pedonale e ciclabile che costeggia i caratteristici cottage di questo centro abitato immerso nel verde. Il paesino conta una popolazione di circa 2.600 residenti.

Con il sole che solletica l’acqua o la nebbia che avvolge le sagome dei ponti (ce ne sono ben 176, un numero eccezionale per una cittadina di piccole dimensioni), Giethoorn è un borgo gentile, un gioiello senza traffico né frenesia che sembra uscito da un libro di favole nordiche. Non è un caso che non ci siano strade: il borgo venne fondato nel XIII secolo dalla setta dei Flagellanti, i quali, sfuggiti alle persecuzioni, non dovevano farsi trovare. Comune autonomo sino al 1973, Giethoorn ha acquisito popolarità mondiale dopo il 1958, quando qui fu girato il film Fanfare dal regista Bert Haanstra.

Cosa vedere a Giethoorn in Olanda?

Partiamo subito con cosa vedere a Giethoorn. Amsterdam è a 120 km. Giethoorn è raggiungibile solo a piedi, in bici o in barca, e una volta in centro si sente il fruscìo delle gondole lungo i canali. Schiere di case tipiche, coi tetti ricoperti di paglia, se ne stanno su isolotti privati lungo le vie acquatiche dove si specchiano a testa in giù, e qua e là, soprattutto a est e a sud del villaggio, si aprono diversi laghi. Il centro storico, scenografico e quasi irreale, basterebbe da solo a giustificare una visita, ma a Giethoorn ci sono tante altre cose da vedere. I musei sono numerosi e interessanti: il ‘t Olde Maat Uus, ad esempio, era una fattoria ottocentesca, oggi restaurata, in cui sono esposti oggetti e documenti che raccontano gli ultimi cento anni del villaggio. Il museo geologico De Oude Aarde (letteralmente “la Vecchia Terra”) espone cristalli e minerali di vario genere. Gloria Maris è un museo dedicato al mare e alle conchiglie, mentre l’Histomobili è un museo con vetture antiche, carri e biciclette.
Ogni anno, nel mese di Agosto, si svolge il Gondelvaart Festival, una pittoresca competizione tra gondole. I gondolieri, per l’occasione, agghindano le proprie gondole con code di drago, pennacchi e lanterne, per scivolare lungo i canali e illuminare ponti e giardini, regalando un’aria ancora più fiabesca al villaggio.

Da dove proviene il nome Giethoorn?

Il nome Giethoorn, in origine Geytenhorn e poi Geythorn, dato dagli abitanti del luogo, deriva da geitenhoorn, ovvero “corno di capra”, con riferimento ai numerosi corni di capra selvaggia trovati nelle torbiere della regione. I corni di capra sono presenti anche nello stemma di Giethoorn.

Da visitare, per un’esperienza da favola!

Nunzia Serino

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A proposito di Nunzia Serino

Nata a Giugliano in Campania (NA) nel 1987, ha studiato Lettere Moderne e Filologia Moderna all'Università degli Studi di Napoli Federico II. Docente di Lettere presso la Scuola Secondaria di I grado e giornalista pubblicista, ricopre il ruolo di Editor e Caporedattrice sezione Cinema e Cultura per Eroica Fenice.

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