Gachiakuta è un anime tratto dall’omonimo manga di Kei Urana e reso unico dal tocco grafico di Hideyoshi Andou, artista noto per i suoi lavori legati al mondo dei graffiti. Il suo adattamento di quest’opera, infatti, è stato pensato proprio per dare spazio a una produzione dinamica e alquanto sperimentale. La serie è strutturata in due parti consecutivi per un totale di 24 episodi, che accompagneranno gli spettatori dall’estate fino alla stagione autunnale del 2025.
Trama di Gachiakuta
Gachiakuta racconta la storia di Rudo, un giovane ragazzino che cerca di ritagliarsi un posto in un mondo profondamente segnato dalle disuguaglianze. La sua vita si svolge nei bassifondi di Sphere, una città che separa nettamente privilegi e povertà. Qui, i cosiddetti tribali vivono ai margini, guardati con disprezzo dalla società più agiata e Rudo cresce proprio lì grazie all’aiuto del padre adottivo Regto, che gli trasmette valori e insegnamenti importanti. La sua esistenza cambia drammaticamente quando viene ingiustamente accusato dell’omicidio di Regto e condannato a vivere nel Baratro, una gigantesca discarica dove finiscono gli scartati della società. Lì, però, scoprirà di avere un talento unico: ridare vita agli oggetti che tutti considerano inutili. E tra cumuli di rifiuti e creature nate dalla spazzatura, Rudo incontra Enjin, un ripulitore che lo guida alla scoperta dei cosiddetti “strumenti vitali”: oggetti che possiedono un’anima propria e permettono ai propri proprietari di affrontare i pericoli del Baratro e le ingiustizie del mondo esterno.
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L’adattamento anime
L’adattamento anime di Gachiakuta ha immediatamente catturato l’attenzione dei fan. Lo studio Bones, ben noto per produzioni come Fullmetal Alchemist: Brotherhood e My Hero Academia, ha infatti portato sullo schermo questa storia con una cura meticolosa per ogni più piccolo dettaglio. La serie è uscita su Crunchyroll il 6 luglio 2025 e già dai primi episodi è chiaro che non si tratta del solito shōnen. La trama è intensa e molto coinvolgente: una società distopica divisa tra l’élite e discendenti di criminali condannati a vivere in un’enorme discarica sotterranea chiamata il Baratro. Quella di Rudo è una storia di sopravvivenza, amicizia e rivalsa, con personaggi che crescono e si mettono continuamente alla prova.
Dal punto di vista tecnico, Gachiakuta colpisce per lo stile visivo: la direzione di Fumihiko Suganuma e la sceneggiatura di Hiroshi Seko riescono a trasmettere l’anima grintosa del manga, mentre le colonne sonore di Taku Iwasaki accompagnano ogni scena con un ritmo che aumenta la tensione nei momenti chiave. Lo sviluppo dei personaggi è sicuramente uno dei punti forti del manga: Rudo è determinato, coraggioso e possiede una moralità solida, riuscendo a catturare perfettamente l’attenzione e il cuore dello spettatore; al suo fianco, ci sono Regto, figura paterna che trasmette sicurezza e saggezza, ed Enjin, l’alleato e maestro che aggiunge tensione e fascino alla narrazione.
L’accoglienza di quest’anime fantasy è stata decisamente calorosa e i fan del manga hanno apprezzato la fedeltà dell’adattamento, mentre chi lo scopre per la prima volta resta catturato da una narrazione intensa, che affronta temi universali come l’ingiustizia e l’oppressione senza mai risultare pesante. L’anime riesce a rendere tangibili le tensioni sociali, mantenendo sempre ritmo e profondità emotiva.
Tra disuguaglianza e speranza
Gachiakuta è un anime colmo di significati e simboli, capace di far riflettere chi lo guarda senza, però, risultare pesante o didattico. La società presentata è crudele e spietata e Sphere e il Baratro mostrano proprio questi due mondi agli antipodi: la città sospesa brilla di ricchezza e privilegi, mentre il Baratro è un luogo duro, fatto di rovine e rifiuti e segnato dalla lotta quotidiana, dall’abbandono e dalla sopravvivenza. Queste due realtà a confronto mettono in luce, però, ma anche quanto la solidarietà, il coraggio e la determinazione possano fare la differenza. Inoltre, questo mondo non è solo una scenografia, ma anche una metafora attualissima per le disuguaglianze e la discriminazione, un modo per mostrare quanto la struttura della società possa condizionare vite e destini di chi ne fa parte
Rudo è anche lui il centro di tutto questo simbolismo: un giovane che grazie a coraggio e determinazione impara a muoversi in un mondo ingiusto senza, però, perdere se stesso. Nonostante all’inizio sia guidato solo dal desiderio di vendetta, con il passare del tempo comincia a capire quanto complessa sia in realtà la situazione in cui si trova: incontra persone che, come lui, hanno subito ingiustizie e ascolta le loro storie piene di dolore, ma anche di speranza. Da questi incontri Rudo capisce che nessuno è davvero inutile o invisibile, anzi, ognuno ha un proprio valore e merita rispetto. Ogni sfida che affronta nel Baratro non è solo una prova fisica, ma il passo di un percorso di crescita personale essenziale. Lo spettatore si immedesima in lui e trae insegnamenti su come affrontare le difficoltà senza mai arrendersi, ma anzi imparando a reagire agli ostacoli con creatività e determinazione. Gachiakuta è un anime che aiuta a sviluppare empatia comprendendo le dinamiche dell’esclusione e a riflettere sull’importanza della solidarietà e della giustizia. È un lavoro capace di toccare il pubblico e dimostrare che anche nelle situazioni più disperate è possibile trovare forza, speranza e umanità.
Foto immagine di copertina: Crunchyroll