Manga shojo: i migliori 7 per i fan del genere romantico

I 7 migliori manga shojo per i fan del genere romantico

I manga shojo e josei sono una parte fondamentale del patrimonio fumettistico giapponese ma purtroppo, specialmente all’estero, passano spesso in sordina a causa degli shōnen, più vistosi e accattivanti in superficie.
In realtà, i fumetti dedicati al pubblico femminile (giovane nel caso di shōjo e adulto nel caso di josei) spesso risultano delle letture molto immersive e complesse, dato la grande importanza che danno ai sentimenti dei personaggi e alla loro crescita intima.
Quindi, abbiamo pensato di stilare una lista dei 7 migliori manga shojo e josei per i fan del genere romantico per scoprirli meglio; iniziamo! 
 
Hot Road (Tsumugi Taku, 1985-1987)
Bandiera dei manga shojo degli anni ’80, Hot Road segue la vita di Kazuki Miyachi, una quattordicenne dalla complessissima personalità in forte conflitto con una madre particolarmente assente. 
La storia condivide ambientazioni (Kamakura e Enoshima, nella regione di Shōnan) e tematiche con la celebre saga di Fujisawa Tōru (Shōnan Junai Gumi, G.T.O., Bad Company e molti altri): ribellione, fuga dal nucleo familiare, desiderio di trovare il proprio posto in una società che sembra non voler dare spazio a nessuno e la cultura Bōsōzoku, sono elementi cruciali sia nelle opere di Tsumugi che in quelle di Fujisawa. 

Cardcaptor Sakura (CLAMP, 1996-2000)
Assieme a Nana e Fruits Basket, è uno dei più celebri e dei migliori manga shojo presenti nella nostra lista.
Il fumetto delle CLAMP, baluardo del sottogenere mahō shōjo (anche detto majokko) ha bisogno di poche presentazioni: la giovanissima Sakura dovrà recuperare delle carte magiche sparse per la città immaginaria di Tomoeda (situata vicino a Tokyo), grazie all’aiuto di Cerberus, guardiano del libro in cui le carte erano sigillate.
È una serie manga facile da recuperare, dato che da poco la Star Comics ha finito di rilasciare una nuova Collector’s Edition del manga, leggermente inferiore alla vecchia Perfect Edition (non tanto sul piano cartotecnico quanto su quello estetico) ma comunque godibile! 

Ouran Host Club (Hatori Bisco, 2002-2010)
Con la sua comicità, un cast di personaggi egregiamente caratterizzati e una premessa semplice ma efficace, è entrato di prepotenza nel cuore di molti, diventando un importante pezzo di infanzia della maggior parte dei 90s kids.
Hattori Bisco disegna le disavventure di Haruhi, una ragazza che è riuscita a iscriversi presso una prestigiosa scuola superiore di Tokyo grazie a una borsa di studio.
Dato che non può permettersi la costosissima uniforme dell’istituto, decide di usare i suoi abiti casual che, combinati alla sua sciatteria e ai suoi capelli corti, la fanno passare per un maschio (comunque molto attraente).
È a causa di questo e della sua sbadataggine, che la porterà a rompere un vaso di inestimabile valore, che si troverà costretta a entrare a far parte dell’Ouran Host Club, un gruppo formato dagli studenti più attraenti della scuola, assoldati per intrattenere le studentesse in cambio di soldi.

Fruits Basket (Takaya Natsuki, 1998-2006)
Siete fan dell’oroscopo cinese, dei cast corali super allargati e dei triangoli amorosi? Fruits Basket è il manga che stavate cercando! 
Toru Honda, orfana di entrambi i genitori, si ritroverà a vivere a stretto contatto con la misteriosa famiglia Sōma, braccata da un’antica maledizione che li fa trasformare in uno dei 12 (+1) animali dello zodiaco cinese, quando vengono abbracciati da una persona del sesso opposto al loro.
Nel 2019 è stato lanciato il remake animato della serie, che si è chiuso nel 2021; è un’ottima alternativa al manga! 

Orange (Takano Ichigo, 2012-2015)
Questo ibrido tra shōjo e seinen (data la pubblicazione divisa tra le riviste Bessatsu Margaret e Monthly Actiontratta lo spinoso concetto dei viaggi temporali in maniera coerente e apprezzabile: impresa ardua, visti i numerosi tentativi fallimentari e ritrovabili in altre opere che provano a fare la stessa cosa. La giovane Naho Takamiya riceve una lettera dalla se stessa del futuro, con la quale le chiederà di prendersi cura di una persona che sta per entrare nella sua vita. Il resto lo lasciamo scoprire a voi.
Questo manga NON è consigliato ai deboli di cuore. Noi abbiamo provato ad avvisarvi. Non venite a lamentarvi poi. 

Paradise Kiss (Yazawa Ai,  1999-2003 )
La regina dei manga prende di prepotenza le prime due posizioni della nostra top 7 di migliori manga shojo.
La prima che tratteremo è un’opera eccezionale che, purtroppo, è spesso messa in ombra dal manga più amato di Yazawa Ai: Nana.
Paradise Kiss (anche abbreviato a ParaKiss) è uno spin-off di Cortili del Cuore, dalla penna della stessa autrice, ambientato vent’anni dopo dalla sua conclusione.
Segue le vicende di Yukari Hayaska, una giovane studentessa in procinto di diplomarsi che vivrà un forte stravolgimento della sua routine in seguito all’incontro casuale con i membri dell’atelier ParaKiss (tutti iscritti all’istituto superiore d’arte Yaza).
Sarà, in particolare, la storia d’amore passionale ma tormentata con il leader del gruppo, Jōji, a farle mettere in discussione il suo modo di vivere, fino ad allora piatto e poco stimolante.
La pubblicazione di questo josei è iniziata un anno prima rispetto a quella di Nana, ed essendo della stessa autrice, hanno condiviso numerose vignette speciali che ritraggono i personaggi di entrambe le serie insieme, impegnati in atti di vita quotidiana.

Nana (Yazawa Ai, 2000-IN PAUSA)
Il capolavoro incompiuto di Yazawa Ai è una delle opere che più fanno penare i fan del fumetto giapponese, in testa alla lista con altri titoli in perenne pausa come Vagabond del maestro Inoue Takehiko e Bastard!! di Hagiwara Kazushi.
Nana è una storia che ha definito una generazione, un fumetto che è riuscito a far parlare di sé in tutto il mondo e una raccolta di momenti di vita talmente realistici e crudi che, a tratti, ci si dimentica di star leggendo un’opera di fantasia.
Il manga segue l’intreccio delle vite di Nana Komatsu (anche detta Hachi) e Nana Osaki, che si trasferiscono entrambe a Tokyo nello stesso momento, per due motivi diversi: la prima vuole dare una svolta alla sua vita e raggiungere il suo fidanzato, la seconda desidera sfondare nel mondo del rock con la sua band.
Anche in quest’opera, come in ParaKiss, la moda è un argomento centrale, insieme alla musica e all’amore, con le gioie e i dolori che comporta.

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Immagine di copertina: archivio personale

A proposito di Christian Landolfi

Studente al III anno di Lingue e Culture Comparate (inglese e giapponese) presso "L'Orientale" di Napoli e al I anno di magistrale in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Martucci" di Salerno. Mi nutro di cultura orientale in tutte le sue forme sin da quando ero piccino e, grazie alla mia passione per i viaggi, ho visitato numerose volte Thailandia e Giappone, oltre a una bella fetta di Europa e la totalità del Regno Unito. "Mangia, vivi, viaggia!"

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