La festa dei Gigli: 5 cose da sapere

La Festa dei Gigli: 4 cose da sapere

Cos’è la Festa dei Gigli?
La festa dei Gigli è una festa patronale dedicata a San Paolino. Si svolge ogni anno a Nola, provincia di Napoli.

Chi era San Paolino?
Facendo riferimento ad alcuni fonte storiche, è stato accertato che nel V secoli i cittadini di Nola sono stati succubi delle invasioni dei visigoti con a capo Alarico I. Nel 410 San Paolino, per permettere la liberazione dei nolani ormai resi schiavi dalle popolazioni visigote, decise di concedere tutti i suoi averi ad Alarico I. Secondo la leggenda, dopo l’atto del vescovo Paolino, i nolani lo hanno accolto con dei Gigli, e dal quell’anno –431 per l’esattezza- Nola ha confermato la sua devozione nei confronti del vescovo San Paolini, portando in processione ceri addobbati posti su otto torri piramidali di legno e dando inizio a secoli di tradizione della ‘Festa dei Gigli’.

La festa dei Gigli: quando si svolge
Il giorno in cui si svolge La festa dei Gigli è il 22 giugno. Solitamente i gigli e la barca proseguono su uno dei percorsi più tradizionali e antichi della città, seguendo il ritmo di brani non solo originali, ma anche di brani rielaborati della tradizione napoletana e internazionale. Questi brani generalmente sono eseguiti da una banda musicale che, di solito, si posiziona sulla base della struttura.
La piazza principale di Nola è Piazza Duomo, piazza importante perché nel coso della mattinata, i gigli e la barca vengono posizionati lì per procedere con la tradizionale benedizione del vescovo.
Dopo la benedizione del Vescovo si procede con il percorso dei Gigli, il quale è lo stesso ormai da secoli, e prevede una serie di prove eccellenti tale da mettere in risalto la bravura e le qualità si ogni singola paranza.

I punti più difficili del percorso sono 4:
1. La girata di caparossa dove il Giglio deve ruotare senza urtare con lo spazio circostante;
2. La girata delle carceri, dove il Giglio si trova in una spazio strettissimo e deve compiere un giro di 180°;
3. Vicoletto che bisogna superare, anch’esso abbastanza complicato dal punto di vista delle manovre, è il vico Piciocchi.

Ma i gigli da cosa sono costituiti?
Per favorire una migliore riuscita della tradizionale Festa dei Gigli, nel 1887 fu introdotto un sistema molto innovativo che ha cambiato radicalmente la struttura del Giglio.  L’elemento in questione è la cosiddetta “borda”, con questo termine si intende un’asse centrale, prima inesistente, che collega tutti gli elementi strutturali. Questa borda ha conferito non solo maggiore elasticità al Giglio, ma soprattutto una grande stabilità.

Da chi o da cosa vengono sollevati e manovrati i Gigli?
I gigli sono sollevati dai cullatori (o collatori) e un insieme di cullatori forma la così detta “paranza”. Il numero di cullatori necessario per riuscire a sollevare un Giglio è di 128.
I gigli, invece, sono manovrati tramite le varre e le varretielli, che sono altro che delle assi molto rigide e resistenti.
Quando la Festa dei Gigli termina, i gigli vengono spogliati dai rivestimenti e smontati: questa operazione è nota come O colpo ‘e core.

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Fonte immagine: Pixabay 

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