Il make-up ricopre nella società odierna un ruolo fondamentale: esso è considerato, nella sua forma più elevata, come un’espressione artistica e non solo. Il percorso di evoluzione della storia del make-up è lungo e nasce come concetto culturale con quella che è considerata tra le civiltà più antiche: gli egizi.
L’utilizzo del make-up nel mondo antico
In un primo momento della storia del make-up, nella società egizia, veniva associato prevalentemente al mondo religioso: si riteneva, infatti, che la bellezza ottenuta indossandolo potesse compiacere gli dèi e che potesse inoltre offrire protezione dal male. I trucchi venivano dunque preparati dai sacerdoti utilizzando dei miscugli di polvere minerale (ad esempio come la polvere di malachite) e fuliggine.
Anche Cleopatra stessa può fungere da esempio per l’utilizzo del make-up: ella usufruiva proprio della polvere di malachite, pietra dalla colorazione verde, oppure del Khol (o Kajal) per colorare o scurire la palpebra e conferire all’occhio una forma allungata.
Nel mondo greco, invece, il make-up ha un’accezione totalmente riferita alla sfera della bellezza e della cura dell’aspetto esteriore; a tal proposito vi erano tantissimi tipi di trucchi usati per avvicinarsi il più possibile ai canoni estetici del tempo.
Per conferire un aspetto niveo al viso di solito si impiegava lo psimuthion (ovvero la biacca), questa sostanza costituita da piombo è molto nociva, un utilizzo eccessivo ne causa la morte, ma era un’ottima protezione dai raggi solari. Mentre per aggiungere un delicato tocco di colore alle guance che si otteneva con more o fichi, i cui estratti venivano mischiati a sostanze grasse. Spesso anche le labbra venivano colorate e la tinta ricavata dalla radice dell’anchusa tinctoria era il miltos. I colori che più venivano considerati popolari erano non solo il rosso mattone, ma anche alcune sfumature di viola.
Dal Medioevo all’epoca vittoriana
La storia del make-up subisce una forte limitazione, anche se non totale, durante il Medioevo. Dalla Chiesa Cattolica, infatti, i rituali di cura del corpo venivano considerati come futili, se non maligni, e quindi l’utilizzo del make-up venne limitato soltanto alle occasioni particolari.
Le donne aristocratiche del Medioevo prediligevano una carnagione chiara poiché essa era simbolo di nobiltà, questo aspetto andava in netto contrasto con la pelle più scura delle persone che lavoravano nei campi e che appartenevano ad una classe sociale umile. Il canone di bellezza del tempo prevedeva che le donne avessero, oltre alla pelle candida, i capelli biondi e la fronte alta; per il colorito lieve delle guance si produceva del trucco con lo zafferano, mentre per le labbra venivano impiegate le radici di noci.
Con il periodo rinascimentale, il make-up ritornò sulla scena e questa volta più apprezzato che mai: esso veniva applicato a donne e uomini e lo si può descrivere come esagerato; basti pensare che anche le vene del corpo venivano evidenziate con dei lapislazzuli. Contrariamente avvenne successivamente nell’epoca vittoriana: qui l’eccesso non era affatto contemplato e le donne di corte ne facevano un uso limitato. Infatti, indossare dei trucchi molto pesanti, di solito, era una pratica associata alle prostitute o alle attrici.
Il make-up nel mondo contemporaneo
Nel XX secolo la storia del make-up viene rivoluzionata del tutto: cominciando a preferire un colorito più naturale e ricco di vitalità, si abbandona l’uso della biacca; vengono poi introdotti dei cosmetici nuovi come i fondotinta colorati.
Il Novecento ha conosciuto una prima esplosione di colore e vitalità nella prima metà del secolo, acquisendo dei significati sociali molto forti, successivamente, negli ultimi decenni fino agli anni ‘90 si ripristina il concetto di minimalismo anche nel mondo dei cosmetici accompagnando i nuovi standard estetici.
Oggi la cosmetica cerca di stare al passo ai bisogni della società e di andare incontro alle esigenze non solo di donne e uomini, ma anche e soprattutto dell’ambiente. Sono sempre più diffusi, infatti, dei prodotti make-up composti da elementi naturali che limitano il danneggiamento della natura: ne è un esempio il trucco minerale.
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