A Milano nasce FeST Il festival delle serie tv

A Milano nasce FeST Il festival delle serie tv

Milano, avanguardistica capitale dell’innovazione, ha di recente ospitato il festival delle serie tv, il FeSt, che dall’11 al 14 ottobre ha attirato l’attenzione dei giovani di tutta Italia. Il Santeria Social Club è stata la location che ha fatto da palcoscenico a panel, anteprime, spettacoli e addirittura dj set: con il suo bistrot e le sue sale accoglienti, sembra, infatti, che sia stato progettato proprio per contenere un’esplosione di cultura popolare e svago. “Per la prima volta sotto lo stesso tetto, i prodotti televisivi seriali più amati, indipendentemente dall’emittente o piattaforma impegnata a trasmetterle, troveranno una speciale collocazione per regalare ai milioni di appassionati un’esperienza immersiva e coinvolgente” si legge sui profili social del FeST, e difficilmente troveremmo parole più adatte, perché il festival delle serie tv è esattamente questo: comunicazione, passione, intrattenimento.

Direttori artistici e ideatori del progetto sono, non a caso, esperti del settore come Marina Pierri e Giorgio Viario: l’una articolista presso il Corriere della Sera nell’ambito serie tv e personaggi annessi, l’altro direttore artistico del Cine&Comic Fest di Genova e del mensile Best Movie.

Ma scopriamo insieme gli eventi salienti di questi giorni, così da poter dire di averli vissuti almeno da lontano e da poterci fare un’idea di quello che ci aspetterà (se il riuscito festival delle serie tv verrà riproposto) l’anno prossimo.

Il FeST dalle mille voci

L’evento si è svolto nella prima metà di ottobre, ma l’avvicinamento al pubblico e il dialogo con gli appassionati è iniziato molto prima: c’è stata il 7 giugno la prima tappa del Road to FeST, il progetto che ha anticipato e accompagnato il pubblico alle quattro giornate autunnali del FeST. Primi ospiti sono stati Maccio Capatonda e Luigi Di Capua che hanno presentato THE GENERI, di cui Capatonda è attore e regista, seguiti da Alessandro D’Ambrosi, Giorgio Mastrota, Federica Cacciola e gli Actual per l’incontro dedicato alla nuova serie Sky Romolo + Giuly.

Ma veniamo alla prima edizione del FeST. Parallelamente al ricco programma di incontri e spettacoli correva l’area free (così nominata perché, appunto, ad ingresso gratuito, a differenza delle giornate del FeST alle quali si poteva partecipare previo acquisto di un biglietto, o giornaliero dal valore di 10 euro o dal costo di 20 euro valido per tutto il weekend, o ancora direttamente mediante abbonamento di 30 euro). Padrone di casa dell’area free è stato il sagace Marco Villa, conosciuto soprattutto per essere la simpatica spalla di Alessandro Cattelan del suo show EPCC. A proposito dello spazio da lui condotto, nelle Instagram stories del profilo del FeST, Villa dice “È un area di libero accesso per chi vorrà stare qui, bersi una birra e intanto ascoltare qualcosa di interessante”. Non stupisce, infatti, che in questo caso l’aspetto social abbia avuto il suo peso: consentendo di raggiungere un pubblico ben più vasto (basti pensare che dal 12 ottobre è stato possibile seguire gli eventi dell’area free in diretta facebook), i social network hanno tanto contribuito alla diffusione degli eventi ed ospiti del FeST, oltre ad aver facilitato l’interazione con gli appassionati (tante sono state le Instagram stories, infatti, che il seguitissimo profilo di Netflix Italia ha dedicato alle serie tv e ai personaggi di sua produzione presenti al FeST).

Ma entriamo nel vivo. In primis, interessanti sono stati i panel (e cioè le conferenze caratterizzate da un importante dialogo con gli spettatori presenti): il primo dell’area free, ad esempio, dal tema “Girls Just Wanna Binge-Watch”, binge watching altresì detto fare maratone di serie tv senza sosta e senza controllo, e (siate onesti) a chi non è capitato? O ancora il primo dell’area FeST “Scrivere e interpretare le donne: Gomorra – La Serie e Il Miracolo” con Elena Lietti, Ivana Lotito e Cristina Donadio, o “Twin Peaks: come David Lynch ha ucciso la retromania” con Chiara Grizzaffi e Simone Stefanini. Non sono, ovviamente, mancate le proiezioni e le anteprime: dall’incontro con Ester Expòsito e Jaime Lorente (già visto nel ruolo di Denver ne La Casa di carta) per la nuova serie Netflix Elite alla proiezioni in anteprima assoluta del primo episodio de The Romanoffs (distribuita da Amazon Video), fino all’incontro con Bradley James e Aurora Ruffino, che vedremo prossimamente nella seconda stagione de I Medici. Anche i più festaioli tra i tv series-addicted sono stati accontentati: il Santeria ha ospitato anche il dj set A Night at San Junipero (i fans di Black Mirror capiranno) o quello di Myss Keta, la provocatoria artista che “guarda le serie tv”, come recita il titolo dato all’incontro.

Cos’altro aggiungere? Gli ospiti d’eccezione e i brillanti incontri sulle più disparate tematiche parlano da sé. Non ci resta che sperare di replicare l’anno prossimo!

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A proposito di Ilaria Iovinella

Premessa: mai stata di poche parole, eterna nemica dell'odioso "descriviti in tre aggettivi". Dovessi sintetizzarmi, direi che l'ossimoro è una figura retorica che mi veste bene. Studio giurisprudenza alla Federico II, ma no, da grande non voglio fare l'avvocato. Innamorata persa dell'arte e della letteratura, dei dettagli e delle sfumature, con una problematica ossessione per le storie da raccontare. Ho tanto (e quasi sempre) da dire, mi piace mettere a disposizione di chi non ha voce le mie parole. Insomma, mi chiamo Ilaria e sono un'aspirante giornalista, attualmente impacciata sognatrice con i capelli corti.

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