Cinema del futuro: evoluzione della settima arte

Cinema del futuro: evoluzione della settima arte

Il cinema del futuro: la settima arte non sarà più solo visiva, acquisirà la coscienza e la fluidità umana vertendo sul concetto di storyliving, un concetto con potenzialità infinite, in cui l’unico limite sarà la propria immaginazione.

Il cinema del futuro permetterà di personalizzare l’esperienza visiva trasportando gli spettatori nei ruoli di creatori, registi, protagonisti e permettendogli di creare la storia in tempo reale, in base ai gusti personali. Gli spettatori guarderanno i film a 360 gradi, saranno i personaggi principali che prenderanno parte all’azione influendo sugli eventi narrati nel film. L’ambizione non è poca. In un momento nel quale la concorrenza delle piattaforme streaming rischia di marginalizzare il cinema, favorendo la comodità del salotto, qui le sale vogliono cambiare la maniera in cui le persone concepiscono il cinema a partire dall’architettura degli spazi. Niente può battere l’esperienza di vedere un film al cinema, sedersi al buio con un grande schermo e un sistema audio di alta qualità risulta più immersivo: l’esperienza di condividere il film con una sala piena di persone che provano le tue stesse emozioni coinvolge di più gli spettatori.

I cinema che sono nati a partire dagli anni ’90 hanno ricalcato la funzionalità degli spazi e le architetture dei centri commerciali, non-luoghi molto simili tra di loro in cui spendere del denaro. Le sale cinematografiche sono anche una parte della nostra storia come singoli individui ed è per questo che i cinema premium vogliono creare, a partire dall’accoglienza e dal piacere di muoversi, un luogo esteticamente stimolante, dei veri cinema del futuro.

Dopo settimane di attese e anticipazioni, è disponibile il trailer di HELP, il primo film ad essere girato con la tecnica immersiva, ovvero quella particolare metodologia di ripresa che ha come scopo quello di far sentire lo spettatore al centro della pellicola. Il film andrebbe visto dal browser di Chrome per goderne appieno lo spettacolo, che promette di essere all’altezza del grande schermo. Il cinema del futuro sarà verticale, una proposta di Oma: il brand immagina sale sviluppate appunto in verticale. Dividendo la stanza in piccoli arene circolari private, l’ipotesi è quella di una maggiore vicinanza allo schermo, senza nessun accesso laterale alla sala che distragga o interrompa la visione.

Un’altra innovazione possibile da apportare alla struttura architettonica dei cinema è la realizzazione di una sala composta tutta di balconate riprendendo la tradizionale disposizione teatrale. A prescindere dalla dimensione della sala, disporre le poltrone in altezza permette di risolvere più interrogativi allo stesso tempo, incluse le preoccupazioni sulla vicinanza dello spettatore. Non si tratta di un virtuosismo architettonico, ma di implementare l’esperienza d’immersione nella storia senza alcuna distorsione del suono e dell’immagine.

Dal 22 giugno al 7 settembre, il Museo Nazionale del Cinema di Torino ospita sulla rampa elicoidale un percorso che racconta la storia della settima arte in versione inedita, la quale prova ad immaginare il cinema del futuro grazie ad una versione inedita e grazie anche a 24 frasi di registi che ne testimoniano i grandi cambiamenti tecnologici: l’avvento del sonoro, il colore, la televisione e l’home-video, il passaggio dalla pellicola al digitale e lo streaming.

Un viaggio che si conclude con una riflessione sull’intelligenza artificiale.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di de Matteo Micaela

Vedi tutti gli articoli di de Matteo Micaela

Commenta