Il concetto di wilderness: natura incontaminata e non toccata dalla mano dell’uomo, tema fondamentale nella letteratura americana.
Intendiamo il concetto di wilderness come la natura al suo stato originario, non contaminata dalla mano dell’uomo. Partendo da questa definizione, possiamo affermare che il concetto di wilderness sia una delle più importanti della letteratura americana, presente in una grande varietà di opere di scrittori molto importanti e popolari.
Ma come mai il concetto di wilderness è così fondamentale?
Oggigiorno si parla molto di consapevolezza circa l’impatto umano sulla natura e di tutti i problemi che ne derivano, quali il consumo di risorse, il riscaldamento globale o il disboscamento. Al giorno d’oggi è praticamente impossibile trovare delle aree naturali che non abbiano subito l’impatto umano, ma se andiamo indietro nel tempo di qualche secolo è semplice renderci conto di come il concetto di wilderness non fosse così utopico come ci risulta oggi.
In modo particolare lo era nell’America dei nativi, la quale, da un punto di vista occidentale, risultava più primitiva e, di conseguenza, più in contatto con la natura di quanto la sensibilità del colonizzatori riuscisse a concepire. Il problema con questa visione è che il concetto di wilderness, quella natura incontaminata tanto speciale e nuova agli occhi degli stranieri, venga concepita come un oggetto da conquistare e in cui far estendere la civiltà.
Nella letteratura americana troviamo spesso il concetto di una continua espansione verso ovest, effettuata in tutti i casi da personaggi bianchi che, nel tentativo di allontanarsi dalla civiltà, si spingono sempre più a fondo nella natura, contaminandola e stravolgendola attraverso l’insediamento dell’uomo. Esemplificativo, in tal senso, è di sicuro il personaggio di Natty Bumppo, uno dei protagonisti de I racconti di Calza di Cuoio, serie di romanzi dello scrittore americano James Fenimore Cooper. Viene detto che Natty, seppur nato da genitori bianchi, sia stato cresciuto dagli indiani del Delaware, di conseguenza viene visto quasi come uno di loro. Le varie vicende narrate in tutti i volumi de I racconti di Calza di Cuoio si basano sempre sul tema della guerra mossa ai danni degli indiani al fine di conquistare i loro territori.
Ma il concetto di wilderness viene trattato in molteplici modi diversi dagli autori americani. Spesso l’idea di una natura incontaminata viene idealizzata e si accompagna al desiderio, da parte di certi scrittori, di un contatto più diretto e stretto con essa. È il caso degli autori Ralph Waldo Emerson e di David Henry Thoreau.
La concezione della natura di Emerson viene espresso nel suo saggio Nature, in cui l’autore propone una visione quasi romantica della natura, identificata come un’entità fluida, dotata di uno spirito vivo e di proprie leggi che l’uomo può arrivare a comprendere solo da un contatto diretto e profondo con essa. Thoreau, similmente ad Emerson, definisce il concetto di wilderness come un bene inattaccabile, dispensatrice di tutto il necessario che occorre all’uomo per vivere. Nella sua opera più famosa, Walden ovvero vita nei boschi, è il resoconto delle avventure dell’autore che visse per due anni interi in una tenda in mezzo ai boschi, per realizzare un’immersione totale e completa in natura in modo da realizzare una conciliazione vera e propria tra la natura e l’artista, impossibile da realizzare in una società che andava industrializzandosi, dunque sempre più attaccata ai beni materiali.
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