La settima arte si trova a un punto di svolta. L’esperienza cinematografica non sarà più solo visiva, ma potrebbe acquisire una coscienza e una fluidità quasi umane, evolvendo verso il concetto di storyliving. In questo nuovo paradigma, lo spettatore abbandona il ruolo passivo per diventare co-creatore della narrazione, in un’esperienza con potenzialità infinite dove l’unico limite è l’immaginazione. L’ambizione è chiara: in un’epoca in cui lo streaming minaccia di marginalizzare il cinema tradizionale, le sale devono reinventarsi per offrire qualcosa che il salotto di casa non potrà mai replicare.
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Verso lo storyliving: lo spettatore diventa protagonista
Il cinema del futuro permetterà di personalizzare l’esperienza visiva, trasportando gli spettatori nei ruoli di creatori e protagonisti. L’obiettivo è permettere loro di modellare la storia in tempo reale in base ai propri gusti e alle proprie decisioni. Si potrà guardare un film a 360 gradi, prendendo parte all’azione e influenzando direttamente gli eventi narrati. Progetti come il corto HELP, girato con tecniche immersive, sono stati i precursori di questa tendenza, dimostrando il potenziale di far sentire lo spettatore al centro della pellicola.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale generativa
La vera rivoluzione che abiliterà lo storyliving su larga scala è l’intelligenza artificiale. L’IA non è più solo uno strumento di post-produzione, ma un vero e proprio motore creativo. Tecnologie di IA generativa, come i modelli text-to-video simili a Sora di OpenAI, sono in grado di creare scene fotorealistiche da semplici descrizioni testuali. In futuro, un film potrebbe non avere un’unica versione, ma essere generato dinamicamente per ogni singolo spettatore. L’IA potrebbe modificare dialoghi, inquadrature o interi bivi narrativi in base alle reazioni emotive dello spettatore, catturate da sensori biometrici. Questo apre scenari in cui ogni visione è un’esperienza unica e irripetibile, un dialogo diretto tra l’opera e chi la fruisce. Come discusso in numerosi studi, ad esempio quelli riportati dal World Economic Forum, l’impatto dell’IA sull’economia creativa sarà profondo e trasformerà radicalmente la produzione di contenuti.
Confronto: cinema tradizionale vs cinema del futuro
Per comprendere la portata del cambiamento, è utile confrontare i due modelli di esperienza cinematografica.
| Aspetto | Cinema del futuro (storyliving) |
|---|---|
| Ruolo dello spettatore | Partecipante attivo, co-autore, protagonista |
| Narrativa | Fluida, personalizzata, non lineare, generata in tempo reale dall’ia |
| Tecnologia chiave | Intelligenza artificiale generativa, vr/ar, sensori biometrici |
| Esperienza | Unica, immersiva e irripetibile ad ogni visione |
L’architettura delle sale si adatta all’immersività
Per supportare queste nuove esperienze, anche l’architettura delle sale cinematografiche è destinata a cambiare. Si supererà il modello del “non-luogo” simile ai centri commerciali per creare spazi esteticamente stimolanti. Una proposta innovativa è quella del cinema verticale di Oma/AMO, che immagina sale sviluppate in altezza, con piccole arene circolari private per garantire una maggiore vicinanza allo schermo. Un’altra idea è la realizzazione di sale composte da balconate, riprendendo la disposizione teatrale tradizionale. Queste non sono semplici finezze architettoniche, ma soluzioni funzionali per migliorare l’immersione, eliminando distorsioni sonore e visive e mettendo lo spettatore al centro di un’esperienza totale.
Il percorso verso questo futuro è già iniziato. Mostre come quella ospitata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino testimoniano i grandi cambiamenti tecnologici della settima arte, dal sonoro al digitale, fino ad arrivare proprio a una riflessione sull’intelligenza artificiale, la prossima, grande frontiera della narrazione.
Articolo aggiornato il: 19/09/2025

