Dalla letteratura al cinema: 10 film tratti da grandi romanzi

Dalla letteratura al cinema

Il rapporto tra cinema e letteratura è un rapporto molto evidente. Ci sono numerosi esempi di film famosi tratti da libri altrettanto straordinari. E anche se è opinione diffusa che il film non è mai all’altezza del libro da cui è tratto, questo non sempre è vero, anzi, ci sono straordinari adattamenti cinematografici che non solo reggono il paragone, ma hanno fatto addirittura la storia del cinema. E quindi, il passaggio dalla letteratura al cinema, per gli amanti di entrambe queste forme interpretative, può addirittura portare a piacevoli scoperte.
Quali sono i film più belli tratti da grandi romanzi? Scopriamone 10.

Dalla letteratura al cinema: Il buio oltre la siepe

Il film di Robert Mulligan del 1962 è tratto dall’omonimo romanzo (titolo originale To kill a Mockingbird) di Harper Lee del 1960. Atticus Finch – il personaggio protagonista interpretato da Gregory Peck – è un avvocato coraggioso e idealista che, nel profondo sud degli Stati Uniti degli anni 30, oscurati dall’odio razziale e dal conservatorismo, difende un nero accusato ingiustamente di violenza da un contadino: il tribunale razzista lo condanna ugualmente e lui cerca di fuggire, finendo ucciso.
Se il romanzo vinse il premio Pulitzer nel 1961, il film ottenne otto nomination ai premi Oscar e ne vinse tre, tra cui quello come miglior attore protagonista a Gregory Peck

Dalla letteratura al cinema: Il gattopardo

Il film girato da Luchino Visconti nel 1963, tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, pubblicato nel 1958 dopo una tormentatissima storia editoriale dovuta al rifiuto di diversi editori prima di trovare la pubblicazione finalmente presso Feltrinelli, e vincitore del premio Strega l’anno successivo, è senza dubbio uno dei capolavori della cinematografia italiana. Nel maggio 1860, dopo lo sbarco a Marsala di Garibaldi in Sicilia, Don Fabrizio (interpretato da Burt Lancaster) assiste con malinconia alla fine dell’aristocrazia e all’ascesa della nuova classe sociale di amministratori e latifondisti che approfittano della nuova situazione politica. Il film si aggiudicò la Palma d’oro a Cannes e 3 Nastri d’argento.

Dalla letteratura al cinema: Il giardino dei Finzi Contini

Altro capolavoro che segna un passaggio dalla letteratura al cinema, è Il giardino dei Finzi-Contini, diretto da Vittorio De Sica nel 1970 e adattamento del romanzo di Giorgio Bassani del 1962. Una ricca e altolocata famiglia ebrea di Ferrara viene esclusa, a causa delle leggi razziali, dal circolo di tennis e più in generale dalla vita sociale della città. Con il passare del tempo le leggi si inaspriranno: alcuni uomini partiranno verso il fronte, alcuni verranno catturati dai nazifascisti e qualcuno riuscirà a fuggire.
Bassani, dopo aver collaborato alla sceneggiatura e ai dialoghi, si dissociò dal film (pare che non condividesse alcune modifiche alla trama originale), ma la pellicola ebbe un successo straordinario e, tra i molti riconoscimenti, vinse anche l’Orso d’oro a Berlino nel 1971 e il premio Oscar come miglior film straniero nel 1972.

Dalla letteratura al cinema: Apocalypse now

Il film girato da Francis Ford Coppola forse è il più interessante esempio del passaggio dalla letteratura al cinema. Tratto da Cuore di tenebra (1899) di Joseph Conrad, oltre ad essere uno tra i migliori film sulla guerra del Vietnam, pur mantenendo l’ossatura fondamentale del romanzo sposta la vicenda dal Congo coloniale al Vietnam durante la guerra con gli Stati Uniti. Durante la Guerra del Vietnam, il capitano Willard riceve un incarico: dovrà arrivare in Cambogia e uccidere Kurtz (interpretato da Marlon Brando), generale americano impazzito che ha creato un esercito deviato che lo venera come una divinità pagana.
Il film vinse la Palma d’oro a Cannes e due premi Oscar, uno alla fotografia e l’altro al sonoro.

Dalla letteratura al cinema: Shining

Un insolito capolavoro, appartenendo a un genere cinematografico spesso considerato di serie B e cioè l’horror, è senza dubbio Shining di Stanley Kubrik, uscito nel 1980 come adattamento del romanzo del 1977 di Stephen King, che ne prese le distanze. Straordinaria e indimenticabile l’interpretazione di Jack Nicholson nel ruolo di Jack Torrance, insegnante disoccupato, scrittore fallito con problemi di alcolismo che, in cerca di solitudine e tranquillità per creare un nuovo romanzo, si trasferisce in un hotel nel Colorado per lavorare come guardiano alla chiusura della stagione turistica. Jack in crisi creativa, diverrà irascibile. Shining è probabilmente il miglior film horror della storia del cinema.

Dalla letteratura al cinema: Piccole Donne

Il romanzo, capolavoro di Louisa May Alcoot che ha fatto sognare l’America – e non solo – è stato fonte di ispirazione per molti artisti. L’ultimo adattamento cinematografico è del 2019, e vanta nel suo cast rosa nomi come quello di Emma Watson (nel ruolo di Meg) e Meryl Streep (nel ruolo di zia March). Uno degli adattamenti cinematografici precedenti aveva riscosso grande successo: usciva nel 1949, negli anni di ripresa dalla guerra e di una rivincita sociale anche al femminile. Nel 1950 vinse l’Oscar per la miglior scenografia.

Dalla letteratura al cinema: Dracula

Dracula risulta essere, ad oggi, una delle grandi opere della letteratura a esser state più presenti sugli schermi dei cinema da quando è stato scritto nel 1897 da Bram Stoker. Inoltre, la figura del conte della Transilvania ha ispirato un filone fantasy e horror tutto particolare, che ruota intorno alla figura del vampiro assetato di sangue. Inutile dire che i registi e gli sceneggiatori che hanno pensato di portare Dracula al cinema sono stati numerosissimi. Naturalmente la versione più conosciuta è quella di Francis Ford Coppola, che intitolava il suo film Dracula di Bram Stoker senza aggiungere troppi giri di parole, e attenendosi molto più di tanti altri al romanzo dello scrittore irlandese.

Dalla letteratura al cinema: Arancia Meccanica

Talmente è noto il film di Kubrik che non tutti ricordano che è in realtà tratto dal romanzo omonimo di Anthony Burgess. È uno di quei casi in cui il passaggio dalla letteratura al cinema rende il film forse anche più celebre del libro: ma d’altronde, con una firma come quella del genio di Kubrik, era abbastanza inevitabile. Quella rappresentata in Arancia meccanica è una società votata a un’esasperata violenza, soprattutto nei giovani, e a un condizionamento costante del pensiero. L’opera di Kubrik, che ebbe quattro candidature agli Oscar e venne presentato alla mostra di Venezia, è considerata uno dei più grandi capolavori del cinema.

Dalla letteratura al cinema: Il nome della rosa

Nonostante non possa competere con la ricchezza della romanzo di Umberto Eco, vincitore del premio Strega nel 1981 e tradotto e amato in tutto il mondo, la trasposizione cinematografica de Il nome della rosa, diretta nel 1986 da Jean-Jacques Annaud, è senza dubbio un meraviglioso adattamento, soprattutto grazie all’interpretazione di Sean Connery nei panni del protagonista Guglielmo da Baskerville (vincitore del Nastro d’Argento come miglior attore straniero), di Frank Murray Abraham in quelli del suo antagonista, Bernardo Gui e di Christian Slater nei panni del frate francescano Adso da Melk. Il film vinse 3 Nastro d’Argento e 5 David di Donatello.

Dalla letteratura al cinema: Il Signore degli anelli

In molti hanno letto Tolkien solo in seguito all’uscita dei film tratti dalle sue saghe più celebri, come la trilogia diretta dal regista neozelandese Peter Jackson. Il Signore degli anelli di Tolkien narra le avventure degli hobbit, piccoli esseri alle prese con un prezioso anello che devono trovare per poi distruggerlo, perché ha influenze molto negative su coloro che lo posseggono. Si tratta di un romanzo epico amato da intere generazioni, iconico esempio del passaggio dalla letteratura al cinema. La trilogia, diretta da Peter Jackson, è una realizzazione eccellente della trasposizione su pellicola di un libro e nella sua versione più estesa si può dire che le differenze con il libro non cambino di molto la percezione dello spettatore nel suo complesso.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Costantino Gisella

Sono nata a Napoli nel 1977 e sono cresciuta con la musica di Pino Daniele, i film di Massimo Troisi e il Napoli di Maradona. Ma non sono mai stata ferma e infatti metà del mio cuore e’ nel Regno Unito dove ho vissuto per svariati anni. Dopo l’esperienza all’estero, ho deciso di iscrivermi all’ Università di Napoli “L’Orientale” (sono laureanda in Lingue e Culture dell’Europa e delle Americhe) per specializzarmi in quella che è la mia passione più grande: la letteratura anglo-americana. Colleziono dischi in vinile, amo viaggiare e non rientro mai da un posto senza aver assaggiato la cucina locale perché credo che sia il modo migliore per entrare realmente in contatto con culture diverse dalla mia.

Vedi tutti gli articoli di Costantino Gisella

One Comment on “Dalla letteratura al cinema: 10 film tratti da grandi romanzi”

Commenta