Quali sono i migliori film sugli zombie che un appassionato non dovrebbe assolutamente perdersi?
Il termine zombie è nato nella Repubblica di Haiti ed è legato ad una tradizione folkloristica del luogo connessa alla pratica vudù. Soltanto in seguito, tramite una reinterpretazione occidentale, è divenuto di uso comune per indicare un individuo anche chiamato morto vivente.
Nacquero moltissime opere letterarie, per poi spostarsi anche in ambito cinematografico, riguardanti queste creature.
Il capostipite del genere è sicuramente George Andrew Romero, regista del film La notte dei morti viventi che passò alla storia e diede il via ad un filone di opere che ancora oggi non si è fermato.
Nacquero così diverse opere molto famose come la serie tv The Walking Dead, tratta dal pluripremiato fumetto creato da Robert Kirkman, che rese famoso e mainstream il genere del survival horror a tema zombie.
E, sulla scia lanciata da George A. Romero, oggi andremo a vedere alcuni film, più o meno conosciuti, sugli zombie che sicuramente un appassionato del genere non dovrebbe assolutamente perdersi.
I 5 film sugli zombie da non perdere
1. World War Z
Partiamo da un classico. Film uscito nelle sale nel 2013 e diretto da Marc Forster. Tratto dall’omonimo romanzo scritto da Max Brooks, il protagonista Gerry Lane, interpretato da Brad Pitt, si trova imbottigliato nel traffico di Philadelphia in macchina insieme alla moglie e le sue figlie quando all’improvviso l’intera città viene sopraffatta e distrutta da un’ondata di zombie.
Riuscirà il nostro protagonista a salvare la sua famiglia? Si riuscirà a trovare una cura?
L’elemento che sicuramente differenzia questo film dagli altri presenti in lista è sicuramente l’epicità delle varie scene d’azione in quanto, grazie ad un budget di produzione sensibilmente più alto (oltre 200 milioni di dollari), si è potuti ricorrere ad un utilizzo davvero impressionante della CGI per creare azioni su scala decisamente più grande, in cui si riesce sicuramente a carpire la scala della pandemia, come l’intero mondo sia stato affetto da questa infezione. Il film è acquistabile su Youtube, Prime Video ed Apple TV.
2. Io sono Leggenda
Un altro film classico del genere zombie risalente al 2007. Tratto dall’omonimo romanzo di Richard Matheson e diretto da Francis Lawrence, il protagonista Robert Neville, interpretato dal bravissimo Will Smith, abita a New York, un città completamente distrutta a causa di un virus, che era stato originariamente creato in laboratorio per curare il cancro, che ha completamente spazzato via l’intera umanità, lasciando Neville come ultimo umano sopravvissuto in città.
Protagonista che, scoprendo di essere immune al virus, cerca lui stesso di creare un cura facendo vari esperimenti su topi all’interno delle mura di casa sua.
Il film prende una piega estremamente intimista, in cui possiamo notare anche il crollo psichico che Neville subirà man mano nel tempo, non tanto a causa dei mutanti che imperversano tra le strade di New York, quanto per la solitudine che comincerà a corroderlo molto lentamente.
Film di successo enorme che riuscì, a fronte dei 150 milioni di dollari usati come budget, a guadagnare quasi 600 milioni di dollari al botteghino, anche e soprattutto grazie alla fantastica prova attoriale offertaci da Will Smith che gli valse la candidatura a diversi riconoscimenti personali.
Importante precisare inoltre che del film sono presenti ben due finali: quello canonico, scelto poi nelle fasi finali di post-produzione, ed uno alternativo.
Secondo alcune voci era proprio quest’ultimo quello destinato ad essere la vera conclusione ma, per un cambio di idea repentino, si decise di optare per un altro.
Questo finale alternativo è reperibile anche su Youtube (in lingua inglese) e presenta una conclusione della trama estremamente differente da quello canonico, con scene addirittura presenti nel trailer ma assenti poi nel prodotto finale distribuito nelle sale.
3. Train to Busan
Non poteva non mancare il filone sudcoreano quando si parla di film sugli zombie. Nel corso degli anni, il cinema di produzione sudcoreana si è dimostrato un capostipite per le opere di natura apocalittica, e questo film ha battezzato definitivamente il paese asiatico come vera e propria potenza nel settore.
Film diretto da Yeon Sang-ho, vede la quasi totalità della sua ambientazione all’interno di un treno che parte dalla capitale Seoul per arrivare a Busan.
Il protagonista, interpretato dalla star sudcoreana Gong Yoo, è un maniaco del lavoro e padre divorziato della figlia Su-an, la quale vuole trascorrere il suo compleanno con sua madre che vive a Busan.
Ovviamente in questo loro viaggio per dirigersi nella suddetta città verranno coinvolti in una spietata pandemia e dovranno perciò cercare di sopravvivere per raggiungere l’accampamento militare più vicino per trarsi in salvo.
Film che, nonostante il budget estremamente ridotto (poco più di 8 milioni di dollari), trae la forza dalla semplicità di determinate scene: non vedremo mai scene epiche su larga scala come in World War Z o Io sono Leggenda, ma presenta una natura estremamente intimista nel raccontare la storia di questo padre che cerca, con tutte le sue forze, di mettere in salvo sua figlia.
Il film presenta anche un sequel standalone, Train to Busan: Peninsula, prodotto nel 2020 che però non ha assolutamente rispettato le aspettative risultando molto deludente per gran parte dei fan.
4. La notte ha divorato il mondo
Ed eccoci qui con questo bonus che non può non essere consigliato. Film di matrice francese del 2018, diretto da Dominique Rocher, parla del nostro protagonista che, dopo essersi risvegliato in una casa dove il giorno prima si era tenuta una festa, trova le strade di Parigi completamente distrutte e piene di zombie. È l’unico ad essere scampato al virus o ci sono altri sopravvissuti?
Questo film non ha niente a che vedere con i precedenti: a fronte di un budget assolutamente ridicolo, ci troviamo di fronte ad una pellicola caratterizzata dalla quasi totale assenza di scene d’azione e con l’intera vicenda che si svolgerà quasi esclusivamente all’interno delle mura di un appartamento.
Infatti l’elemento che più colpisce di questo prodotto è la crudezza e la realtà di come viene raccontato il tutto: le azioni, le paure e angosce del protagonista sono esattamente quelle che noi stessi svolgeremmo e sentiremmo nel caso in cui venissimo coinvolti in un’apocalisse del genere.
Non andremmo di certo, come negli altri film, armati di mazza da baseball o pistola ad uccidere tutti le creature che incontriamo sul nostro cammino: semplicemente ci chiuderemmo tra le mura di casa nostra per cercare di sopravvivere il più a lungo possibile con le scorte di acqua e cibo rimanenti.
Infatti, ad un certo punto, il protagonista del film non sono quasi più gli zombie, ma la parabola ascendente di squilibrio mentale che il protagonista subirà nel corso della pellicola.
Fonte immagine: Wikipedia