Biancaneve e i sette nani è il primo lungometraggio prodotto dalla Walt Disney Productions e il primo titolo considerato un “classico Disney”. La produzione del film iniziò nel 1934, fu proiettato in anteprima nel 1937 e distribuito globalmente a partire dal 1938. Prima di quest’opera, lo studio si era concentrato principalmente sui cortometraggi di Topolino, ma Walt Disney era determinato a realizzare il primo lungometraggio d’animazione a colori della storia del cinema.
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La “follia di Disney”: una scommessa vinta
Walt Disney scelse la fiaba dei fratelli Grimm dopo aver visto un suo adattamento muto del 1916 con l’attrice Marguerite Clark. Dare vita al progetto non fu semplice. L’industria cinematografica e perfino i suoi soci nutrivano forti dubbi, tanto da soprannominare l’impresa la “Follia di Disney“. La difficoltà principale fu finanziaria: il budget iniziale di 250.000 dollari lievitò fino a quasi 1,5 milioni, una cifra esorbitante per l’epoca, che costrinse Walt Disney a ipotecare la propria casa. Contro ogni previsione, il film fu un trionfo. Come riportato da fonti storiche come l’enciclopedia Britannica, incassò oltre 8 milioni di dollari alla sua prima uscita, diventando il film sonoro con il maggior incasso di sempre fino a quel momento e vincendo un Oscar onorario.
La fiaba dei fratelli Grimm: le versioni originali
La storia si basa sull’omonima fiaba, di cui esistono diverse versioni. Quella a cui si fa solitamente riferimento è l’edizione finale del 1857. Le versioni precedenti erano molto più cupe. Nella prima edizione del 1812, l’antagonista non è una matrigna, ma la madre biologica di Biancaneve, gelosa della sua bellezza. Inoltre, la punizione finale per la regina è particolarmente crudele: al matrimonio di Biancaneve, viene costretta a indossare delle scarpe di ferro roventi e a danzare fino alla morte. Questi dettagli, come documentato in analisi accademiche come quelle disponibili su archivi universitari, furono edulcorati da Disney per adattare la storia a un pubblico più vasto.
Biancaneve: differenze tra la fiaba dei Grimm e il film Disney
Elemento della storia | Versione dei fratelli Grimm (1857) | Versione Disney (1937) |
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I nani | Sono personaggi anonimi e senza una personalità definita. | Hanno nomi e personalità distinte (Dotto, Gongolo, Eolo, Pisolo, Mammolo, Cucciolo, Brontolo), un’invenzione Disney. |
Il risveglio | Biancaneve si sveglia quando i servi del principe, trasportando la bara, inciampano, facendole sputare il pezzo di mela. | Il principe la risveglia con “il bacio del primo amore”, un elemento che diventerà un cliché delle fiabe. |
Il ruolo del principe | Appare solo alla fine e si innamora del corpo inanimato di Biancaneve. | Incontra Biancaneve all’inizio del film, stabilendo un legame romantico fin da subito. |
La punizione della regina | È costretta a ballare con scarpe di ferro roventi fino alla morte durante il matrimonio. | Inseguita dai nani, precipita da un dirupo colpita da un fulmine. |
L’eredità di Biancaneve: dagli adattamenti al nuovo live action
Nel corso degli anni sono stati realizzati vari adattamenti cinematografici della fiaba. Tra i più famosi citiamo ‘Biancaneve‘ (2012) con Lily Collins e Julia Roberts, e ‘Biancaneve e il cacciatore‘ (2012) con Kristen Stewart. Si attende inoltre l’uscita del nuovo live action Disney, previsto per il 2025. Se Walt Disney avesse rinunciato al suo progetto, probabilmente avrebbe perso un’occasione fondamentale, e oggi forse non sarebbe riconosciuto come uno dei padri dell’animazione cinematografica.
«Pensa, credi, sogna e osa.» – Walt Disney
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Fonte immagine Walt Disney: Pixabay
Articolo aggiornato il: 19/09/2025