First Man – Il primo uomo, lo spaziale film di Damien Chazelle

First Man – Il primo uomo, lo spaziale film di Damien Chazelle

Scritto da John Singer – che ne ha tratto il soggetto, adattandolo, dal romanzo di James R. Hansen – e con la regia di Damien Chazelle, First Man – Il primo uomo è un film distribuito da Universal Pictures in programmazione nelle sale cinematografiche italiane dal 31 ottobre.

La storia inizia nel 1961 quando un giovane Neil Armstrong (Ryan Gosling), ingegnere aereonautico e aviatore americano, conduce una vita ritirata dividendosi tra il lavoro e la famiglia che ha costruito con la moglie Janet (Claire Foy). In seguito alla prematura scomparsa della figlia minore Karen, Armstrong decide entrare a far parte della NASA e di partecipare al Programma Gemini compiendo il suo promo volo nello spazio, da civile e come comandante, nella missione Gemini 8. A questa prima impresa seguirà, dopo un lungo periodo di preparazione, incidenti tecnici che causeranno la morte di alcuni suoi amici nonché colleghi, la partenza con la missione spaziale Apollo 11 per raggiungere la Luna sulla quale Neil, la sera del 20 luglio 1969, sarà il primo uomo a posare piede pronunciando la famosa frase: «Questo è un piccolo passo per [un] uomo, un gigantesco balzo per l’umanità».

First Man – Il primo uomo : la vita privata e pubblica di un uomo entrato nella storia

Cominciando dalle stupefacenti riprese spaziali – le scene ambientate sulla Luna sono state filmate con cineprese IMAX da 70 millimetri – e proseguendo con i tanti primi e primissimi piani degli attori che ne colgono ed evidenziano la grande espressività, il risultato del lavoro svolto da Chazelle è a dir poco sorprendente.

Nonostante la maggior parte del girato – il film dura poco più di due ore – sia stato dedicato al Neil Armstrong ingegnere e astronauta con un’attenzione alla lunga e complessa preparazione in vista delle missioni spaziali, le parti che conquistano sono quelle in cui il protagonista viene mostrato per quello che è: un padre, incapace di riprendersi completamente dalla perdita della sua bambina e che è assente/presente nelle vite degli altri due figli; un marito, innamorato e attento ma a tratti schivo e distaccato; un uomo, discreto e determinato a compiere l’impresa che lo farà entrare nella storia.

D’altronde, questo, è il primo – nonché attesissimo – lungometraggio che racconta la storia di Neil Armostrong, interpretato in maniera impeccabile da un intenso Ryan Gosling che, con Chazelle, aveva già lavorato nell’acclamato La La Land del 2016. Di grande forza e impatto risulta essere anche l’interpretazione di Claire Foy, perfetta nel ruolo affidatole. Notevole la scelta di introdurre registrazioni e filmati dell’epoca che vide gli Stati Uniti alle prese non soltanto con la corsa alla conquista dello spazio, ma anche con le problematiche legate alla guerra del Vietnam e le contestazioni del ’68.

Per tutte queste ragioni, First Man – Il primo uomo è un bellissimo e coinvolgente film capace di appassionare gli spettatori vista la grande varietà di soggetti in esso trattati.

A proposito di Francesca Melis

Calabrese di nascita e sarda di origine sono laureata in Lingue e ho molte passioni: i viaggi, la musica, la fotografia, la scrittura e la lettura. In attesa di insegnare, coltivo il mio sogno nel cassetto di diventare una scrittrice.

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