Il vampiro nel cinema: tra Dracula e Nosferatu

Il vampiro nel cinema: tra Dracula e Nosferatu

Com’è cambiata la visione del vampiro nelle diverse rappresentazioni cinematografiche e perché questa figura ci affascina così tanto? Usiamo il vampiro come proiezione dei nostri desideri più oscuri e inconfessabili: l’attrazione per l’immortalità, il potere e la seduzione legata al proibito. Essendo una creatura fantastica, ci consente di esplorare questi anfratti della psiche senza comprometterci moralmente. Il cinema ha saputo cogliere e modellare questa fascinazione, trasformando il vampiro in uno specchio delle paure e dei desideri di ogni epoca.

L’evoluzione del vampiro al cinema: dall’orrore al romanticismo
Archetipo del vampiro Film di riferimento (regista, anno) Caratteristiche chiave
Il mostro (la pestilenza) Nosferatu il vampiro (F.W. Murnau, 1922) Creatura deforme e grottesca, metafora della malattia e della paura del diverso. Privo di seduzione.
Il seduttore aristocratico Dracula il vampiro (T. Fisher, 1958) Interpretato da christopher lee, è elegante, imponente e per la prima volta esplicitamente erotico e seducente.
L’anti-eroe romantico Dracula di Bram Stoker (F.F. Coppola, 1992) Figura tragica e maledetta, mossa dall’amore perduto. La sua mostruosità è giustificata dal dolore.
Il tormentato esistenzialista Intervista col vampiro (N. Jordan, 1994) Un vampiro “umanizzato” che soffre per la sua condizione, riflette sulla moralità e sulla solitudine dell’immortalità.
Il teen idol “vegetariano” Twilight (C. Hardwicke, 2008) Il predatore diventa un partner romantico e protettivo, privato degli aspetti più oscuri e spaventosi.

1. Il mostro espressionista: Nosferatu il vampiro (1922)

Il primo vampiro del cinema, diretto da Friedrich Wilhelm Murnau, è un capolavoro dell’Espressionismo tedesco. Libero adattamento del Dracula di Bram Stoker, il Conte Orlok di Murnau è una creatura deforme e pestilenziale: incisivi da roditore, cranio calvo, dita adunche. Questa scelta estetica si contrappone al fascino aristocratico del romanzo e trasforma il vampiro in una metafora della paura del diverso e della malattia, come analizzato dal British Film Institute.

2. Il tormentato solitario: Nosferatu, il principe della notte (1979)

L’omaggio di Werner Herzog al film di Murnau ci presenta un vampiro carico di profonda solitudine. Interpretato da un indimenticabile Klaus Kinski, questo Nosferatu non è solo una minaccia, ma una figura tragica, condannata a un’eternità senza amore. La sua frase “La mancanza d’amore è il più atroce dei dolori” ne definisce l’essenza. La celebre scena della seduzione di Lucy (Isabelle Adjani) è carica di un erotismo funebre, in cui il desiderio di sangue si fonde con un disperato bisogno di contatto umano.

3. L’anti-eroe romantico: Dracula di Bram Stoker (1992)

Diretto da Francis Ford Coppola, questo film ridefinisce il personaggio per l’era moderna. Ispirato alle vicende del Conte Vlad, il Dracula di Gary Oldman non è un mostro fine a se stesso, ma un guerriero maledetto che ha rinnegato Dio per la perdita della sua amata. Lo stile barocco, i costumi sfarzosi e la narrazione incentrata sulla sua tragica storia d’amore con Mina (Winona Ryder) lo trasformano in un anti-eroe romantico, la cui violenza è quasi giustificata dal dolore.

Oltre Dracula: le altre incarnazioni del vampiro

L’evoluzione non si ferma qui. Negli anni ’50 e ’60, la Hammer Film Productions con Christopher Lee rese il vampiro un seduttore aristocratico e pericoloso. Nel 1994, Intervista col vampiro di Neil Jordan, basato sul romanzo di Anne Rice, ci ha dato il vampiro esistenzialista, tormentato dalla sua condizione. Più di recente, la saga di Twilight ha trasformato il predatore in un “teen idol” romantico, mentre film d’autore come Lasciami entrare (2008) hanno usato il vampirismo come metafora della solitudine e dell’emarginazione adolescenziale.

Il futuro del vampiro: Nosferatu di Robert Eggers (2024)

Il vampiro torna nei cinema con il nuovo film di Robert Eggers: Nosferatu. Questo attesissimo riadattamento dell’opera del 1922 promette una storia gotica di ossessione, con un cast che include Bill Skarsgård nel ruolo del Conte Orlok, Lily-Rose Depp e Willem Dafoe. Eggers, già acclamato per horror d’autore come *The Witch* e *The Lighthouse*, potrebbe riportare il vampiro alle sue radici più oscure e terrificanti, come riportato da testate quali IMDb.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia


Articolo aggiornato il: 30/09/2025

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