Kim Ki-duk: i 5 film per ricordare il regista sudcoreano

kim ki-duk

Kim Ki-duk, pluripremiato regista sudcoreano, è venuto a mancare l’11 dicembre a seguito di complicazioni legate al Covid-19. Abbiamo selezionato per voi cinque film per ricordarlo.

Potremmo dire che la notizia della morte di Kim Ki-duk, a soli 59 anni, sia stata come un fulmine a ciel sereno, ma non è così. Il cielo non è sereno.

Tra le altre cose, avevamo in lista un articolo fighetto su di lui per potervi far fare bella figura alle feste, ma invece niente: a sto giro vi beccate un articolo serio su uno dei più grandi maestri del cinema coreano contemporaneo.

Questa volta è stato complicato. Selezionare solo cinque film della produzione di Kim Ki-duk significa tralasciare almeno un paio di capolavori all’interno di una produzione che parte dai tardi anni Novanta e che fino ad oggi conta circa un film all’anno, talvolta anche più di uno. Ci piacerebbe dire di avercela fatta. Ma no. Partite da questi e poi guardatene ancora, e ancora.

1. Pietà (2012)

Leone d’oro al festival del cinema di Venezia, è forse il suo film più famoso in Italia. Kang-do conduce una vita solitaria e violenta nei quartieri poveri di Seoul, dove lavora come esattore di debiti per un malavitoso locale. Un giorno, una donna entra nella sua vita affermando di essere la madre che trent’anni prima l’ha abbandonato.

2. Ferro 3 – La casa vuota (2004)

Leone d’argento alla migliore regia a Venezia, la pellicola segue le vicende di Tae-suk, giovane senza fissa dimora che vive intrufolandosi negli appartamenti altrui, prendendosi cura delle abitazioni mentre i proprietari sono assenti. Un giorno, introdottosi in una casa lussuosa, viene scoperto da una giovane casalinga vittima di abusi domestici, e se ne innamora.

3. L’arco (2005)

Il film, interamente girato su una barca, racconta la storia di un pescatore che vive in completo isolamento dal mondo esterno, con la sola compagnia di una bellissima ragazza appena adolescente. Voci di corridoio dicono che lui l’abbia rapita da bambina e che ora stia attendendo la sua maggiore età per sposarla. Un giorno, tuttavia, dalla terraferma arriva qualcuno per lei.

4. Time (2006)

Uno dei film meno conosciuti di Kim Ki-duk, il nostro regalo per voi. See-hee ama alla follia il suo ragazzo, a tal punto da essere terrorizzata al pensiero che lui possa stancarsi di lei e tradirla con altre donne. Per salvare il loro rapporto da una possibile monotonia, decide di cambiare il suo aspetto, radicalmente.

5. Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera (2003)

In chiusura, forse l’opera più completa di Kim Ki-duk. La pellicola segue la vita di un monaco buddista, dall’infanzia alla vecchiaia: vediamo il protagonista affacciarsi al mondo, sbagliare, soffrire, gioire, imparare, in cinque stagioni di anni diversi che accompagnano la sua crescita. Un film sulla natura e i suoi cicli, sulla morte e il cerchio che la congiunge alla vita.

Immagine: ScreenDaily

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A proposito di Claudia Fiorito

Sono la persona a cui scrivi la sera quando non sai che film guardare. In genere, ti consiglio un film polacco in bianco e nero di tre ore e quaranta.

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