La negra Angustias è un film del 1950 della regista messicana Matilde Landeta (1913-1999, Città del Messico).
Matilde Landeta: una pioniera del cinema messicano
Matilde Landeta è considerata una pioniera del cinema messicano della cosiddetta época de oro, un periodo in cui il cinema era appannaggio quasi esclusivo di registi uomini. Fu la prima donna a lavorare come regista cinematografica in Messico, anche se fu vittima di boicottaggio. I suoi film si concentrano sulla rappresentazione di donne forti e realiste, spesso vittime di un sistema patriarcale a cui però si ribellano.
La trama de La negra Angustias: una protagonista controcorrente
Una di queste donne è la protagonista de La negra Angustias, film di cui Matilde Landeta fu regista, produttrice e sceneggiatrice. Si tratta della trasposizione cinematografica del romanzo di Francisco Rojas González, che la regista adatta alla sua visione femminista. Il film, come il romanzo, è ambientato nel periodo della Rivoluzione Messicana e rappresenta un caso originale, in quanto è la prima pellicola in cui la protagonista è una donna coronela, al comando delle truppe rivoluzionarie.
L’origine di Angustias e la ribellione al sistema patriarcale
Nella versione della Landeta, la protagonista Angustias crede sin dall’inizio nella Rivoluzione e si schiera con i rivoluzionari per sfidare il sistema patriarcale ed elitista, causa principale della disuguaglianza di genere, sociale ed etnica in Messico. La sua trasformazione è centrale nel film, poiché viene discriminata per essere donna, orfana, nera, povera e analfabeta. Angustias si rifiuta di accettare il ruolo imposto alle altre donne, ovvero essere esclusivamente moglie e madre. Questo suscita l’ira delle donne tradizionaliste del suo villaggio, che la ripudiano e mettono in dubbio la sua sessualità, dandole l’appellativo di marimacho. Per questo, Crescencia, la madre putativa, compie un rituale per “pulirla” dal male, ma questo rito permette simbolicamente ad Angustias di iniziare la ricerca della sua identità di donna libera.
La fuga e l’ascesa a coronela rivoluzionaria
Nel film si vede come Angustias ruba il coltello del padre (simbolo del potere maschile) e uccide El Coyote per difendersi da un tentativo di violenza sessuale. Facendosi giustizia da sola, è costretta a fuggire. Viene poi presa prigioniera perché sospettata di essere una zapatista, ma a salvarla è Huitlacoche, che la porta in una zona controllata dai rivoluzionari. Lì, Angustias si distingue per il suo essere “trasgressiva” e arriva a ricoprire la posizione di coronela.
Amore, istruzione e conflitto: la trasformazione di Angustias
Diventando uno dei capi della Rivoluzione, Angustias rivendica non solo gli interessi dei più poveri, ma anche quelli delle donne. Inoltre, in un altro atto “rivoluzionario”, si prende la libertà di indossare abiti più comodi, come una camicia e una gonna simili a quelle dei mariachi. Un altro momento importante nella sua nuova vita è quando impara a leggere grazie a Manuel, un professore. La sua presenza crea un conflitto in Angustias, che si innamora di lui. Il suo obiettivo principale, però, rimane quello di imparare a leggere, per avere un’altra arma contro il mondo dominato dagli uomini. Vivrà un altro momento di contraddizione quando cambierà atteggiamento per attirare l’attenzione del professore, accettando temporaneamente di essere buena niña e modosita, come la chiama Manuel. Abbandonerà per poco il suo obiettivo rivoluzionario, per poi dedicarsi completamente a esso dopo la morte di Huitlacoche.
Fonte immagine articolo La negra Angustias, film messicano femminista: https://en.wikipedia.org/wiki/Matilde_Landeta