La Regina del Sud (telenovela) | Recensione

La Regina del Sud (telenovela) | Recensione

La regina del Sud è una telenovela spagnola prodotta dalla rete televisiva statunitense Telemundo e ispirata al romanzo omonimo dello scrittore Arturo Pérez-Reverte, con l’attrice Kate del Castillo nei panni della protagonista

Le telenovela thriller va in onda per la prima volta nel 2011 in prima TV USA, vengono rese poi disponibili anche su Netflix nel 2019 le prime due stagioni, con la successiva aggiunta della terza stagione nel 2022 a seguito del grande successo ottenuto con le due precedenti. A differenza del comune immaginario della telenovela latinoamericana, il tema centrale di La Regina del Sud è la singolare personalità di Teresa Mendoza, mentre le sue vicende sentimentali, seppur totalmente incidenti nella sua vita, sembrano essere solo uno dei motivi di quelle che saranno le scelte della protagonista.

La trama

La Regina del Sud narra la storia di Teresa Mendoza, una giovane e forte donna messicana, la cui vita cambia quando il suo fidanzato narcotrafficante viene ucciso da Epifanio Vargas, capo del cartello messicano, nonché padrino della stessa vittima e uomo di cui “Teresita”, così come egli stesso l’aveva soprannominata, si fidava ciecamente. A partire da quel giorno, Teresa comincia a fare i conti con una vera e propria vita in fuga e di sopravvivenza, scappando costantemente da errori e scheletri nell’armadio. La giovane messicana, rifugiatasi nel sud della Spagna, sembra riuscire a ricominciare da zero,  ma si vedrà un totale ritorno al passato quando comincia ad essere ingannata da molte persone che la circondano e, per la seconda volta a causa dell’amore, si ritrova incastrata nei loschi affari del traffico di droga. Dopo aver perso per la seconda volta l’uomo che amava, decide di smettere di scappare e affrontare il suo destino tenendogli testa: si trasforma così nella “Regina del Sud”, la narcotrafficante della Spagna e dell’America latina più furba, strategica e determinata che si sia mai conosciuta.

Il cast e i personaggi

La Regina del Sud è una telenovela molto lunga, divisa in ben 3 stagioni: la stagione 1 (2011) è composta da 63 episodi, le stagioni 2 (2019) e 3 (2022), composte invece da 60 episodi. È comprensibile, quindi, che il cast sia costituito da un numero elevato di personaggi e attori, dovendone addirittura cambiare alcuni nel corso delle riprese: è il caso di  Oleg Yasikov, l’amico russo nonché spalla destra della messicana, che nella prima stagione è interpretato dall’attore Alberto Jiménez, sostituito nelle altre due dall’attore Antonio Gil. Altri personaggi sono essenziali nella telenovela, tanto da restare centrali fino agli ultimi episodi: gli esempi lampanti sono Epifanio Vargas, interpretato da Humberto Zurita, o ancora Faustino Sánchez Godoy interpretato da Lincoln Palomeque. Altro personaggio degno di citazione è Francesco Belmonte, centrale nella seconda stagione, e interpretato dal famoso attore italiano Raul Bova. Insomma, La Regina del Sud vanta grandi star del cinema.

Perché guardare La Regina del Sud?

Oltre che ad essere una telenovela ricca di intrighi e colpi di scena, La Regina del Sud è adatta a tutte le persone interessate ad apprendere o migliorare la conoscenza della lingua spagnola. La serie offre allo spettatore la possibilità di viaggiare insieme ai numerosi personaggi tra Spagna e America Latina, mettendo a confronto le varietà linguistiche e i dialetti che caratterizzano la lingua spagnola, permettendo in questo modo di approfondire le proprie conoscenze semplicemente mentre ci si rilassa guardando una serie tv. Secondo la critica, La regina del Sud è ancora oggi una delle serie migliori della rete televisiva Telemundo, accolta in maniera positiva dagli spettatori, entusiasti nel vedere immagini che raccontano la storia di una donna indipendente, che resiste e si oppone al dominio maschile. Ad essere giudicata negativamente è stata la scelta del modo in cui viene rappresentata la resistenza femminile, specialmente perché esplorata attraverso il tema della criminalità, quasi come volesse significare che una donna può intimorire un uomo solo se legata a narcotraffico e violenza. Tuttavia, non è questo quello che la serie vuole comunicare. Le critiche vengono messe a tacere da chi controbatte dicendo che la trama e il genere cinematografico devono essere escluse dall’analisi interpretativa: Teresa Mendoza resta una donna intelligente, forte e autonoma, a prescindere dal personaggio criminale che incarna

Fonte immagine: Netflix.

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