Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni: la nuova rivisitazione cinematografica

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni. La particolare rivisitazione cinematografica

Nuova distribuzione da parte di Walt Disney Picture, che rilancia nelle sale cinematografiche la magica storia de Lo Schiaccianoci, con varianti nel racconto e il nuovo titolo Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni. In uscita al cinema il 31 ottobre 2018, il film raggruppa un cast d’eccezione con Keira Knightley (nel ruolo di Fata Confetto), Morgan Freeman (il Signor Drosselmeyer), Helen Mirrer (Madre Cicogna), Matthew Macfadyen (Signor Stahlbaum, padre di Clara) e la giovanissima Mackenzie Foy – già nota agli schermi nel ruolo di Murph in Interstellar (2014)  e di Renesmee Cullen in Breaking Dawn – Parte II (2012) – , nel ruolo della protagonista Clara.

Diretto dalla doppia regia di Lasse Hallström e Joe Johnston, Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni si rifà al racconto originario Schiaccianoci e il re dei topi (1816) di E.T.A. Hoffmann, e più precisamente alla versione meno cupa proposta da Alexandre Dumas padre nel 1845, quella che ha poi ispirato il celebre Repertorio di Balletto Lo Schiaccianoci, musicato dall’incantevole genio di Pyotr Ilyich Tchaikovsky.

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni. Dalla trama originale… 

È la Vigilia di Natale e il Signor Stahlbaum, in Germania, indice una festa per gli amici di famiglia e i giovanissimi figli, Clara e Fritz. Tra gli invitati spicca la particolare figura dello zio Drosselmeyer, che dispensa regali a tutti i bambini presenti. Clara, nipote prediletta, riceve in dono uno schiaccianoci a forma di soldatino, che Fritz, da bimbo dispettoso, rompe. Drosselmeyer riuscirà a riparare il dono che Clara prenderà a custodire teneramente.

Giunge la mezzanotte e Clara, stanca e assonnata, si addormenta iniziando a sognare, e tutto intorno a lei, dai giocattoli ai soldatini di Fritz, si anima. Incombe intanto una schiera di topi che cerca di rubare il suo amato schiaccianoci. Clara tenta di cacciarli, aiutata dallo stesso Schiaccianoci che prende parte alla battaglia contro il Re Topo e la sua schiera. Al culmine della guerra, vinta dalla bambina e il soldatino, lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe e accompagnerà Clara nel suo fantastico Regno, precedentemente minacciato da Re Topo. Qui il Principe Schiaccianoci mostra a Clara il Regno dei Dolci, passando per la foresta innevata in cui la ragazza assiste allo splendido Valzer dei fiocchi di neve. Giunti al Palazzo Reale, lo Schiaccianoci e Clara vengono ricevuti dalla dolce Fata Confetto (la cui figura coincide in alcune versioni con quella di Clara).

Si dà il via ad un tripudio di danze, tra cui il magico Valzer dei fiori, fino al celebre ed emozionante Pas de Deux, in cui si esibiscono il Principe e la Fata Confetto. Il sogno di Clara termina, ritornando alla realtà felice dell’esperienza appena vissuta.

… alla rivisitazione cinematografica

Ne Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni la trama originale subisce qualche modifica, spostando il baricentro della narrazione sulla bravura e il coraggio di Clara che, rimasta orfana di madre, è tormentata dalla realtà circostante e afflitta per l’introversione paterna. In questa trasposizione cinematografica sarà il Signor Drosselmeyer ad organizzare una festa la sera della Vigilia di Natale, invitando gli Stahlbaum ed organizzando per Clara un regalo speciale. La giovane, seguendo un filo dorato, giungerà in una realtà incantata, in cui conoscerà il Capitano Schiaccianoci che le mostrerà i tre Regni dei fiori, dei dolci e dei fiocchi di neve, ciascuno retto da un reggente. Il Quarto Regno sarà l’oggetto del racconto, avvolto da un mistero che la giovane Clara dovrà svelare. Intanto la coraggiosa ragazza verrà a conoscenza del ruolo significativo della sua presenza lì, in quanto figlia della Regina dei Regni Marie, sua madre defunta, che, grazie a genio e intraprendenza, aveva ideato e cominciato un progetto, che avrebbe donato alla fantasia la speranza della realtà. La sua morte prematura getta i reggenti nello sconforto, qualcuno incattivito, come l’astuta e sdolcinata Fata Confetto, che svelerà una natura inedita. Ma la giovane Clara, forte del senso di responsabilità nei confronti del disegno materno, si batte armandosi di intelligenza e lealtà. La battaglia ha inizio, e solo l’evolversi della vicenda mostrerà allo spettatore l’autentico volto del coraggio degno degli eroi. Al termine dell’incredibile avventura, Clara ritorna alla sua vita reale, più forte e consapevole della forza del sogno, del coraggio e dell’amore.

L’idilliaco Pas de Deux torna nella pellicola cinematografica, ma carico di nuovo significato, e con un’ineclissabile esplosione emozionale.

Un racconto magico, intramontabile, reso ancor più speciale dalle maestose e straordinarie note del compositore Tchaikovsky. Impossibile non abbandonare l’animo a tanta bellezza e poesia, a tanta vitalità fantasy che sembra richiamare i prodotti di Tim Burton, con spettacolari scenografie e soggetti, iridati di colori e colpi di scena.

Un film da non perdere, così come il suo corrispettivo Repertorio di Balletto. Il Natale è alle porte e con Lo Schiaccianoci il sogno e l’estasi regnano nell’animo fanciullo di ognuno di noi.

 

Foto di Nerdando –

Fonte: Nerdando.com

A proposito di Emilia Cirillo

Mi chiamo Emilia Cirillo. Ventisettenne napoletana, ma attualmente domiciliata a Mantova per esigenze lavorative. Dal marzo 2015 sono infatti impegnata (con contratti a tempo determinato) come Assistente Amministrativa, in base alle convocazioni effettuate dalle scuole della provincia. Il mio percorso di studi ha un’impronta decisamente umanistica. Diplomata nell’a.s. 2008/2009 presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Pitagora” di Torre Annunziata (NA). Ho conseguito poi la Laurea Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel luglio 2014. In età adolescenziale, nel corso della formazione liceale, ha cominciato a farsi strada in me un crescente interesse per la scrittura, che in quel periodo ha trovato espressione in una brevissima collaborazione al quotidiano “Il Sottosopra” e nella partecipazione alla stesura di articoli per il Giornalino d’Istituto. Ma la prima concreta possibilità di dar voce alle mie idee, opinioni ed emozioni mi è stata offerta due anni fa (novembre 2015) da un periodico dell’Oltrepo mantovano “Album”. Questa collaborazione continua tutt’oggi con articoli pubblicati mensilmente nella sezione “Rubriche”. Gli argomenti da me trattati sono vari e dettati da una calda propensione per la cultura e l’arte soprattutto – espressa nelle sue più soavi e magiche forme della Musica, Danza e Cinema -, e da un’intima introspezione nel trattare determinate tematiche. La seconda (non per importanza) passione è la Danza, studiata e praticata assiduamente per quindici anni, negli stili di danza classica, moderna e contemporanea. Da qui deriva l’amore per la Musica, che, ovunque mi trovi ad ascoltarla (per caso o non), non lascia tregua al cuore e al corpo. Adoro, dunque, l’Opera e il Balletto: quando possibile, colgo l’occasione di seguire qualche famoso Repertorio presso il Teatro San Carlo di Napoli. Ho un’indole fortemente romantica e creativa. Mi ritengo testarda, ma determinata, soprattutto se si tratta di lottare per realizzare i miei sogni e, in generale, ciò in cui credo. Tra i miei vivi interessi si inserisce la possibilità di viaggiare, per conoscere culture e tradizioni sempre nuove e godere dell’estasiante spettacolo dei paesaggi osservati. Dopo la Laurea ho anche frequentato a Napoli un corso finanziato da FormaTemp come “Addetto all’organizzazione di Eventi”. In definitiva, tutto ciò che appartiene all’universo dell’arte e della cultura e alla sfera della creatività e del romanticismo, aggiunge un tassello al mio percorso di crescita e dona gioia e soddisfazione pura alla mia anima. Contentissima di essere stata accolta per collaborare alla Redazione “Eroica Fenice”, spero di poter e saper esserne all’altezza. Spero ancora che un giorno questa passione per la scrittura possa trovare concretezza in ambito propriamente professionale. Intanto Grazie per la possibilità offertami.

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