L’ultima scommessa: intervista a Enzo Morzillo | NiC

L’ultima scommessa

L’ultima scommessa di Enzo Morzillo tratta di un uomo, che ha perso la famiglia, la casa, i soldi e la sua vita a causa del gioco d’azzardo. Proprio sull’orlo di un precipizio parlerà con un uomo sconosciuto che gli proporrà un’ultima scommessa.

Dal 2022 la distribuzione cinematografica indipendente NiC del gruppo AVAMAT, organizza il NiC (Napoli in Cinema) ovvero la rassegna di film indipendenti. Sempre dal 2022, grazie all’UNISOB e l’ABANA offrono anche opportunità ai giovani e a aspiranti cineasti di collaborare con professionisti per realizzare i loro primi progetti. La fiera del cinema NiC è dedicata ai cortometraggi e al cinema indipendente, e si svolgerà a Napoli, Benevento e Avellino. Il 21 novembre parteciperà al NiC anche il cortometraggio L’ultima scommessa, e proprio per quest’occasione abbiamo intervistato Enzo Morzillo.

L’ultima scommessa di Enzo Morzillo

Com’è nata la sua passione per il cinema?

Il cinema è cresciuto dentro di me nel corso degli anni. Ho iniziato all’eta di 15 anni a recitare nelle compagnie teatrali della mia città. Poi ho frequentato corsi di recitazione, stage, ed arrivare a fare degli spettacoli teatrali con Sergio Solli, Alfio Liotta, e molti artisti importanti. Ad un certo punto il teatro sentivo che mi dava pochi stimoli, mi sentivo chiuso in una gabbia, e volevo esplodere tutta la mia rabbia che avevo accumulato nel corso degli anni in teatro. Ho avuto delle mie compagnie teatrali, portando il teatro di Eduardo fino in Svizzera. Poi mi iscrissi al Dams a Bologna, ma non ho terminato gli studi perchè avevo voglia di iniziare subito a produrre. Così, un giorno andai a Roma, feci un corso privato con Ugo Gregoretti, in quindici giorni imparai tutto quello che serviva per una piccola produzione video. Erano gli anni in cui ormai la pellicola scompariva ed il digitale avanzava. Così comprai la mia prima telecamera, e nel 2004 realizzai il mio primo film indipendente Al di là dell’odio che andò in onda e fu disitribuito in oltre duecento tv nazionali. Da allora, non mi sono più fermato. Ho realizzato in seguito film, serie tv, cortometraggi, ed ho diretto da regista e produttore attori come Mariano Rigillo, Lello Giulivo, Patrizio Rispo, Anna Teresa Rossini, e tantissimi altri, fino ai più recenti come Michelangelo Tommaso ed Alberto Rossi.

Come mai ha scelto Alberto Rossi e Michelangelo Tommaso per il progetto?

Ho scelto due attori che ritenevo idonei a questi ruoli del corto che ho scritto, li conoscevo artisticamente e sapevo che il loro affiatamento che hanno nella fortunata serie tv rai Un posto al sole, mi avrebbe aiutato nel rapporto e la gestione sul set. Poi sono delle persone estremamente umili e serie, mi hanno aiutato a portare a casa un risultato che oggi ritengo uno dei più validi del mio curriculum artistico.  Ancora più importante del corto Voltare pagina che nel 2015 mi ha fatto vincere il Giffoni Film Festival.

Per quale motivo ha scelto di mettere in luce, attraverso il corto, il disturbo da gioco d’azzardo?

Il disturbo da gioco d’azzardo uccide più del cancro, e pochi lo sanno. Io cerco sempre di realizzare produzioni a sfondo sociale, e visto che il fenomeno è poco trattato, ho cercato di farlo io. Molti mi dicono che andrebbe valorizzato e pubblicizzato a livello mondiale tanto è bello e coinvolgente. Ma come lei sa, oggi se non hai i canali giusti anche un capolavoro come questo resta “invisibile”. Per questo vi ringrazio per l’attenzione che mi state dando, ed anche ai festival che mi stanno premiando, molto pochi rispetto a quelli che mi aspettavo.

La tematica centrale del progetto, in qualche modo è collegata alla sua esperienza personale?

La tematica non è affatto collegata alla mia esperienza personale, mi sono documentato, ed ho cercato di entrare nella testa del ludopatico. Spero di esserci riuscito.

Qual è il messaggio che vuole trasmettere il cortometraggio L’ultima scommessa?

Il messaggio che pochi ancora colgono va oltre la semplice se pur geniale battuta finale. Il diavolo, la tentazione, l’inganno che fino all’ultimo momento cerca di spingerti nel precipizio per raccogliere la tua anima. Ti fa capire che al gioco d’azzardo non si vince mai, c’e’ una sola possibiltà di vincere: Non giocare! Ma il ludopatico anche se lo sa, è intrappolato in questa rete senza via di uscita. La metafora della vita, di chi vuole a tutti i costi sfidare l’impossibile, non cerca redenzione. Anzi se non avesse scommesso per l’ultima volta, con l’ultima cosa che gli restava, la vita chissà avrebbe potuto ripensarci, ritornare sui suoi passi. Invece, scommettendo ancora sull’orlo di un precipizio illudendosi di vincere, non ha più possibità di redimersi. Questo è il diavolo, che si insidia nelle menti dei fragili, dei deboli, e come dicevo prima, il gioco d’azzardo nel mondo uccide più del cancro. Oltre dieci milioni di persone in Italia sono affette da ludopatia grave. Nel mondo le cifre sono sbalorditive.

Quali sono stati i suoi ultimi progetti?

Come progetti recenti, voglio ricordare i miei ultimi film tra questi: Antonio il santo dei miracoli. Poi un cortometraggio il nonno che tratta l’abbandono degli anziani anch’esso molto apprezzato ai Festival. E poi un film per una serie tv che sto realizzando dal titolo Apocalis’Napoli che spero di terminare a breve. Non ultimo ma solo perchè è in preparazione, sono il Presidente e Direttore Artistico della prima edizione del Caserta film festival che si terrà il 19 dicembre all’Auditorium del palazzo della provincia qui a Caserta, e ci saranno moltissimi ospiti importanti. Saranno premiati i cortometraggi e film provenienti da tutta Italia. Ci saranno al mio fianco Cristina Fayad già regista Rai che è presidente di giuria, Anna Maria Deri che è anche la mia aiuto regia, poi Enzo Napolitano giornalista e nostro addetto stampa, poi Alfredo Mariani che curerà la parte televisiva. Poi i volontari che stiamo selezionando e la presenza di molti ospiti importanti, tra cui: attori, attrici, produttori, registi, giornalisti famosi, e nomi del panorama nazionale che non voglio svelare ancora. Siete invitati, e spero possiate venire con piacere. Ci saranno giovani e ragazzi degli Istituti d’arte che discuteranno di cinema con Bruno Garofalo scenografo a livello mondiale, e Paola Tassone direttrice artistica del prestigioso festival dei tulipani neri. 

Si ringrazia Enzo Morzillo per le immagini del set L’ultima scommessa 

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