Open Water 3: il survival da vedere su Prime Video | Recensione

Open Water 3

Open Water 3: Cage Dive è un film survival thriller del 2017 diretto da Gerald Rascionato. Si inserisce in una serie tematica che include Open Water (2003), noto per essere ispirato a una storia vera e per il suo approccio realistico, e Open Water 2: Adrift (2006), focalizzato più sull’errore umano in mare aperto. Pur avendo personaggi e storie differenti, il tema comune a queste pellicole sono gli squali.

Open Water 3: la trama

La storia inizia con un reportage televisivo del 21 ottobre 2015 che racconta di un incidente avvenuto in Australia: una barca, utilizzata per immersioni in gabbia per ammirare gli squali, si è capovolta a causa di una grossa onda anomala. Il servizio informa che alcuni turisti sono deceduti, mentre tre giovani americani risultano dispersi. Dopo una settimana, un subacqueo ritrova una fotocamera lungo una barriera corallina; sebbene danneggiata, la scheda SD al suo interno è ancora funzionante. Si scoprirà che apparteneva ai tre ragazzi dispersi, permettendo così di ricostruire l’accaduto.

Open Water 3: i protagonisti

I protagonisti sono i tre americani dispersi: Josh, suo fratello Jeff e la fidanzata di quest’ultimo, Megan. Affiatati e avventurosi, decidono di partecipare a un contest che richiede la registrazione di un video spericolato. Scelgono di filmarsi durante un’immersione in gabbia tra gli squali. Per questo motivo si recano in Australia, ospiti del cugino Greg per la prima parte del viaggio.

La tecnica cinematografica

Una novità di Open Water 3 rispetto ai film precedenti è la tecnica di registrazione: viene utilizzato il found footage (letteralmente materiale ritrovato). Mentre i primi due film utilizzavano una narrazione più tradizionale (sebbene il primo avesse un taglio molto realistico), qui le riprese sono quelle realizzate dai tre giovani stessi con la loro fotocamera. Il pretesto del contest giustifica le continue registrazioni, che documentano tutto ciò che accade prima e durante l’esperienza, permettendo di conoscere meglio i personaggi e riservando anche qualche colpo di scena.

Il tema ricorrente degli squali

Open Water 3 riprende un tema classico dei film survival a tema marino, come Lo squalo (1975), Paradise Beach (2016) o 47 metri (2019). Sebbene presentato in modi diversi, il fulcro narrativo è sempre legato a questi predatori marini. L’idea del survival incentrato sulla figura dello squalo affascina il pubblico, anche perché alcuni racconti si ispirano a storie vere. Il capostipite della serie, Open Water (2003), ad esempio, ricostruiva la drammatica vicenda (realmente accaduta) di una coppia dimenticata in mare aperto durante un’immersione, puntando su un realismo quasi documentaristico e sulla disperazione psicologica. Il secondo capitolo, Open Water 2: Adrift (2006), pur mantenendo la tensione legata al mare e agli squali, si concentrava maggiormente sul panico e sugli errori commessi da un gruppo di amici rimasti bloccati fuori dalla loro barca a vela. Open Water 3 si differenzia ulteriormente adottando la tecnica del found footage per raccontare l’esperienza estrema dell’immersione in gabbia finita male.

Open Water 3: conclusioni

Open Water 3 risulta scorrevole e accattivante. La tecnica del found footage funziona bene e, poiché i protagonisti sono anche i “registi” della pellicola, il coinvolgimento del pubblico è garantito. Se vi piacciono i film survival, quelli sugli squali e le pellicole girate in stile found footage, è un titolo da non perdere!

Fonte immagine: Prime Video

Altri articoli da non perdere
Serie tv crime procedurali, la top 5
Serie tv crime procedurali, la top 5

Le serie tv crime procedurali rappresentano un filone del genere poliziesco, caratterizzato da un formato specifico. I protagonisti sono una Scopri di più

Era Ora, di Alessandro Aronadio | Recensione
Era Ora

Era Ora di Aronadio è tra i film più visti su Netflix: Edoardo Leo nella storia di una vita, come Scopri di più

Film d’animazione: il “disorientamento” dal sogno al documentario
film d'animazione

Sette film d’animazione: quando la "perdita di senso" va dal sogno al documentario Una particolarità dei film d’animazione è la Scopri di più

Footloose compie 40 anni e ci riporta indietro negli Anni 80
Footloose

Footloose, la pellicola cult del cinema americano degli anni ottanta, compie quarant’anni ed è ancora amatissima dal pubblico di tutto Scopri di più

Giurato numero 2 | Recensione
Giurato numero 2 recensione film di Clint Eastwood con Nicholas Hoult, Toni Collette, J.K. Simmons, Chris Messina, Gabriel Basso, Zoey Deutch, Cedric Yarbrough, Leslie Bibb, Kiefer Sutherland, Amy Aquino e Adrienne C. Moore (Credits: Warner Bros. Pictures)

Giurato numero 2, la recensione del film di Clint Eastwood con Nicholas Hoult, Toni Collette, J.K. Simmons, Chris Messina, Gabriel Scopri di più

April Come She Will | Recensione
April Come She Will | Recensione

April Come She Will (in giapponese 四月になれば彼女は - Shigatsu ni nareba kanojo ha) è un film sentimentale del 2024 diretto Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Federica Russo

Vedi tutti gli articoli di Federica Russo

Commenta