Gli squali sono pericolosi: vero o falso?

Gli squali sono pericolosi: vero o falso?

Agli occhi degli esseri umani gli squali sono pericolosi e appaiono da sempre come dei carnefici spietati, sempre in agguato per attaccarli; in realtà, possiamo provare il contrario osservando i dati annui riportati dalla classifica degli animali più letali per l’uomo: al terzo posto troviamo i serpenti, con 100.000 vittime, al secondo gli esseri umani, con 437.000 vittime, ed infine al primo posto abbiamo le zanzare, con 750.000 vittime.

Qualche notizia sugli squali

Sono delle creature antichissime che popolano il pianeta da almeno 300 milioni di anni, circa, e il termine squalo di per sé è molto generico: basti pensare che ne esistono più di 400 specie tutte diverse.

Gli squali sono pesci condroitti, ovvero non sono costituiti da uno scheletro osseo ma da uno cartilagineo; inoltre, sono dotati di una struttura fisica idrodinamica e ciò gli permette di nuotare velocemente poiché il corpo non oppone resistenza all’acqua. Riescono, grazie a loro olfatto sensibile, ad individuare delle tracce di sangue in acqua anche se molto distanti da queste.

Di solito quando si pensa agli squali pericolosi, il primo che salta in mente è lo squalo bianco, il quale può raggiungere anche i sei metri di lunghezza, ma è interessante sapere che lo squalo che riporta le dimensioni maggiori è lo squalo balena, arrivando anche ai 20 metri, ed è completamente innocuo: questo tipo di squalo si trova nei mari tropicali.

Gli squali sono pericolosi come crediamo?

Gli squali sono forse gli animali più temuti al mondo dagli esseri umani: questo perché, nella vita di tutti i giorni, ci vengono presentati come animali feroci, malvagi e che soprattutto si cibano degli uomini. Questa cattiva pubblicità, sintomo di mancata informazione, sta mettendo in serio pericolo questi animali.

Contrariamente a come si tende a credere, nella dieta di questi animali gli esseri umani non sono minimamente contemplati: infatti, per natura gli squali cercano di tenersi alla larga dai posti affollati, in cui sono presenti molti raggruppamenti di persone. Inoltre, c’è da dire che questi animali utilizzano il morso non come tecnica di attacco, almeno non sempre, ma per loro è un semplice modo per esplorare l’ambiente che li circonda. La realtà dei fatti, però, è ben diversa: gli squali non possono e non devono essere etichettati e condannati come carnefici, poiché coloro che lo sono realmente sono proprio gli esseri umani; ad esempio, dato che in molte zone del globo è in voga la zuppa di pinne di squalo, questi vengono pescati, gli si taglia le pinne e poi li si rigetta in mare, privati non solo delle pinne ma della stessa vita.

Tutto ciò deve farci realizzare che non dobbiamo affidarci totalmente a ciò che ci viene mostrato dai media, una sana informazione evita la diffusione di sentimenti negativi ed infondati verso esemplari di cui non hanno minimamente colpa.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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