Peter Jackson, cinque film che il regista potrebbe dirigere

Peter Jackson

Peter Jackson, cinque film che il regista neozelandese potrebbe dirigere per un probabile ritorno dietro la macchina da presa.

“Era un talento incredibile, conosceva molte lingue e aveva un’intelligenza che gli permetteva di spaziare dall’arte alla politica, dalla letteratura alla storia e alle scienze.”

Queste sono le parole di Christopher Lee, attore e musicista britannico, in merito alla sua esperienza col regista Peter Jackson durante le riprese de’ Il Signore degli Anelli e de’ Lo Hobbit. Il regista neozelandese (autore anche di film come King Kong, Amabili Resti, Splatters- gli Schizzacervelli e Creature del Cielo) compie ben 60 anni il 31 ottobre.

Peter Jackson è un vero esperto nella gestione di film ad alto budget, con cast eccezionali, ottimi effetti speciali e musiche incredibili. Nonostante la sua lontananza dalla macchina da ripresa dopo aver prodotto (il pessimo film) Macchine Mortali, molti desiderano un suo ritorno alla regia.

I progetti sono molti ma uno dei quattro qui sotto elencati sarebbe perfetto per Peter Jackson

Le Cronache di Narnia

Tra i primi progetti che necessiterebbero della regia di Peter Jackson abbiamo un ipotetico reboot delle Cronache di Narnia di C.S. Lewis. Tutti conosciamo la travagliata storia della saga fantasy per ragazzi, dopo i due film realizzati dalla Walt Disney, il terzo film della 20th Century Fox e un possibile revival della Columbia Picturs, Netflix aveva acquisito i diritti di sfruttamento dei romanzi di Narnia dagli eredi di Lewis.

Escludendo l’ipotesi di una serie televisiva (come nel caso di Una Serie di Sfortunati Eventi), il colosso dello streaming potrebbe lavorare ad una nuova versione cinematografica, un reboot che partisse da capo ignorando il lavoro fatto in precedenza.

Con questa occasione Jackson potrebbe tornare alla regia di un film fantasy grazie alla sua capacità di gestire pellicole a budget elevato e per l’amore che nutre per questo genere cinematografico. Prima di tutto servirebbe un taglio epico che si alternasse a quello family-friendly (soprattutto se Jackson arrivasse ad adattare tutta la saga fino alla battaglia finale), una buona sceneggiatura con  personaggi interessanti e il rispettivo approfondimento psicologico (per esempio, Aslan andrebbe gestito come è stato fatto per Aragorn) e un comparto di tecnici, scenografi, artisti degli effetti speciali e make-up. Bisogna gestire il tutto in modo coordinato e accurato, come se Jackson fosse tornato ai tempi della sua trilogia.

Temeraire

Temeraire-Un drago al servizio di sua maestà di Naomi Novik è un romanzo fantasy molto particolare. Si tratta di un’avventura ambientata all’inizio del XIX secolo, dove l’umanità coesiste da sempre con i draghi; inoltre, tali creature sono usate come armi da guerra durante le Guerre Napoleoniche.

I protagonisti sono l’ammiraglio della Marina britannica William Laurence e Temerarie, un dragone cinese sottratto all’esercito francese. Nonostante la Novik possiede i diritti d’autore sulla serie, Jackson aveva espresso interesse in un possibile adattamento cinematografico nel lontano 2006. “E’ una fusione formidabile di due generi che amo particolarmente: fantasy ed epica storica. Non vedo l’ora di vedere le battaglie napoleoniche combattute con uno squadrone di draghi. È per questo che vado al cinema” queste sono le sue parole su IGN.

Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una possibile nuova saga dove l’elemento fantasy incontra l’ucronia (o storia alternativa), basterebbe il ritorno del team de’ Il Signore degli Anelli e uno studio cinematografico disposto a permettere un budget sui 200 milioni per una “nuova storia epica”.

La Torre Nera

Adesso si parla di adattamenti cinematografici che meritano un riscatto. Il primo caso è La Torre Nera, la saga fantasy-horror di Stephen King che narra le gesta di Roland Deschain e di Jake Chambers. Ambientato in un mondo parallelo al nostro, Roland è un “pistolero” (gunslinger) che aveva giurato di proteggere la Torre Nera, centro dell’universo kinghiano, dal perfido Randall Flagg o Uomo-Ombra. Costui, un mago seguace dell’oscurità, ha il solo scopo di diffondere le tenebre per l’universo, il tutto per volere del Re Rosso, una figura demoniaca.

Nel 2017 abbiamo avuto il film omonimo di Nikolaj Arcel con Idris Elba e Matthew McConaughey; un film “troppo semplice che ha provato a essere un (ri)adattamento e sequel dell’opera di King”, il tutto aggravato da un minutaggio di 90 minuti e una produzione travagliata.

Forse Peter Jackson è perfetto per lavorare ad un nuovo adattamento, stavolta volume per volume (come per il Signore degli Anelli o Harry Potter) e magari potrebbe recuperare la sua precedente esperienza con il genere horror\splatter. Un mondo fantastico dal sapore western, personaggi memorabili, atmosfere dark e la lotta tra il bene e male, il film-maker avrebbe tutti gli elementi per una nuova saga fantasy. (D’altronde Stephen King si era ispirato alle opere di Tolkien per il suo romanzo).

La Lega degli Straordinari Gentlemen

Il secondo caso di opera da riscattare è un graphic novel molto famoso, La Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore e Kevin O’Neil. Ambientato in un mondo parallelo, dove tutti i personaggi di tutte le letterature convivono, il governo britannico crea una squadra di super-eroi ottocenteschi con l’avventuriero Allan Quatermain dal romanzo “Le Miniere del Re Salomone” di Henry Rider Haggard, Mina Hacker da “Dracula” di Bram Stocker, il Capitan Nemo da “Ventimila Leghe sotto i mari” di Jules Verne, il Dottor Jekyll e Mr Hyde dall’opera di Robert Louis Stevenson e l’Uomo Invisibile dall’omonimo romanzo di H.G. Wells per fermare un pericoloso criminale che minaccia il mondo. Dall’opera di Moore e O’Neil abbiamo avuto il film La leggenda degli uomini straordinari di Stephen Norrington con Sean Connery nei panni di Quatermain. Il film fu attaccato dalla critica a causa di una trama caotica (dopo una buona partenza) e una serie di situazioni impossibili, nonostante il buon successo al box-office.

Per riadattare l’opera servirebbe un regista talentuoso e visionario, il quale deve trattare l’opera con massimo rispetto, uno capace di lavorare con un grosso budget e interessato alla cura degli effetti speciali. Peter Jackson può essere l’uomo giusto (altra opzione per questo lavoro è Guillermo del Toro), con il materiale originario ha la possibilità di creare una nuova trilogia dove abbiamo fantascienza, fantasy, avventura e azione tra un ritmo moderno e l’ambientazione di un 1800 steampunk e alternativo.

In questo caso si può azzardare un possibile fancast: Daniel Craig nei panni di Allan Quatermain, Felicity Jones in quelli di Mina Hacker, Cillian Murphy in quelli del dottor Jekyll e Mr Hyde (interpretato con la motion capture, magari con Andy Serkis), Riz Amhed in quelli del Capitan Nemo, Ryan Reynolds come voce dell’Uomo Invisibile e Jonathan Pryce come interprete di James Moriarty.

Fonte immagine di copertina:  Flick.com (Immagine senza copyright)

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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