PINO di Francesco Lettieri: Uno, nessuno e centomila

PINO di Francesco Lettieri: Uno, nessuno e centomila

PINO di Francesco Lettieri racconta come Pino Daniele, con i suoi molteplici volti, sia stato allo stesso tempo uno, nessuno e centomila.

“Ogni uomo è come una maschera che il mondo gli impone, ma ogni maschera è anche un volto che il mondo gli fa scoprire.”

Questa frase, presa in prestito per l’occasione da un maestro delle parole come Luigi Pirandello, si adatta perfettamente allo scopo ultimo con cui è nato il documentario di Francesco Lettieri, in programma nelle sale dal 31 Marzo al 2 Aprile. Ad ognuno il proprio Pino – è questo il messaggio più profondo che il film vuole far passare e che lo spettatore non fatica certo a cogliere.

Ad ognuno il proprio Pino

Ammasso di capelli scompigliati, gli occhi furbi di chi la sa lunga sulla vita ma se la gode lo stesso, l’espressione da tipico mascalzone latino dal cuore gigantesco. Sarebbero probabilmente questi i dettagli a cui ognuno di noi penserebbe qualora ci chiedessero di descrivere Pino Daniele. Eppure, volendo approfondire  oltre, le emozioni e le fotografie che ognuno di noi legherebbe al cantautore partenopeo differirebbero non poco le une dalle altre. Il mio è il PINO di “A testa in giù”, quello di un mio amico potrebbe essere il PINO di “Napule è” , quello di Francesco Lettieri-a detta dello stesso regista- è il PINO di “Cammina cammina”. Perché Pino è universale e al tempo stesso particolare, artista di tutti, in tutto e per tutto.

PINO di Francesco Lettieri: Una costante ricerca

Senza voler svelare troppo ai fortunati che decideranno di recarsi al cinema nei giorni sopracitati, PINO è soprattutto un documentario musicale di ricerca. La ricerca del giornalista Vacalebre e del figlio del cantautore napoletano, Alex, di brani inediti di Pino; la ricerca dello stesso Pino, di perfezione e incessante evoluzione musicale; la ricerca del regista, Francesco Lettieri, il quale utilizza le canzoni di Pino Daniele per raccontare storie di vita quotidiana di Napoli -oggi come ieri- descritta perfettamente dalle canzoni capolavoro del partenopeo. Una Napoli, quella descritta da Daniele. della gente comune, quella che va a “faticare” ogni giorno e che a fine giornata trova conforto dalle proprie preoccupazioni guardando il mare.

PINO di Francesco Lettieri: I mille volti del musicante

Il Pino descritto e raccontato nel film di Lettieri, come detto in apertura, è uno, nessuno e centomila. Perfetta esemplificazione di Napoli, delle sue contraddizioni, delle sue meraviglie, dei suoi dissidi. Pino è padre, amico, collega di lavoro, artista a tutto tondo dalle mille vite artistiche, è fratello, è  incontestabilmente uno dei re di Napoli, ma che a differenza dell’altro re, suo alter-ego ideale, Maradona, ha paura di esserlo e proprio per questo arriverà a lasciare la citta, con il cuore spezzato. Proprio il rapporto con Diego viene lasciato alle intuizioni dello spettatore, non raccontato, solo suggerito, eppure i parallelismi tra i due sono del tutto evidenti. Poi c’è il Pino amico intimo di Massimo Troisi, con qui condivise le emozioni e i pensieri della loro cardiopatia in comune e che con la sua morte lasciò un vuoto incolmabile nel petto del cantautore. C’è il Pino descritto dagli amici, dai colleghi, dai familiari, specie dal figlio Alex. Tutti lo descrivono in maniera diversa, unica, personale, perché  unico e personale è il ricordo lasciato da lui nel cuore di chiunque lo abbia conosciuto, come artista e come uomo.

 

fonte immagine in evidenza: foto scattata da Giovanni Fede in loco, in data 25 Marzo 2025 presso il cinema Giulio Cesare, in occasione dell’anteprima del film.

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