Nel panorama televisivo attuale emerge una serie che promette di sovvertire le aspettative dei soliti drammi adolescenziali. Non si tratta dell’ennesimo survival game fisico, ma di una battaglia ben più insidiosa: quella del cuore. Basata su una storia vera, Renai Battle Royale reinterpreta il concetto dell’amore per la sopravvivenza, trasformandolo in una lotta sentimentale ambientata tra i banchi di un’esclusiva scuola d’élite, dove l’amore si rivela il nemico più inaspettato. Ideata da Shinozaki Eriko e Shuto Rin, con regia di Yasukawa Yuka, Matsumoto Soushi e Ota Ryo, la serie è composta di 8 episodi, disponibili su Netflix.
La serie tv giapponese ci catapulta in un contesto scolastico d’eccezione e cioè quello di una prestigiosa accademia per studenti facoltosi. Nulla di strano, in realtà, se non fosse per la ferrea regola che governa la vita studentesca: le relazioni tra femmine e maschi sono severamente proibite, pena l’espulsione immediata. La trama si complica quando Arisawa Ichika, la protagonista di Renai Battle Royale, inizia a sviluppare sentimenti per il suo compagno di classe, Ryogo Maki, dopo essersi incontrati per la prima volta in ospedale. Un’innocente infatuazione, che in questo ambiente si trasforma in un atto di ribellione ad alto rischio.
Chi è il Love Keeper in Renai Battle Royale?
La “battaglia” non si limita alla semplice sfida personale contro il regolamento scolastico. La scuola stessa è un campo minato di sorveglianza: un consiglio studentesco onnipresente pattuglia persino i love hotel esterni, agendo come una vera e propria squadra di polizia morale — tanto da iniziare una “caccia al coniglio”. A ciò si aggiunge la minaccia, invisibile ma potente, di un misterioso account social chiamato “LoveKeeper”, che non esita a smascherare scandali e segreti mettendo alle strette chiunque osi infrangere il tabù dell’amore, e poi garantendo il silenzio o la sicurezza delle coppie, agendo quindi come intermediario tra il desiderio proibito e la minaccia dell’esposizione.
Inizialmente dietro l’account del LoveKeeper si cela Ichika, la protagonista. La sua provenienza da una famiglia povera la spinge ad adottare una strategia unica per sopravvivere: Ichika estorce denaro alle coppie clandestine. Nel frattempo, però, si uniscono a lei anche Maki e un altro loro compagno, Kanda Atsushi. Il loro coinvolgimento è anch’esso motivato dal denaro, sebbene le loro situazioni siano diverse da quelle di Ichika. Infatti, anche se Maki e Kada sono benestanti, entrambi hanno infatti problemi in famiglia: il padre di Maki picchia la madre quindi il ragazzo vuole scappare con lei e i soldi; la madre di Kada, invece, ha tradito il marito e lui vuole scappare perché non sopporta la finzione che gira attorno alla sua famiglia. L’elemento distintivo e morale della serie emerge quando Ichika si innamora. Quest’esperienza cambia lo scopo del LoveKeeper: Ichika decide di volgere l’account alla protezione delle coppie per garantire la loro sicurezza e silenzio, rendendo così il LoveKeeper un simbolo di speranza e protezione per coloro che vanno contro le regole della scuola.
Renai Battle Royale non si limita solo a mostrarci i drammi amorosi delle prime cotte adolescenziali, ma si spinge molto più a fondo, esplorando temi complessi come la libertà individuale in contrasto con le imposizioni di un sistema scolastico oppressivo, la moralità delle scelte che nascono dalla disperazione e l’ombra invasiva della sorveglianza sulla vita privata. Renai Battle Royale è un’immersione verso le dinamiche relazionali giovanili dove ogni sguardo, ogni tocco, persino ogni battito del cuore possono segnare un passo verso l’amore…oppure verso una catastrofe. La posta in gioco è molto alta: si rischia l’espulsione, le entrate nelle altre università sono tutte bloccate, e per la protagonista Ichika c’è addirittura la sopravvivenza.
Fonte immagine di copertina: Netflix