La XIX edizione del Salina DocFest, prestigioso festival internazionale dedicato al cinema documentario narrativo, si svolgerà quest’anno dal 15 al 20 luglio 2025 sull’isola di Salina. Durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi a Roma presso il Cinema Farnese Arthouse, la direttrice artistica Giovanna Taviani ha spiegato la scelta delle nuove date, anticipando l’evento da settembre a luglio per coinvolgere maggiormente il pubblico giovane e allargare ulteriormente la platea.
A guidare il festival, accanto alla direttrice artistica Giovanna Taviani, si conferma la Presidente Giulia Giuffrè. La sua presenza sarà centrale anche durante alcuni incontri molto importanti. Sono stati annunciati, infatti, due grandi ospiti internazionali: Oliver Stone e Jeremy Irons. Oliver Stone terrà una speciale masterclass sulla narrazione cinematografica e l’impegno civile nella sua filmografia e riceverà il Premio Gruppo Arena. Jeremy Irons sarà premiato con il Premio Irritec per il suo attivismo ambientale e per il suo documentario “Trashed” diretto da Candida Brady, incentrato sulla crisi globale dell’inquinamento da rifiuti. Irons dialogherà con il pubblico, approfondendo i temi legati alla sostenibilità.
Salina DocFest 2025: “Nuove parole, nuove immagini”
Quest’anno il festival ruota attorno al tema “Nuove parole, nuove immagini“, ispirato alle riflessioni di Paolo Rumiz nel suo libro “Verranno di notte“. Giovanna Taviani ha evidenziato come l’uso contemporaneo delle immagini stia causando una perdita di empatia e di capacità critica nei giovani, rendendo urgente un intervento educativo che recuperi la consapevolezza visiva.
Il Manifesto per l’educazione audiovisiva nelle scuole
Elemento centrale della XIX edizione è il manifesto “Il cinema come mestiere dell’immaginario”, ideato da Giovanna Taviani in collaborazione con il regista Daniele Vicari. Il documento, strutturato in nove punti fondamentali, sarà presentato ufficialmente il 19 luglio durante il festival. Successivamente verrà lanciata una campagna firme digitale, aperta fino a dicembre 2025, con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni, docenti e cittadini sull’importanza di integrare il linguaggio audiovisivo nei programmi scolastici.
Il manifesto sottolinea l’importanza di alfabetizzare i giovani al linguaggio delle immagini per contrastare l’analfabetismo visivo ed emotivo. Tra i punti principali ci sono l’educazione alla cittadinanza audiovisiva, la valorizzazione delle professionalità del cinema e il ruolo fondamentale del documentarista come testimone del nostro tempo.
Sei opere italiane inedite compongono il concorso principale del SalinaDocFest, selezionate per la loro capacità di esplorare contesti personali e sociali attraverso linguaggi autentici e innovativi:
- Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio (Italia/Svizzera, 2024, 132’) – Un road-movie emozionale tra album fotografici, filmati e registrazioni dell’archivio paterno, che intreccia memoria familiare e Storia del Novecento.
- Real di Adele Tulli (Italia/Francia, 2024, 84’) – Documentario sperimentale che monta insieme metaverso queer, dipendenze digitali e smart-city, offrendo uno sguardo caleidoscopico sull’era iperconnessa.
- L’occhio della gallina di Antonietta De Lillo (Italia, 2024, 93’) – Documentario d’osservazione che, attraverso un linguaggio asciutto ed empatico, coglie la quotidianità e le sue pieghe più intime.
- Fratelli di culla di Alessandro Piva (Italia, 2024, ca. 62’) – Un viaggio nell’esperienza dell’abbandono nei brefotrofi, attraverso testimonianze dirette e materiali d’archivio toccanti.
- Tineret di Nicolò Ballante (Italia, 2024, 63’) – Opera prima che segue un giovane moldavo nella periferia romana, tra sogni musicali e difficoltà economiche: ritratto sincero di un’Italia invisibile.
- No More Trouble (già Sotto il confine) di Tommaso Romanelli (Italia, 2024, 97’) – Opera prima intensa, in cui l’autore esplora i confini tra memoria, perdita e rinascita, con uno sguardo personale e coinvolgente.
I premi speciali del Salina DocFest 2025
Oltre al concorso internazionale, il SalinaDocFest 2025 celebra figure di spicco del cinema e della cultura con una serie di premi speciali. Il Premio Lady Wilmar sarà conferito all’attrice Sinéad Cusack, interprete di spessore internazionale. Il Premio Pistì andrà a Lunetta Savino, volto amatissimo del cinema e della televisione italiana. Il Premio Howden Assimovie sarà assegnato al regista Agostino Ferrente, mentre Lidia Ravera riceverà il Premio “Nuove parole / Nuove immagini” per il suo impegno tra scrittura e attivismo sociale. Infine, il Premio Ravesi – Dal Testo allo Schermo sarà consegnato ad Ascanio Celestini, autore capace di attraversare con originalità teatro, letteratura e cinema.
Eventi speciali: musica, letteratura e cultura
La XIX edizione del Salina DocFest propone un ricco programma di eventi speciali che intrecciano musica, cinema e letteratura, confermando il festival come un crocevia di linguaggi e riflessioni. Tra gli appuntamenti più attesi figurano l’omaggio agli 80 anni di Roma città aperta, simbolo del neorealismo italiano e della resistenza cinematografica, e un incontro speciale con Ascanio Celestini, protagonista del teatro civile e delle narrazioni dal basso. In ambito musicale, è prevista la proiezione di Buena Vista Social Club di Wim Wenders, capolavoro del documentario musicale dedicato alla tradizione cubana.
Il festival si aprirà con un omaggio musicale a Massimo Troisi e Pino Daniele, due icone della cultura napoletana, reinterpretati dalla voce intensa di Pietra Montecorvino, e si concluderà con il concerto del quintetto gipsy-jazz I Patagarri, per un finale festoso e partecipato. Durante tutta la manifestazione si svolgeranno incontri informali al Caffè del Festival con protagonisti come Daniele Ciprì, Maricetta Lombardo e Clarissa Cappellani, accompagnati da degustazioni enocinematografiche al Wine Bar Ravesi e da mostre fotografiche e installazioni artistiche.
Tutti gli eventi saranno a ingresso gratuito, garantendo un’ampia accessibilità e incentivando il dialogo diretto tra artisti e pubblico.
Salina DocFest 2025: la conferenza stampa
La conferenza stampa del Salina DocFest ha presentato la 19ª edizione del festival dedicato al documentario narrativo e al cinema del reale, che quest’anno si terrà dal 15 al 20 luglio sull’isola di Salina. Giovanna Taviani, fondatrice e direttrice artistica, ha illustrato il tema scelto, “Nuove parole, nuove immagini“, focalizzandosi sull’importanza di educare le nuove generazioni al linguaggio audiovisivo per contrastare una crescente crisi culturale. Tra gli ospiti speciali annunciati ci sono Oliver Stone, che terrà una masterclass e presenterà il suo film “Salvador”, e Jeremy Irons, vincitore del Premio Irritec per il suo impegno ambientale col documentario “Trashed“. Inoltre, è stato lanciato un manifesto-appello per introdurre lo studio del cinema e delle immagini nelle scuole, un’iniziativa sostenuta anche dal regista Daniele Vicari. Il festival proporrà una selezione accurata di documentari italiani, incontri culturali, concerti ed esposizioni, confermando il suo ruolo di importante punto di riferimento nel panorama cinematografico internazionale.
Per il programma completo si rimanda al sito dell’evento.
Fonte immagine in evidenza: Ufficio Stampa NowPress