Canzoni di Pino Daniele: le 8 da ascoltare

Pino Daniele nella copertina di E Sona Mo, secondo album con le sue canzoni dal vivo

Quali sono le canzoni di Pino Daniele da ascoltare?

Il Masaniello della musica napoletana, l’innovatore di quella italiana, Pino Daniele, nato a Napoli il 19 marzo del 1955 è il maestro del jazz, blues e rock; poeta del e per il popolo, dal cuore d’oro e dalle parole immortali. Compositore, cantautore, potremmo definire la sua persona e la sua anima in infiniti modi, perché lui era infinito e lo è tutt’ora. A distanza di nove anni dalla sua perdita, Pino Daniele vive con noi, perché, come dicono spesso i napoletani, siamo cresciuti a pane e Pino. Il percorso musicale con Enzo Avitabile, James Senese, i primi anni di esordio che gli hanno insegnato tantissimo; Pino Daniele si è formato pian piano creando un’impronta unica, impossibile da non riconoscere

Ecco le 8 canzoni di Pino Daniele da non perdere:

1. Napul’è – Terra Mia (1977)

Questo brano non è una canzone su Napoli, ma la canzone di Napoli, infatti riesce a coglierne lo spirito e la diversità, lodandone la bellezza ne tratteggia anche i difetti, con le sue visibili ed invisibili contraddizioni. La scrive a soli 18 anni, il giovane Giuseppe agli inizi della sua carriera musicale avrebbe portato avanti una tradizione accompagnata dall’ innovazione, un inno che dopo quasi 50 anni riesce ancora a cogliere la magia e la malinconia, il forte sentimento d’appartenenza e l’amore per una città che non è solo “mille culure” ma anche “mille paure”.  Le persone rassegnate e indifferenti al degrado circostante continuano a sperare nella fortuna, la cosiddetta ciorta, per migliorare la propria vita. Tutti ne parlano, tutti la criticano, il mondo intero la conosce, ma nessuno sa veramente qual è la sua vera essenza. Diventata simbolo della città, viene scelta come colonna sonora nel film di SorrentinoÈ stata la mano di Dio”.

2. SaraMedina (2001)

Tratta dall’album Medina, Sara è una delle canzoni più belle da ascoltare per approcciarsi al cantante; dedicata alla primogenita Sara Daniele, parla del suo animo dolce, del suo carattere frizzante e del suo sorriso. Tra le canzoni di Pino Daniele, Sara parla di crescita e delle difficoltà che si affrontano nella vita man mano che si diventa grandi; parla di un padre che ci mostra il suo cuore, i suoi timori e i suoi auspici futuri per la propria bambina, che sembra ancora troppo fragile per affrontare tutto; dal testo «Sara devi crescere, imparerai a guardare il cielo, ad inseguire un sogno vero».

3. Je so’ pazzo – singolo 1977

Tra le canzoni più amate di Pino Daniele spicca “Je so’ pazzo“, uscita nel 1979 durante il Festivalbar e subito apprezzata dal pubblico. Con un ritmo incalzante, Pino si ispira a Masaniello, il rivoluzionario napoletano del Seicento, portavoce del popolo. Tra le strofe esprime i bisogni generazionali e l’irrequietezza del tempo. La canzone è una protesta, carica di rabbia e autogiustificazione. Il mondo ha rovinato e reso malata un’intera generazione, quindi se “je so’ pazzo“, non è una colpa, ma un qualcosa da celebrare, da comprendere e da ammirare, perché proprio da coloro che venivano definiti “pazzi” sono partite le rivoluzioni. All’epoca, il brano fu censurato per il verso “Je so’ pazzo e nun ce scassate ‘o cazzo“, costringendo Pino a registrare una versione modificata per la radio e la TV. Sperimenta una fusione di canti popolari e blues cercando di svegliare le coscienze e far nascere dei Masanielli con nuove consapevolezze. Attira l’attenzione sul diritto di far sentire la propria voce con schiettezza e con foja, il sentimento napoletano di fervore nel cambiare le cose.

4. Keep On Movin’Musicante (1984)

Dall’album Musicante, Keep On Movin’ è una delle canzoni di Pino Daniele. Caratterizzata dal mix italiano-napoletano-inglese, ci parla della difficoltà nell’ affrontare la vita dopo i trent’anni; bisogna impuntarsi nonostante tutto, dire la propria e soprattutto non bisogna accettare gli avanzi che la società ci offre, costruendo duramente il nostro percorso, soprattutto quando le cose non ci vengono regalate.
Dal testo: «keep on movin’ ma non dir male di te, jetta ‘nterra tutte cose, nunn’è giusto e saje pecchè».

5. Basta ‘na jurnata e’ sole – Pino Daniele (1978)

Questo brano del 1978 tratta proprio di uno degli elementi più rappresentativi dell’essere partenopei: l’ottimismo. Infatti il sole, protagonista della canzone, riesce a portare allegria anche nei momenti in cui il pessimismo regna sovrano. È una canzone d’amore per una persona alla quale l’autore vorrebbe dare tutto, ma che alla fine si accontenta di dedicarle questa “jurnata e’ sole”. Una giornata di sole a Napoli, qualcuno con cui passare del tempo, con cui parlare: ciò fa parte dell’essenza e della semplicità partenopea, nella quale tra salsedine e mare, si respira un senso  di magia e positività. Dal testo: Ma basta ‘na jurnata ‘e sole / E quaccheduno ca te vene a piglia’ /Ma basta ‘na jurnata e sole / Pe’ pote’ parla‘”

6. Tutta ‘nata storiaBella ‘Mbriana (1982)

Tra tutte le canzoni di Pino Daniele, qui, ancora una volta, il cantante ci riporta un tema importantissimo che riflette lo specchio della sua vita: il migrare verso paesi esteri, in questo caso l’America, alla ricerca della ricchezza e della fortuna. Ma perché prendere la via più semplice, perché fuggire, quando possiamo restare cercando di combattere per crearci un futuro dignitoso nella nostra terra? Questo è un tema che col tempo si è largamente sviluppato e alimentato, soprattutto negli ultimi tempi e soprattutto al sud Italia, dove c’è uno scarso panorama sia economico che politico-sociale e questo costringe i migliori talenti ad andare via. Dal testo «ij nun vogl’ ji America, pecchè nun ponno capì st’America».

7. Quando – Sotto o’ sole (1991)

Quando” di Pino Daniele è una canzone del 1991, pubblicata e pensata per fare da colonna sonora al film di TroisiPensavo fosse amore…invece era un calesse”. È un brano da ascoltare e soprattutto da sentire, con un significato che ognuno può fare proprio, perché riesce ad evocare tante sensazioni diverse.  Un testo d’amore, in cui il protagonista vive una sorta di battaglia interiore, una dedica d’amore con un tocco di malinconia. Una frase particolare ha suscitato molte riflessioni: “Chi vuole un figlio non insiste“. Probabilmente Pino voleva dire che la questione del diventare genitori è un qualcosa di così personale che non può essere forzato, ma è comunque una canzone aperta a molte interpretazioni e significati, nella quale l’ascoltatore può ritrovarci esperienze personali. Dal testo: “Tu dimmi quando, quando/ Siamo angeli che cercano un sorriso / Non nascondere il tuo viso/ Perché ho sete, ho sete ancora, ho sete ancora”

8. Anna verràMascalzone Latino (1989)

La canzone è dedicata ad Anna Magnani, una delle attrici italiane più famose e di rilievo che con la sua essenza ha lasciato un vuoto nel mondo artistico. Questo testo di una delle più commoventi canzoni di Pino Daniele, tratta di temi attuali con un messaggio carico di fiducia e di prospettive: «Anna verrà, col suo modo di guardarci dentro, dimmi quando questa guerra finirà, noi che abbiamo un mondo da cambiare, noi che ci emozioniamo ancora davanti al mare».

Articolo di Gelsomina Senese e Linda Polito 

Fonte immagine: copertina ufficiale dell’album E Sona Mo’

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