5 telefilm da vedere assolutamente

5 telefilm da vedere assolutamente

5 telefilm da vedere, per chi non l’avesse ancora fatto, e rivedere.

Ma cos’è un telefilm? Si tratta di una serie televisiva articolata in più episodi, dunque non concentrata in un’unica visione. In una serie televisiva ogni singolo episodio è autoconclusivo, contrariamente a quanto accade nei “serial televisivi” (come le soap opera e le telenovelas), nei quali ogni puntata è sempre collegata alla precedente.

Negli ultimi tempi le serie televisive si modellano sempre più spesso sui serial televisivi, con temi narrativi presenti in più episodi e/o per intere stagioni. Frequente è poi l’uso del “cliffhanger”, ossia una brusca interruzione della vicenda, nel momento culminante, alla fine dell’episodio o della stagione, così da fidelizzare sempre più lo spettatore.

Generalmente, proprio come le colonne sonore per i film, anche i telefilm sono ricordati per note e parole, caratterizzati dunque da una sigla d’apertura, musicata o cantata, divenendo spesso simbolo della serie stessa. E come per i film, anche i telefilm sono interessati da una classificazione di generi. Si va dal comico (si pensi alle sit com, come Friends, Casa Vianello, Happy Days) – in cui l’elemento portante è lo humour – al drammatico. Questi ultimi – come Dawson’s Creek, Beverly Hills 90210, The O.C., Settimo Cielo – sono incentrati sulle interrelazioni tra persone, narrando storie di amicizia, amore, tradimenti, sofferenze, morte, e pongono al centro tematiche sociali di grande attualità, come la droga, il sesso, omicidi, conflitti generazionali. In altri generi di telefilm prevale invece l’azione su campo e la ricorrente ricerca per la risoluzione di problemi, casi ed enigmi. Rientrano nella categoria il genere fantascientifico, poliziesco e legale-giudiziario, menzionando a tal proposito telefilm come Fringe, Lost, Buffy, Smallville, Il commissario Rex, solo per citarne alcuni. E c’è infine il genere medico-ospedaliero, incentrato su temi concernenti la salute e la morte, intrecciati alla storia personale dei protagonisti. Ne costituisce esempio l’amatissimo telefilm Grey’s Anatomy.

5 telefilm da vedere assolutamente

Ma andiamo ad osservare nel dettaglio i 5 telefilm da vedere assolutamente, i più amati, visti, rivisti e chiacchierati dagli anni ’90 ai nostri giorni.

Cominciamo da una delle serie televisive amate da giovani ed adulti, da vedere soli, in coppia o in famiglia. Si tratta di Settimo Cielo (7th Heaven), la serie televisiva statunitense incentrata sulla vita della famiglia “quasi perfetta” (da Mulino Bianco!) del reverendo Camden. Il telefilm, prodotto da Brenda Hampton e trasmesso in Italia in undici stagioni dal 1998 al 2009, si svolge a Glen Oak, una città immaginaria della California, in cui questa famiglia modello conduce una vita apparentemente tranquilla, là dove i confronti/scontri generazionali emergono insieme a tematiche fortemente realistiche, come la droga, il bullismo, i primi amori e le difficoltà adolescenziali. Gli spettatori vedranno crescere i protagonisti – i sette figli del reverendo Eric e sua moglie Annie – Matt, Mary, Lucy, Simon, Ruthie e i due gemellini Sam e David, e con loro le dinamiche felici e sofferte per tenere unita la famiglia, tra tante difficoltà, ma anche soddisfazioni ed orgogli. Quale coppia di moderni genitori non desidererebbe assumere a modello i precetti educativi, anche un po’ puritani, della famiglia Camden!

E se in Settimo Cielo lo spettatore era proiettato in una dimensione spesso candida e perfetta, si cambia scenario con Dawson’s Creek. La si potrebbe definire “serie televisiva cult”, in quanto teen-serie mai dimenticata, quella in cui si affrontano gli innamoramenti non corrisposti, le precoci esperienze sessuali, il significato puro e contaminato del termine amicizia, oltre qualsiasi definizione reale. Il telefilm statunitense che ha tenuto incollata al televisore un’intera generazione, di fronte ai monologhi cervellotici e brillanti di Joey Potter, all’ingenuità sadica di Dawson Leery, alla sfrontata sincerità di Pacey Witter e alla precoce maturità di Jen Lindley. La serie, creata da Kevin Williamson ed ambientata a Capeside, Massachusetts, fu trasmessa in Italia con sei stagioni dal 2000 al 2003, ottenendo consensi soprattutto tra gli adolescenti. Quanti ancora oggi ne canticchiano la sigla I Don’t Want To Wait di Paula Cole, per anni conosciuta e urlata come Anuanuwei!

Come non menzionare nella nostra top five di telefilm da vedere la fantastica serie televisiva statunitense delle “Gilmore Girls”, Una mamma per amica, ideata da Amy Sherman-Palladino, con protagoniste Lorelai e Rory Gilmore, madre e figlia. Il telefilm, trasmesso in Italia con sette stagioni dal 2002 al 2008, ha ottenuto, grazie all’enorme consenso, un’ottava stagione di soli quattro episodi nel 2016 su Netflix. Ambientata nell’immaginaria cittadina di Stars Hollow (Connecticut), racconta le vicende allegre, appassionate, sofferte di una madre rimasta incinta prematuramente di una figlia che, crescendo, si rivelerà brillante, intelligente e saggia. Un legame profondo, che travalica gli stessi consueti confini del rapporto generazionale madre-figlia. Un sano approccio alle disparate tematiche sociali accompagna quest’entusiasmante serie televisiva, condita di humour e vivacità.

Ecco giungere all’acclamato ed appassionante The O.C., la serie televisiva statunitense, che ha fatto innamorare e piangere la penultima generazione di adolescenti. Trasmessa con quattro stagioni in Italia dal 2004 al 2007, ideata da Josh Schwartz, il telefilm vede protagonisti “i fantastici quattro”: il tenebroso e problematico Ryan Atwood, la bellissima e generosa Marissa Cooper, il cervellotico ed inizialmente introverso Seth Cohen e l’estroversa ed intelligente Summer Roberts. Ambientato a Newport Beach (Orange Country, da cui deriva l’acronimo del titolo), in California, presenta e rappresenta la realtà adolescenziale di mondi diversi, quello ricco, caotico ed ipocrita dell’alta società e quello dimesso e difficile della periferia. Un telefilm che insegna come nessun ruolo sia davvero cristallizzato, e che attraverso l’amore, la fiducia e l’impegno si può ottenere ciò che prima si reputava impossibile.

Si giunge infine alla designazione di un telefilm da vedere che appartiene ai nostri giorni, trasmesso in Italia con cinque stagioni dal 2009 al 2013 e ideato da J. J. Abrams, Roberto Orci, Alex Kurtzman. Si tratta di Fringe, la serie un po’ fantascientifica che segue le vicende della divisione Fringe dell’FBI di Boston, in Massachusetts. Protagonisti la bellissima ed empatica Olivia Dunham e il super intelligente Peter Bishop. La squadra indaga su diversi fenomeni inspiegabili che si verificano a ritmo crescente e che saranno identificati come “Schema”, e innescati nel momento in cui la realtà è stata alterata varcando la soglia tra universi paralleli. Il termine Fringe indica appunto il confine, oltre il quale c’è tutto quanto la normale scienza non ha ancora appurato. Ma la squadra dovrà fare i conti con il futuro, che sembra voler tornare indietro e distruggere il presente, credendo erroneamente che l’evoluzione ultima della specie umana debba essere privata di ciò che la rende tale, i sentimenti, così da raggiungere il cosiddetto stadio di intelligenza perfetta!

Altri telefilm da vedere!

A proposito di Emilia Cirillo

Mi chiamo Emilia Cirillo. Ventisettenne napoletana, ma attualmente domiciliata a Mantova per esigenze lavorative. Dal marzo 2015 sono infatti impegnata (con contratti a tempo determinato) come Assistente Amministrativa, in base alle convocazioni effettuate dalle scuole della provincia. Il mio percorso di studi ha un’impronta decisamente umanistica. Diplomata nell’a.s. 2008/2009 presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Pitagora” di Torre Annunziata (NA). Ho conseguito poi la Laurea Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel luglio 2014. In età adolescenziale, nel corso della formazione liceale, ha cominciato a farsi strada in me un crescente interesse per la scrittura, che in quel periodo ha trovato espressione in una brevissima collaborazione al quotidiano “Il Sottosopra” e nella partecipazione alla stesura di articoli per il Giornalino d’Istituto. Ma la prima concreta possibilità di dar voce alle mie idee, opinioni ed emozioni mi è stata offerta due anni fa (novembre 2015) da un periodico dell’Oltrepo mantovano “Album”. Questa collaborazione continua tutt’oggi con articoli pubblicati mensilmente nella sezione “Rubriche”. Gli argomenti da me trattati sono vari e dettati da una calda propensione per la cultura e l’arte soprattutto – espressa nelle sue più soavi e magiche forme della Musica, Danza e Cinema -, e da un’intima introspezione nel trattare determinate tematiche. La seconda (non per importanza) passione è la Danza, studiata e praticata assiduamente per quindici anni, negli stili di danza classica, moderna e contemporanea. Da qui deriva l’amore per la Musica, che, ovunque mi trovi ad ascoltarla (per caso o non), non lascia tregua al cuore e al corpo. Adoro, dunque, l’Opera e il Balletto: quando possibile, colgo l’occasione di seguire qualche famoso Repertorio presso il Teatro San Carlo di Napoli. Ho un’indole fortemente romantica e creativa. Mi ritengo testarda, ma determinata, soprattutto se si tratta di lottare per realizzare i miei sogni e, in generale, ciò in cui credo. Tra i miei vivi interessi si inserisce la possibilità di viaggiare, per conoscere culture e tradizioni sempre nuove e godere dell’estasiante spettacolo dei paesaggi osservati. Dopo la Laurea ho anche frequentato a Napoli un corso finanziato da FormaTemp come “Addetto all’organizzazione di Eventi”. In definitiva, tutto ciò che appartiene all’universo dell’arte e della cultura e alla sfera della creatività e del romanticismo, aggiunge un tassello al mio percorso di crescita e dona gioia e soddisfazione pura alla mia anima. Contentissima di essere stata accolta per collaborare alla Redazione “Eroica Fenice”, spero di poter e saper esserne all’altezza. Spero ancora che un giorno questa passione per la scrittura possa trovare concretezza in ambito propriamente professionale. Intanto Grazie per la possibilità offertami.

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