Until Dawn è uno dei videogiochi horror più conosciuti del mercato, sviluppato dalla Supermassive Games e pubblicato da Sony Computer Entertainment per la PlayStation 4 nel 2015. Lo scorso anno, è stata annunciata una versione rimasterizzata del gioco per PC e PlayStation 5, seguita dall’uscita dell’omonimo film nei cinema a partire dal 24 aprile 2025. Tuttavia, non si tratta di un semplice adattamento cinematografico, ma di un racconto completamente diverso ispirato ad alcuni elementi del videogioco originale.
Trama del videogioco di Until Dawn (2015)
Il gioco di Until Dawn si apre con un prologo in cui un gruppo di amici è riunito nello chalet innevato dei Washington. Dopo uno scherzo di cattivo gusto a Hannah Washington, la ragazza scappa nel bosco e viene seguita dalla sorella gemella Beth, ma entrambe perdono la vita in circostanze misteriose. Esattamente un anno dopo, il fratello Josh Washington riunisce gli amici nella stessa località, ma la serata degenera rapidamente con la comparsa di uno psicopatico mascherato che perseguita il gruppo.
Punti forti del gioco (contiene spoiler)
Il successo del videogioco è legato a due dinamiche che rendono l’esperienza particolarmente interattiva: la prima è l’importanza delle scelte del giocatore che possono alterare il destino dei personaggi; la seconda è la capacità di tenere il joystick fermo nella vita reale per non muovere i personaggi nel gioco. Inoltre, la trama ha colpito per due grandi plot twist sull’identità dell’antagonista della storia: il gioco passa dall’essere un quasi superficiale horror adolescenziale a un profondo horror folkloristico intrecciato con la figura dei wendigo della cultura nativa.
Trama del film di Until Dawn (2025)
Il film di Until Dawn riprende a grandi linee la struttura della trama del gioco: dopo la scomparsa della sorella maggiore Melanie, Clover ripercorre le sue tracce con un gruppo di amici. Una volta raggiunta la città di Glore Valley, la comitiva si trova intrappolata in un loop temporale che li costringe a rivivere la stessa notte, tormentati da minacce diverse, nella speranza di sopravvivere fino all’alba. Dunque, i personaggi possono morire per mano di diversi cattivi, come un killer mascherato e i wendigo del videogioco, oppure a causa di un mostro gigante che si aggira nel bosco, dei parassiti che infestano il corpo delle vittime, l’acqua nociva che causa un’auto-esplosione simile a ciò che accade nel Finché morte non ci separi…
Punti forti del film
Il lungometraggio vanta l’abilità di spaziare attraverso diversi generi dell’horror, dallo slasher alla possessione spiritica, passando dal genere soprannaturale (rappresentato da streghe e bambole assassine) a quello psicologico (sottolineato dall’instabilità mentale della protagonista Clover). Sebbene la trama del film sia sostanzialmente diversa da quella del gioco, è proprio la storia di Clover ad avere la maggior affinità con i personaggi del 2015, in particolare con i fratelli Washington e con l’eroina Sam. Oltre ai piccoli easter egg visibili solo agli occhi dei fan più attenti, c’è anche un grande omaggio al gioco tramite il ritorno dell’attore Peter Stormare nei panni del Dr. Hill. Infine, il riferimento più chiaro alla storia originale è presente nei secondi finali della pellicola, quando viene inquadrato uno chalet innevato molto simile allo sfondo degli avvenimenti del videogame.
Fonte immagine: IMDb
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