5 curiosità sullo spazio: fatti bizzarri e scoperte sorprendenti

5 curiosità sullo spazio

Lo spazio è misterioso, affascinante e per chi lo studia c’è sempre qualcosa da scoprire. A volte ciò che la scienza rivela è davvero bizzarro e, a tal proposito, ecco 5 curiosità sullo spazio che forse non conoscevi.

Il suono del buco nero: la NASA “cattura” l’eco dell’Ammasso di Perseo

I protagonisti della prima delle nostre 5 curiosità sullo spazio riguarda i misteriosissimi buchi neri. Incredibile ma vero, i buchi neri possono produrre suoni. La NASA, infatti, ha scoperto che un buco nero al centro dell’Ammasso di Perseo, ossia un ammasso di galassie che dista circa 240 milioni di anni luce dalla Terra, può produrre un suono.

Come un buco nero può produrre un suono: il ruolo del gas intergalattico

Questo suono si propaga grazie alla grande quantità di gas che costituisce le galassie. Così come è emesso, non è udibile dall’orecchio umano.

L’audio del buco nero: un’esperienza da brividi (grazie alla NASA)

La NASA ha usato sofisticati strumenti per spostare le onde sonore emesse dal buco nero di 57 e 58 ottave sopra ed ha diffuso l’audio ottenuto sull’account ufficiale Twitter dell’agenzia. In questo modo, chiunque dal proprio cellulare può ascoltare questo audio e rimanere senza parole. *È un’esperienza davvero suggestiva, che ci fa sentire ancora più piccoli di fronte all’immensità dell’universo.*

Venere e Urano: i pianeti che “girano al contrario”

Una delle più strabilianti tra le 5 curiosità sullo spazio, riguarda il moto di rotazione dei pianeti. I pianeti del sistema solare sono caratterizzati da un moto di rotazione intorno al proprio asse e quasi tutti, Terra compresa, girano in senso antiorario. Tuttavia, Venere e Urano ruotano su sé stessi in senso orario e quindi, da quei pianeti, si vede il Sole sorgere ad Ovest e tramontare ad Est.

Rotazione retrograda: perché Venere e Urano sono diversi?

Non si sa ancora con certezza il motivo per cui Venere e Urano si comportino in modo diverso rispetto agli altri pianeti, ma sono state avanzate delle ipotesi. Per quanto riguarda Venere, che impiega circa 243 giorni terrestri per compiere una rotazione completa intorno al suo asse, si pensa che l’impatto con un corpo celeste possa aver invertito il senso di rotazione originale.

Il Sole sorge a Ovest: una prospettiva aliena

Per quanto riguarda Urano, gli scienziati hanno ipotizzato che il giro in senso orario possa essere dovuto al fatto che l’asse di rotazione del pianeta ha una forte inclinazione. Altri studiosi, invece, ritengono che, dato che Urano è uno dei pianeti più lontani dal Sole, esso possa essere entrato nel sistema solare in un secondo momento rispetto agli altri.

NGC 1073: una galassia “gemella” della Via Lattea

La quarta delle 5 curiosità sullo spazio che vi proponiamo riguarda l’esistenza di una galassia con caratteristiche simili alla Via Lattea. È indicata col nome di NGC 1073 ed è una galassia a spirale barrata. Si trova nella costellazione della Balena, a circa 55 milioni di anni luce dalla Terra.

Galassie a spirale barrata: la struttura di NGC 1073

Al centro di questa galassia sembra esserci un nucleo luminoso che contiene un buco nero, mentre intorno si possono vedere stelle e nebulose.

Il telescopio spaziale Hubble e la scoperta di NGC 1073

Le immagini di NGC 1073 sono state catturate grazie al telescopio spaziale Hubble, costruito dalla NASA con l’aiuto dell’Agenzia Spaziale Europea.

La cometa di Halley: un appuntamento ogni 76 anni

Tra le 5 curiosità sullo spazio non può mancarne una sulla famosa cometa di Halley. La cometa di Halley, il cui nome ufficiale è 1P/Halley, è stata osservata per la prima volta nel 66 d.C., ma solo nel 1682 l’astronomo inglese Edmond Halley si rese conto di aver avvistato quella cometa il cui passaggio vicino alla Terra si era ripetuto varie volte nel corso del tempo.

Edmond Halley e la scoperta della cometa periodica

È stato quindi possibile scoprire che la cometa di Halley percorre un’orbita ellittica intorno al Sole, che le permette di transitare nelle vicinanze della Terra ogni 76 anni circa.

Prossimo avvistamento: la cometa di Halley tornerà nel 2061

Dato che l’ultimo avvistamento è datato 26 gennaio 1986, secondo le stime il prossimo avverrà nel 2061.

La temperatura dello spazio: un freddo estremo

I pianeti e il Sole hanno temperature diverse. Quest’ultimo, in particolare, ha una temperatura di quasi 6000 K, ma nello spazio si calcola una temperatura di circa 2,73 K, ossia -270,42 gradi Celsius.

2,73 Kelvin: il freddo cosmico

Fonte immagine: Pixabay

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Studentessa laureanda dell'Università di Napoli "L'Orientale".

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