Immaginiamo di essere a un ristorante, rilassati dopo una settimana di lavoro, felici di essere con la compagnia giusta e con lo stomaco ormai pieno. Ma ecco che arriva quel momento imbarazzante: il conto da pagare!
A renderlo imbarazzante è il fatto che ad oggi ci sono più eccezioni che regole e non è sempre semplice gestire al meglio la situazione, tanto da scatenare puntualmente la guerra del “pago io”.
Ma quindi, chi paga il conto? Anche se i tempi sono cambiati e non è più sempre l’uomo a dover pagare, secondo il galateo ci sono alcune regole che potrebbero essere utili ad affrontare al meglio la situazione e fare una bella figura. Tali regole possono variare in base al contesto, all’evento e al rapporto che c’è tra i commensali.
Indice dei contenuti
Chi paga il conto: le regole in breve
Situazione | La regola del galateo |
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Cena romantica o primo appuntamento | La persona che ha esteso l’invito, indipendentemente dal genere. |
Cena di compleanno | Il festeggiato che invita paga (soprattutto al Sud Italia); gli invitati pagano al Nord. |
Invitato più anziano o di riguardo | Chi invita paga, ma se l’invitato più anziano insiste, è buona educazione cedere. |
Cena tra amici | Il conto si divide in parti uguali (“alla romana”), salvo accordi diversi. |
Cena romantica: chi offre?
Finalmente riusciamo ad ottenere il primo appuntamento con la persona di cui abbiamo una cotta dai tempi del liceo e la invitiamo a cena fuori. Partiamo dal presupposto che i tempi in cui era l’uomo a dover fare il primo passo appartengono al passato. Al giorno d’oggi non sorprende vedere una donna dichiararsi a un uomo e, soprattutto, non sorprende che sia proprio una donna ad invitare a cena l’uomo di cui è interessata. Superata la fase dei cliché, si giunge al fatidico momento in cui il cameriere si avvicina al tavolo: chi paga il conto? Secondo il galateo, in questo caso vale la regola generale secondo la quale chi invita paga, anche se si tratta della donna. Pagare il conto non è più una questione di genere, ma di ospitalità, un concetto confermato anche dalle moderne guide di etichetta, come discusso in approfondimenti di Vanity Fair. Tuttavia, ci sono delle eccezioni: qualora l’invitato/a, in particolar modo se la relazione va avanti da un po’, dovesse insistere per pagare la sua parte o l’intero conto, è giusto trovare un compromesso. Opporsi in modo ostinato potrebbe compromettere l’esito della serata.
Cena di compleanno: le usanze regionali
Anche in questa occasione vige la regola generale: chi invita paga. Nonostante ciò, la differenza non la fanno le persone, bensì le usanze legate al luogo. In Italia, infatti, se al Sud tale regola viene solitamente rispettata, al Nord, secondo la tradizione, sono gli invitati a pagare la cena per il festeggiato, oltre che a portare un regalo. In generale, a prescindere dalla propria cultura, è buona educazione adeguarsi alle usanze del luogo in cui ci si trova e al gruppo di persone che si frequentano.
Invitare una persona più grande: una questione di rispetto
La regola rimane sempre la stessa! Se chi invita è la persona più giovane, il conto spetterà a quest’ultima. Tuttavia, anche qui vi sono delle eccezioni. Capita, infatti, che la persona più anziana desideri pagare il conto; in questo caso opporre troppa resistenza potrebbe risultare come una mancanza di rispetto, quasi un’offesa, quindi è meglio evitare e lasciare che sia l’invitato a pagare con gratitudine.
Cena con amici: come dividere il conto?
La cena in comitiva è probabilmente l’unico caso in cui non vale la regola generale, ma è più una questione di buon senso. Solitamente, giunto il momento di pagare, il conto andrebbe diviso in parti uguali. Capita, però, che alcuni membri della comitiva consumino poco rispetto agli altri, o addirittura nulla. In questo caso le alternative sono due: procedere comunque pagando “alla romana” per semplicità, oppure, con delicatezza, ricalcolare le quote escludendo chi ha consumato palesemente meno.
Fonte immagine: Depositphotos
Articolo aggiornato il: 12/09/2025