Mate argentino: cos’è, storia e come si prepara la bevanda

Curiosità sul mate argentino: 7 da scoprire.

Cos’è il mate argentino? La risposta ufficiale arriva direttamente dal Congreso de la Nación: con la Legge 26.871, dal 3 luglio 2013 il mate è la bevanda nazionale dell’Argentina. Potrebbe sembrare un titolo importante per un semplice infuso, ma il mate è molto più di un . È un rito sociale, un simbolo di condivisione così radicato che gli argentini gli attribuiscono nomignoli affettuosi come mateicos o verdes. Non si tratta di esagerazione: è orgoglio per un prodotto che ha definito la cultura del paese. Analizzeremo 7 curiosità sul mate argentino e, alla fine, troverete una guida pratica per prepararne uno a casa vostra.

Glossario del rito del mate: i termini da conoscere

Prima di addentrarci nelle curiosità, è utile conoscere gli elementi che compongono il rito del mate.

Termine Significato e ruolo
Mate Il recipiente, tradizionalmente una zucca svuotata, in cui si prepara l’infuso.
Bombilla La cannuccia metallica con un filtro all’estremità per bere l’infuso senza aspirare le foglie.
Yerba mate Le foglie sminuzzate e seccate della pianta ilex paraguariensis.
Termo Il thermos usato per mantenere l’acqua alla temperatura costante e ideale (75-80°c).
Cebador La persona incaricata di preparare e servire il mate agli altri, seguendo un ordine preciso.

7 curiosità sul mate argentino

1. La storia e le origini guaraní

La storia del mate è antica, con origini preispaniche legate alla cultura guaraní. Questo popolo utilizzava le foglie dell’albero di erba mate non solo come bevanda, ma anche come oggetto di culto e moneta di scambio. Con l’arrivo dei colonizzatori spagnoli e l’influenza dei gauchos, la bevanda si è diffusa in altri territori, mantenendo la sua centralità culturale.

2. La tradizione della condivisione

Il modo in cui oggi si beve il mate deriva da un’evoluzione del rito guaraní. I colonizzatori introdussero la bombilla e sostituirono l’acqua fredda con quella calda. Il principio di reciprocità e condivisione è però rimasto intatto: il mate si passa di mano in mano tra amici e familiari. Il cebador prepara e beve il primo mate (il più amaro), per poi servirlo agli altri seguendo sempre lo stesso giro.

3. La giornata nazionale del mate

Dal 2014, il 30 novembre si celebra la Giornata Nazionale del Mate, una data scelta per commemorare la nascita di Andrés Guazurarí (1778), comandante che promosse la produzione e la commercializzazione dell’erba mate, come stabilito dalla legislazione argentina ufficiale.

4. Un consumo che va oltre l’Argentina

Secondo l’Instituto Nacional de la Yerba Mate, l’infuso è presente nel 90% delle case argentine. Tuttavia, i maggiori importatori di yerba mate argentina sono la Siria e il Libano. Anche in Italia esiste una comunità di appassionati: il comune di Lungro, in Calabria, è noto come “la capitale del mate” per via della tradizione importata dagli emigrati.

5. I tipi di yerba e i benefici

Il gusto del mate dipende dalla composizione della yerba. La presenza o meno dei rametti secchi (palos) distingue la yerba con palo (più delicata e diffusa in Argentina) dalla yerba sin palo (più intensa). Oltre al sapore, la yerba mate è apprezzata per i suoi benefici: è ricca di antiossidanti e ha un effetto energizzante simile a quello del caffè, ma percepito come più graduale.

6. Dolce o amaro? Il grande dibattito

Il mate tradizionale ha un gusto amaro, ma alcuni preferiscono aggiungervi zucchero o altri dolcificanti. Questo ha generato un dibattito simile a quello sul caffè zuccherato o amaro. I puristi lo bevono rigorosamente amaro, spesso accompagnandolo con dolci da forno tipici chiamati facturas.

7. La bombilla non si muove mai

Un elemento essenziale del rito è la bombilla. Questa cannuccia, solitamente in acciaio inossidabile, possiede un filtro che impedisce di ingerire le foglie. Una regola fondamentale del galateo del mate è: una volta inserita, la bombilla non deve essere mossa. Mescolare l’infuso è considerato un errore grave perché rovina la preparazione.

Come preparare il mate: i passaggi fondamentali

Adesso che conoscete meglio la sua cultura, ecco alcuni passaggi per preparare (o cebar) un buon mate:

  1. Riempire il recipiente: versare la yerba nel mate fino a riempirne circa tre quarti.
  2. Scuotere la yerba: coprire l’apertura con il palmo della mano, capovolgere e scuotere delicatamente. Questo sposta la polvere più fine sul fondo, evitando che ostruisca la bombilla.
  3. Creare lo spazio per l’acqua: inclinare il mate a circa 45° per far accumulare la yerba su un lato, creando una piccola “montagna” e uno spazio vuoto.
  4. Versare la prima acqua: aggiungere un po’ di acqua tiepida nello spazio vuoto per inumidire la base della yerba e lasciarla assorbire per qualche istante.
  5. Inserire la bombilla: posizionare la bombilla nello spazio umido, spingendola fino al fondo. Da questo momento, non andrà più toccata.
  6. Iniziare a servire: versare l’acqua calda (mai bollente, idealmente a 75-80°C) lentamente vicino alla bombilla. Il cebador berrà il primo mate, per poi riempire di nuovo e passarlo al prossimo del giro.

Con queste informazioni, non vi resta che procurarvi un kit matero e cebar il vostro primo mate in compagnia!

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

Articolo aggiornato il: 23/09/2025

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A proposito di Perla Sposito

Laureanda magistrale in Traduzione letteraria presso l'Università L'Orientale di Napoli.

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