Cliché cinematografici: i 4 più comuni

Cliché cinematografici: i 4 più comuni

Quando guardiamo un film spesso sottovalutiamo tutto ciò che c’è dietro la sua realizzazione perché ciò che ci viene consegnato non è altro che un prodotto finito e ben confezionato, frutto di un lungo processo di perfezionamento. Quello del cinema è un mondo affascinante ma allo stesso tempo complesso, un universo in cui ognuno collabora con le proprie idee e con il proprio estro al fine di creare un qualcosa di innovativo, che possa cambiare le vite delle persone e rivoluzionare il modo di pensare. Il cinema non è semplice intrattenimento, è molto di più: è uno strumento importantissimo che può essere utilizzato per veicolare messaggi e trasmettere insegnamenti. Tuttavia, trovare sempre idee che risultino innovative non è affatto semplice. Infatti, spesso nei film troviamo scene che si sono consolidate come dei veri e propri cliché cinematografici, proprio perché sono scene abbastanza comuni e riconoscibili. L’utilizzo di questi cliché non deve essere visto come una carenza di originalità o come un qualcosa che riduce il valore del prodotto cinematografico, perché talvolta questo tipo di sequenze può essere fondamentale nella realizzazione della pellicola.

Andiamo ora ad analizzare 4 dei cliché cinematografici più comuni

1. La protagonista che si taglia i capelli in segno di cambiamento     

Farsi un nuovo taglio di capelli può cambiare drasticamente l’aspetto esteriore di una persona e per molti questo cambiamento è limitato all’aspetto fisico. Per altri, in particolare per le eroine di molti film e serie TV, il taglio di capelli è molto di più: è un modo per dire al mondo «sono una persona nuova». La scena si ripete sempre più o meno allo stesso modo: vediamo una donna attraverso il riflesso di uno specchio che si guarda per un attimo con aria titubante prima di prendere in mano un paio di forbici e compiere il fatidico gesto. Questo è uno tra i cliché cinematografici più comuni.

2. Il killer che chiama la vittima dall’interno della sua casa

Quante volte ci siamo ritrovati a guardare un film horror o thriller con la presenza di questa scena? La risposta è sicuramente molte. La vittima, che viene perseguitata dal killer, cerca disperatamente un luogo sicuro in cui nascondersi, rifugiandosi nella propria casa. Ma, sfortunatamente, una terribile telefonata da parte dell’assassino avvisa il malcapitato che, nonostante i suoi tentativi di fuga, non c’è più niente da fare perché egli ha già fatto irruzione in casa. Tutto ciò dovrebbe aumentare la suspense, se non fosse che, nella maggior parte dei casi, lo spettatore immagina già cosa sta per succedere.

3. Il finto buono che alla fine rivela il suo piano malvagio

Questo è un altro grande classico tra i cliché cinematografici, tipico di una varietà di generi, dall’azione alla commedia. Si tratta di un personaggio che all’inizio della narrazione sembra essere amichevole, intenzionato ad aiutare il protagonista e pronto a mettersi a disposizione in ogni modo possibile. Poi arriva, però, il plot twist: la rivelazione del tradimento. Colui di cui il protagonista si fidava cecamente si rivela essere il suo peggior nemico, pronto a distruggerlo. Anche qui ci ritroviamo di fronte ad una scena vista e rivista.

4. L’hacker capace di superare ogni ostacolo informatico

Ultimo, ma non meno scontato, il cliché dell’hacker che riesce ad accedere in pochi minuti a qualsiasi tipo di dato o informazione senza apparentemente incontrare alcun tipo di ostacolo. Probabilmente bypassare server federali e accedere ai file criptati dell’FBI non deve essere così semplice, ma per qualche assurda ragione nei film sembra sempre un gioco da ragazzi. Oltre a essere uno dei tanti cliché cinematografici molto comuni, questo tipo di scena presenta una situazione anche abbastanza irrealistica.

Questi erano solo alcuni dei cliché cinematografici più comuni, ma il mondo del cinema pullula di scene ricorrenti e filoni narrativi comuni a molti film. A volte i cliché possono contribuire alla riuscita del film, ma usati in modo sfrenato possono seriamente comprometterne la qualità.

Fonte immagine in evidenza: DepositPhotos

 

A proposito di Giorgia Nasuto

Sono Giorgia, ho 20 e studio Lingue e Culture comparate all'università "L'Orientale" di Napoli. Sono una grande appassionata di musica, di letteratura e in generale di arte in ogni sua forma.

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