Il Sol levante vanta una tradizione millenaria permeata di miti, leggende e credenze popolari che contraddistinguono la cultura nipponica rendendola ancor più affascinante e unica. Questa cultura, costellata di racconti misteriosi e leggende affascinanti, la maggior parte delle volte vede come protagonisti spiriti, mostri e demoni, più comunemente noti come “yokai”. Alcuni di questi sono molto noti al di fuori dei confini di nipponici, altri invece non hanno una fama particolarmente diffusa; è il caso delle Kurozuka, yokai temuto in Giappone la cui fama non è particolarmente diffusa al di fuori dei suoi confini.
Ma cosa sono questi yokai che terrorizzano il Giappone?

Il termine yokai è composto dai kanji “yo” (妖) che vuol dire “maleficio” e “kai” (怪) che significa “apparizione inquietante”. Non è facile fornire una traduzione di questo termine che possa render giustizia al significato effettivo che questo porta con sé, pertanto solitamente si preferisce conservare il termine nella sua forma originale giapponese. Il termine yokai è una parola molto generale che racchiude al suo interno una serie di categorie differenti di mostri e spiriti tipici del folklore giapponese. Scavando nei meandri della cultura nipponica possiamo notare come ci siano yokai di ogni tipo, con aspetti e forme che spaziano da figure animali a entità con sembianze umane.
Tra gli yokai che assumono sembianze tipicamente umane, non possiamo non citare la Kurozuka, il cui aspetto terrorizza il popolo giapponese da secoli.
Chi è la Kurozuka? Qual è la sua storia?

Le Kurozuka fanno parte della categoria delle yamauba, vecchie streghe che appaiono come normali signore anziane e che abitano le montagne e i boschi giapponesi. Anche la Kurozuka, nota anche come “strega della disperazione”, ha l’aspetto di una normale donna giapponese, secondo la leggenda abiterebbe le grotte nei pressi di Adachigahara, zona raramente visitata dagli abitanti del luogo intimoriti dalla strega malefica e timorosi di imbattersi in un incontro spiacevole.
Come già accennato, in Giappone questo è uno degli yukai più famosi tanto da essere protagonista di molti ukiyo-e e rappresentazioni teatrali.
Secondo la leggenda centinaia di anni fa una coppia di nobili ebbe una splendida figlia. I due la amarono sin dal primo istante e la allevarono con amore e dedizione. Col tempo però i due coniugi iniziarono a notare qualcosa di preoccupante, si resero conto che la bambina faticava a compiere persino le azioni più semplici difatti all’età di 5 anni faceva ancora difficoltà a parlare. I genitori disperati consultarono diversi monaci ma non ottenendo nessuno risultato decisero di consultare un medico. Il dottore diede loro la soluzione, la loro amata figlia per guarire avrebbe dovuto mangiare il fegato di un bambino strappato al grembo materno. I coniugi, non volendo compiere questo gesto spietato, diedero l’incarico alla tata della bambina. Quest’ultima, spinta dal profondo amore che provava per la piccola, dopo averle donato un amuleto protettivo decise di avventurarsi per il paese in cerca di un bambino da sacrificare. Come volevasi dimostrare trovare una madre disposta a sacrificare il proprio neonato risultò essere un’impresa impossibile. Passarono molti anni, la donna però non riuscì a trovare nessuno che potesse soddisfare la sua richiesta. Arrivata di Adachigahara, vicino Fukushima, Si rese conto che l’unico modo per adempiere ai i suoi doveri era quello di prendersi con la forza ciò di cui aveva bisogno. La donna si accampò in una grotta, ci vollero però diversi anni prima che una donna incinta passasse da quelle parti. Quando finalmente ciò accadde la donna aggredì la povera malcapitata squarciandole il ventre per prelevare il neonato, solo dopo aver eseguito quell’atto crudele, notò che la donna che giaceva inerme in una pozza di sangue aveva al collo un amuleto a lei molto familiare. La donna si rese conto che la ragazza che aveva appena ucciso era quella bambina che lei tanto amava e per cui aveva sacrificato la sua vita pur di vederla in salute. Il dolore per la perdita della bambina fece impazzire la donna che si trasformò nella Kurozuka; sviluppando poteri magici fenomenali.
Da quel momento in poi questa strega malvagia continuò per anni a vivere in quella grotta nei pressi di Adachigahara, invitando i viaggiatori a passare la notte nel suo rifugio per poi squartarli nel sonno.
Questa è la leggende di come nacque la Kurozuka, una strega malvagia e sadica che terrorizza chiunque decida di avventurarsi nei boschi e nelle grotte situate nei pressi di Adachigahara. In caso doveste trovarvi nei pressi di queste foreste, fareste meglio a prestare attenzione per evitare di imbattervi nella temibile Kurozuka.
Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons, Autore: Università Brigham Young